Lettera al premio Oscar Dario Fo, tratta dalle Ultime lettere del premio Ignobel Matteo Salvini.
"... andrò comunque al cinema a vedere il tuo prossimo film!", ... deve averlo scambiato per Alvaro Vitali, Christian de Sica o Massimo Boldi.
Si si, ridete pure, professoroni sinistrorsi che non siete altro, e tornatevene nel vostro salotto, siete tutti "proseliti" (dicesi proselito o proselita, se è femmina, un appassionato degustatore di prosecco di Valdobbiadene) & "ignoranti" (che è un gerundio, come "migrante"). :-)))
[Aggiunto il 24-11-2015 alle ore 15.10]
Antonio mi fa notare che questa notizia è una bufala, lo
screenshot di facebook che vi ho riportato non sarebbe stato scritto da Matteo
Salvini, ma nientemeno che da un generatore automatico di post di Salvini,
praticamene una macchina che genera a caso reazioni di Salvini ad aventi
realmente accaduti (perché che Dario Fo abbia detto che Salvini sia un “uomo
dal cinismo assoluto, [che] fa proseliti tra gli ignoranti” è vero).
La replica di Salvini c’è stata, ed è testualmente: “Buona
giornata Amici, Dario Fo ha detto “Salvini è un cinico e viene seguito da
ignoranti”. Quindi buona giornata a tutti noi ignoranti! Che poveretto …”; in
sostanza Matteo Salvini sembra sapere chi è Dario Fo (almeno ne ha sentito
parlare), non si sbilancia ad elencare i titoli o le attività del suo
interlocutore. Tenta una battuta di finezza con quel saluto “a tutti noi
ignoranti” assolutamente non riuscita, poi se ne esce con: “Che poveretto …” che è di una povertà
mentale unica (praticamente un boomerang).
È sconcertante per me constatare come una macchina
elettronica riesca a produrre un pensiero più articolato di quello che riescono
a produrre i due ultimi neuroni rimasti in Salvini, ed è proprio questo che mi
ha ingannato.
Io non frequento Facebook, né tantomeno gli altri social
network perché secondo me amplificano la velocità del naturale decadimento cerebrale (un anno su facebook ti fa perdere 10 punti del QI), per cui questa notizia (poi rivelatasi falsa) di Salvini, l’ho avuto
di seconda o di terza mano; in genere me ne frego di quello che può dichiarare
Salvini nella sua pagina Facebook, non mi interessa, non do alcun peso alle sue
parole, lo valuto poco meno di niente e solo perché all’anagrafe risulta come
essere di razza umana.
Non avrei minimamente protestato a Napoli, a Palermo o a
Firenze quando è venuto in visita, Salvini campa di polemiche e del polverone
che riesce a sollevare intorno ad ogni cosa che dice e ad ogni cosa che fa (e non certo sulla qualità del suo dire e del suo fare); ci
sono persone che ormai campano su ciò che dice Salvini (ma anche su ciò che
dice Gasparri, la Santanché, Berlusconi, Adinolfi, Giovanardi, Sgarbi, …, e si
è aggiudicato un posto stabile anche Massimo Cacciari, nonostante i decenni di
studio della filosofia, che avrebbero dovuto vaccinarlo, ma se l’essere un
grande filosofo non ha vaccinato Heidegger dal nazismo, figuriamoci se poteva
vaccinare Cacciari dal ridicolo).
Io trovo estremamente povero questo dibattito, non lo vado a
cercare sui social network, evito accuratamente di riportarlo sul mio blog
anche solo per stigmatizzarlo, perché anche in questo caso crei una cassa di
risonanza a quell’evento, cambio canale quando lo trovo in tv, e lo leggo con
superficialità se dovessi trovarlo sui luoghi reali o virtuali che frequento.
Purtroppo gran parte dell’informazione in Italia è andata a
puttane da un pezzo, anzi siamo già oltre le puttane, siamo ai trans, gran
parte dell’informazione oggi è trans; se vuoi costruire una trasmissione di
successo, invita Salvini se tratti di immigrazione, invita Giovanardi se parli
di famiglia, invita Adinolfi se parli dei diritti civili, invita Cacciari se parli
di PD, invita Sgarbi come jolly per qualsiasi argomento, sai perfettamente cosa
diranno, ma soprattutto sai perfettamente che la butteranno in caciara
facendoti strappare qualche punto di share, perché all’italiano piace molto la
rissa televisiva e non gli interessa capire come lo stanno sodomizzando o lo
sodomizzeranno tutte quelle persone che si occupano della riforma
costituzionale dell’abolizione del senato, della riforma del lavoro, delle
tasse, della scuola o della sanità.
Trovo ormai qualcosa di interessante fra i miei amici
blogghers, fra qualche altro sperduto sito che non segue mai nessuno,
senza mai un commento, di quelli che ad ogni post leggi si qualcosa di
interessante, ma leggi anche la disperazione di chi sembra dire: “Scrivo quest’ultimo
post e poi mi suicido”.
Anch’io credo di appartenere a questa schiera, ormai i
commenti sono sparuti e per rintracciarli devo rivolgermi alla Sciarelli, il
fatto che messer Giamba mi degni di commenti in serie invece di confortami mi
deprime, tenendo conto che Giamba era un habituè di Malvino, di Adinolfi e di
Gianni Pardo.
Ogni tanto mi lascio però tentare anch’io dalla banalità di
ciò in cui inevitabilmente, per il solo fatto di vivere in Italia e tenere gli
occhi aperti, mi capita di imbattermi; devo ammettere che non ho postato questa
cosa per stigmatizzare l’ignoranza di Salvini e dei suoi accoliti (non
proseliti), non ho mai creduto che una persona che sappia coniugare bene un congiuntivo
sia necessariamente migliore di chi ha qualche incertezza a questo proposito, sono stato colpito
dalla saccenza della replica del presunto Salvini.
Qualcuno gli fa notare un errore marchiano “premio oscar/premio
nobel” e lui invece di scusarsi e rettificare cosa fa? Invia una raffica di
insulti al malcapitato, quasi che quello e non lui dovesse vergognarsi di sapere la
differenza, poi va avanti con i clichés sul
sinistrorso radical chic da salotto professoreggiante (mancava solo la maglia
di cashmere per completare il quadro), lo invita a tornare nel suo salotto
come una volta si invitavano gentilmente i fascisti (e ora i leghisti) a
ritornare nelle fogne e chiude con un “Mi fai pena”, che è un sinonimo del “Poveretto”,
unica nota di realismo, mentre tutto il resto è solo verosimile.
Forse se avessi letto con più attenzione avrei dubitato di
questa replica di Salvini, ma l’inganno è ben fatto perché non si basa sul
Salvini reale, ma sul Salvini che noi che siamo lontani dalla lega, crediamo
reale, poiché è una conferma alle nostre idee per questo è più vero del vero; a
mettermi sull’avviso e a farmi sentire odore di bufala, più che se mi fossi
trovato nel casertano, avrebbe dovuto essere invece il presunto commentatore
che vota Lega da 10 anni.
Ora, ragionandoci, se Salvini che è considerato nella Lega
uomo capace e palluto possiede 2 neuroni, i suoi elettori quanti neuroni
possono avere se si bevono le sue panzane e se credono che Salvini sia davvero
l’uomo giusto per risolvere i loro problemi? Non è davvero possibile che se Salvini
non sa la differenza fra premio nobel e premio oscar possa saperla un suo
elettore. E non è possibile che chi vota
per un leader che incarna non soltanto l’ignoranza, ma anche il
pressappochismo, la grettezza, l’arroganza, il populismo e la demagogia, possa
essere eletto da uno che in fondo sembra conoscere qualcosa, cerca un dialogo,
e fa di tutto per non irritare l’altro o farlo sentire un perfetto cretino,
anche quando quest’ultimo sta facendo di tutto per sembrarlo.
SUSSIDIO PEDAGOGICO PRO TOPINI
RispondiEliminaChiesa cattolica, massoneria, mafia,
camorra, ndrangheta e tutte le altre mafie
usano le stesse tecniche,
fondate sulla “creazione della paura”,
per impedire agli individui di pensare,
in modo da poterli controllare ed usare.
O SI PENSA O SI CREDE.
Chi vuole che si pensi
crea condizioni di calma e serenità
in cui ogni individuo
possa usare i suoi cinque sensi
per rapportarsi alla realtà,
per poi elaborare i dati sensoriali forniti dai sensi
col suo cervello,
e costruire un’ immagine mentale della realtà
che sia più simile possibile alla realtà effettiva,
che gli permetta
di comprendere e capire cosa realmente accade
e decidere il comportamento più adeguato
da tenere all’interno di quella realtà.
Chi vuole che si creda,
invece,
genera tensione, violenza, paura ed angoscia,
cioè quelle condizioni
che impediscono a sensi e cervello
di funzionare in modo sano e naturale,
e lo fa usando in modo arguto
la condizione esistenziale della specie Homo Sapiens Sapiens,
che crea già di per sè
paura ed angoscia
in moltissimi esemplari della specie,
e fornisce i presupposti per crearla,
con apposite tecniche,
anche in quelli che non hanno già in sè
paura ed angoscia.
Un esemplare della specie Homo Sapiens Sapiens
consapevole della realtà naturale della vita e della morte,
della naturale precarietà dell’esistenza
e della naturale estraneità dell’altro,
che accetti serenamente e consapevolmente
quelle consapevolezze,
non ha alcun motivo di pensare,
quindi non potrebbe mai pensare
o peggio ancora credere
a minchiate
come dei, vite eterne, amore per il prossimo,
comunità, fratellanza,
morti che resuscitano, vergini che partoriscono,
santi, miracoli, ricchi premi e cotillons.
Un esemplare della specie Homo Sapiens Sapiens
angosciato dalla consapevolezza
della realtà naturale della vita e della morte,
della naturale precarietà dell’esistenza
e della naturale estraneità dell’ altro,
invece,
può far ricorso ad ogni tipo di illusione, di delirio, di mistificazione
per cancellare quell’ angoscia:
ricorre all’ illusione, al delirio e alla mistificazione
della vita eterna
per cancellare la realtà naturale della vita e della morte;
ricorre all’ illusione, al delirio e alla mistificazione
di un essere soprannaturale
onnipotente, onnisciente e onnitutto
che adeguatamente sollecitato con rituali e preghiere
aiuta e provvede
per cancellare la naturale precarietà dell’esistenza;
ricorre all’ illusione, al delirio e alla mistificazione
dell’ amore per il prossimo e della fratellanza
per cancellare la naturale estraneità dell’altro.
La conditio sine qua non
per diffondere ogni tipo
di illusione, di delirio e di mistificazione,
ogni tipo di Fede,
è dunque
la tensione, la violenza, la paura e al’angoscia.
Chi vuole diffondere la Fede,
chi vuole che gli esemplari della specie Homo Sapiens Sapiens
credano e non pensino,
dunque,
o deve usare l’angoscia
esistente in alcuni esemplari
della specie Homo Sapiens Sapiens
come conseguenza della consapevolezza
della realtà naturale della vita e della morte,
della naturale precarietà dell’esistenza
e dell’estraneità dell’altro,
o deve creare lui stesso
negli esemplari della specie Homo Sapiens Sapiens
tensione, violenza, paura ed angoscia.
Ne consegue dunque,
inevitabilmente e necessariamente,
che chi vuole far credere e non pensare
gli esemplari della specie Homo Sapiens Sapiens
è costretto a diffondere tra di essi
tensione, violenza, paura ed angoscia,
per contrarre il cervello,
impedirgli di pensare
e costringerlo a correre alla ricerca
di deliri, illusioni e mistificazioni
che cancellino la sua angoscia.
Ne consegue,
inevitabilmente e necessariamente,
che chi vuole che si pensi,
chi vuole far pensare e non credere
deve mantenere le condizioni
che permettono al cervello di pensare,
quindi calma e serenità.
Quando ho letto il post di salvini ho pensato a una bufala e infatti lo è, ma la cosa che fa pensare è che questo non cambia la sostanza del soggetto. Se un generatore automatico può essere fedele a un soggetto, così come vuole essere pensato, allora quel soggetto è privo di qualsiasi...soggettività. Salvini è un fake, pensato da altri, privo di qualsiasi consistenza, è un vuoto spinto di pensiero in cui si agita un bambolotto altrimenti destinato e votato al bivacco, un miracolato della propria assenza, un riciclo dalla discarica sociale della politica show da retrobottega, investito della funzione sociale di riabilitare a rango sociale milioni di frustrati sbavanti rabbia. Ti saluto.
RispondiEliminaCASPITA! Ci sono caduto anch'io come un pesce. Forse perché ho considerato come verosimile un post come quello riferito ad una persona come quella. Ma il diretto interessato come ha reagito a quel fake? Anch'io tuttavia penso che non cambia la sostanza del soggetto e considero le parole di Dario Fo come perfettamente azzeccate. Il commento di Antonio lo approvo in pieno come il tuo post, soprattutto quando dici che Salvini ha due neuroni e quidni è lecito domandarsi quanti neuroni abbiano coloro che lo votano.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
Comunque, visto il personaggio, poteva anche non essere una bufala :-))
RispondiEliminaDai, su, stappa quel prosecchino di Valdobbiadene. Che dici? un'Astoria? Si dai, un'Astoria, fresco al punto giusto. Mi piace da morire.Riempi cinque calici, uno per me, uno per Antonio, uno per ex blogger Accade, uno per il signor Giamba, e uno per te.
Cin cin. Mmmhhh senti che delizia! ^.^
Notte.
Smack.
Hic! ( e vabbè, uffa, non reggo l'alcol) ^.^
non reggi neanche quello virtuale? :-D
Eliminaieri sera io e Vito abbiamo brindato con un catarratto, così, per festeggiare la chiusura della giornata, cin cin
@ Antonio e Cri,
RispondiEliminala scelta fra brindare con un prosecco (a proposito Cri, ottima scelta quella dell’Astoria, e detta da un estimatore dei prosecchi di Valdobbiadene è un complimento, perché l’Astoria nasce sulle colline di Conegliano) o con un cataratto, scelta in definitiva fra Veneto e Sicilia, è la scelta della mia vita.
È strano che siamo passati dal falso Salvini che ho pubblicato, al Salvini come falso, emblema di quest’Italia falsa, come Renzi, come la falsa sinistra di Vendola, come il fu Mattia Berlusconi o Bossi, come questa falsa chiesa, veri sepolcri imbiancati, dove dietro la tonaca trovi un megalomane, un erotomane, un pedofilo, un malato di potere e falsi santi subito, falsi papi buoni, falsi pastori tedeschi, dove non sai più cos’è vero o cos’è falso e ti chiedi se Cristo non sia una fiction come padre Pio, ai pochi valori veri, autentici, per fortuna ancora sentiti e circolanti, come l’amicizia e il buon vino, almeno finché anche a noi per il troppo bere non apparirà la Madonna … o almeno Paolo Brosio (se il vino è proprio cattivo).
Sono felice di avervi qui, un abbraccio ad entrambi.
@ Accade,
RispondiEliminaforse il il Salvini del fake è più autentico di quello vero, di sicuro è più simpatico.
Ciao, Accade, a presto.
Siamo talmente abituati alle "volgarità politiche" non solo verbali, ma comportamentali che non ci meravigliamo più di niente, tutto può essre vero o falso, non ha importanza, finiamo per non credere più a nulla.
Eliminahttp://specchio.ilcannocchiale.it
@ Specchio,
RispondiEliminail falso ci sembra più vero del vero, più simpatico ed ha più successo ... però nel caso di Salvini temo che non ci sia alcun originale: falso il falso che ho postato io, falso anche il Salvini che appare in tv ... falsi anche gran parte dei suoi interlocutori politici, pseudo-giornalisti, tuttologi, intellettuali, ..., tutto insieme è uno stucchevole teatrino che se anche volessi contrastare finiresti per diventarne parte tuo malgrado, oppure ti lasci prendere dall'apatia più totale.
Ciao