Gli arguti intellettuali trancian pezzi e manuali poi stremati fanno cure di cinismo son pallidi nei visi e hanno deboli sorrisi solo se si parla di strutturalismo. In fondo mi sono simpatici da quando ho incontrato Descartes ma pensa se le canzonette me le recensisse Roland Barthes!
"È in Sicilia che si trova la chiave di tutto", scrisse Goethe. E' un concetto storico e geografico oltre che estetico. Tre dimensioni culturali di enorme portata. Sono contento di vedere le immagini di Ortigia, mi riportano alla mia vacanza di questa estate e mi mostrano il tuo amore per una terra straordinaria, una terra estrema in tutte le sue espressioni, bella come una tragedia. Poiché sono rimasto senza parole da tanta bellezza, e non solo, ti saluto con un auspicio: "Da tutti gli imbecilli d'ogni razza e colore [...] libera, libera, libera, libera nos Domine!"
Oggi... trovare parole è molto più difficile degli altri giorni... Lascia che mi immerga ancora nella bellezza della tua Siracusa, và. Che tanta bellezza mi commuove, mi lascia senza respiro. Che tanta bellezza può farsi solo amare. Ti abbraccio.
Qualche immagine della mafia no ?
RispondiEliminaE daje Garbo su..
Nun fa lo gnorri.
E' il nocciuolo della Sicilia.
P.S.
Un uomo libero è libero
perchè la sua natura
è quella di essere libero,
perchè per lui vivere ed essere libero
sono la stessa cosa,
perchè non concepisce una vita senza libertà,
e non può far altro che essere libero.
Io per dare un quadro esaustivo della Sicilia
RispondiEliminac'aggiungerei qualche foto de Totò Riina,
qualche morto ammazato in mezzo alla strada,
la maggior parte dei siciliani
che dicono LA MAFIA NON ESISTE
e tacciono ad ogni delitto di mafia
e non fanno niente per ribellarsi alla mafia,
et ceteras et similia,
et ceteras et simili,a
altrimenti ne viene fuori un quadro incompleto
della tua bella isola.
P.S.
Un uomo libero è libero
perchè la sua natura
è quella di essere libero,
perchè per lui vivere ed essere libero
sono la stessa cosa,
perchè non concepisce una vita senza libertà,
e non può far altro che essere libero.
SUSSIDIO PEDAGOGICO PRO GARBO
RispondiEliminaVita eterna, dio e amore per il prossimo,
i tre “cavalli di battaglia” del cristianesimo
sono tre illusioni, tre deliri, tre mistificazioni
per cancellare tre consapevolezze
e l’angoscia da esse generate:
la consapevolezza dell realtà naturale della vita e della morte,
la consapevolezza della naturale precarietà dell’ esistenza
e la consapevolezza dell’ estraneità e pericolosità dell’ altro.
Fratello ricordati che deve morire…
Fratello vatti a coricare..
https://www.youtube.com/watch?v=ecV2acrJvag
RispondiEliminaVita eterna, dio e amore per il prossimo,
i tre "cavalli di battaglia" del cristianesimo
sono tre illusioni, tre deliri, tre mistificazioni
per cancellare tre consapevolezze
e l'angoscia da esse generate:
la consapevolezza dell realtà naturale della vita e della morte,
la consapevolezza della naturale precarietà dell' esistenza
e la consapevolezza dell' estraneità e pericolosità dell' altro.
La realtà naturale della vita e della morte
è chiara ed evidente a tutti.
Ogni esemplare della specie Homo Sapiens Sapiens,
come ogni altro essere vivente,
nasce, vive e muore.
Nasce messo al mondo
da un maschio e da una femmina della specie,
i quali, mossi dal loro istinto di sopravvivenza,
prima sopravvivono come individui
e poi si accoppiano e si riproducono
per generare un cucciolo
che mantenga sulla Terra il loro corredo genetico,
e, a sua volta,
mosso dal suo istinto di sopravvivenza,
sopravvive come individuo
e poi si accoppia e si riproduce
con un esemplare dell' altro sesso della stessaspecie
per generare cuccioli
e mantenere sulla Terra il suo corredo genetico.
Ogni esemplare della specie Homo Sapiens Sapiens
nasce, vive, si riproduce e muore,
come ogni altro essere vivente.
Tutto lì.
La sola differenza
tra un esemplare della specie Homo Sapiens Sapiens
e tutti gli altri esseri viventi
non è dunque la realtà naturale della vita e della morte,
che è uguale per tutti,
ma la consapevolezza
della realtà naturale della vita e della morte,
che nasce
allorchè il primo esemplare della specie Homo Sapiens Sapiens,
a seguito dell' evoluzione delle proprie capacità cerebrali,
di fronte ad un proprio simile morto,
è in grado di fare la deduzione logica:
"Se lui è morto, io, che sono come lui, morirò come lui".
Da quella consapevolezza nasce
la consapevolezza delle possibilità dell' esistenza,
e con essa l'angoscia:
angoscia per la morte,
angoscia per la precarietà dell'esistenza,
angoscia per la estraneità e pericolosità dell'altro.
Da quell' angoscia
nasce l'esigenza
di illusioni, deliri e mistificazioni
che la cancellino.
L' illusione, il delirio, la mistificazione
della "vita eterna",
una presunta ed ipotetica esistenza dopo la morte,
cancella la consapevolezza
della realtà naturale della vita e della morte.
L' illusione, il delirio, la mistificazione
di "dio",
un presunto ed ipotetico essere soprannaturale
onnipotente, onnisciente e onnitutto
che opportunamente sollecitato con rituali e preghiere
aiuta e provvede,
cancella la consapevolezza
della naturale precarietà dell' esistenza.
L' illusione, il delirio, la mistificazione
del' amore per il prossimo,
un presunto ed ipotetico interesse
di ogni esemplare della specie Homo Sapiens Sapiens
per ogni altro esemplare della specie Homo Sapiens Sapiens
cancella la consapevolezza
dell' estraneità e della pericolosità del' altro.
Fratello ricordati che deve morire...
Fratello vatti a coricare..
https://www.youtube.com/watch?v=ecV2acrJvag
Gli arguti intellettuali trancian pezzi e manuali
RispondiEliminapoi stremati fanno cure di cinismo
son pallidi nei visi e hanno deboli sorrisi
solo se si parla di strutturalismo.
In fondo mi sono simpatici
da quando ho incontrato Descartes
ma pensa se le canzonette
me le recensisse Roland Barthes!
https://www.youtube.com/watch?v=hzR9d2payMY
"È in Sicilia che si trova la chiave di tutto", scrisse Goethe. E' un concetto storico e geografico oltre che estetico. Tre dimensioni culturali di enorme portata. Sono contento di vedere le immagini di Ortigia, mi riportano alla mia vacanza di questa estate e mi mostrano il tuo amore per una terra straordinaria, una terra estrema in tutte le sue espressioni, bella come una tragedia. Poiché sono rimasto senza parole da tanta bellezza, e non solo, ti saluto con un auspicio: "Da tutti gli imbecilli d'ogni razza e colore [...] libera, libera, libera, libera nos Domine!"
RispondiEliminaOggi... trovare parole è molto più difficile degli altri giorni...
RispondiEliminaLascia che mi immerga ancora nella bellezza della tua Siracusa, và. Che tanta bellezza mi commuove, mi lascia senza respiro. Che tanta bellezza può farsi solo amare.
Ti abbraccio.