venerdì 25 maggio 2018

SUR LE BANC LA CHÈVRE CAMPE, SOUS LE BANC LA CHÈVRE CRÈVE



“Fiorire – è lo scopo – chi incontra un fiore e lo guarda senza pensare a malapena potrà sospettare la circostanza minore / Partecipare alla faccenda della luce così complicata che poi al meriggio come una farfalla viene donata – / Disporre il bocciolo – combattere il verme – ottenere la giusta rugiada – mitigare il calore – eludere il vento – sfuggire all’ape furfante / Non deludere la grande Natura che quel giorno l’attenderà – essere un fiore, è una profonda responsabilità –”
(Emily Dickinson, Essere un fiore).

Sono troppo impegnato in questi giorni, tanti lavori da portare a termine prima dell’estate, tante cose da chiudere, da definire, prima delle ferie; per me, come per molti, l’anno non si chiude col 31 dicembre, ma ciò che fa da spartitraffico sono piuttosto le ferie estive, con quelle si chiudono tutte le occupazioni intraprese e a settembre si ricomincia con le nuove sessioni.
E oltretutto fa pure caldo, e col caldo mi si alza il Pil, e quando questo succede mi tocca fare tutte le manovre possibili per abbassarlo e riportarlo a livelli tollerabili, e per questo occorre tempo; per tutti questi motivi quest’anno credo di non farcela a finire per tempo tutto ciò che ho iniziato, mi dispiace, sarebbe la prima volta che non rispetto i termini stabiliti … dovrò chiedere un rinvio a Mattarella, in fondo i tedeschi ci hanno messo sei mesi per concludere un accordo fra partiti.
Comunque vada a finire, niente mi impedirà quest’estate di andare a perfezionare i miei studi nella prestigiosa Aeolian University of Panarea, in veste di visiting doctor, ma anche holidaying, swimming, sunbathing, relaxing, spinning and enjoying doctor, poi scriverò quest’esperienza nel mio curriculum, così andrà a dar lustro alla mia laurea conseguita “cun laude” (sic)…anzi, “magna cun laude", perché per magnare se magna!
Ma il problema non è Conte, non importa se metti Conte, Ventura, Di Biagio o Mancini, tanto con quella manica di brocchi che ci ritroviamo non ci saremmo qualificati comunque ai mondiali; è che oggi le squadre italiane non allevano più i futuri campioni nazionali, preferiscono quando possono comprare all’estero campioni già belli e fatti e vincere subito, o almeno tentare.
Oggi tutti coloro che saprebbero cosa fare per dar lavoro vero, per risolvere la crisi finanziaria, per fare le riforme e per incrementare il benessere della Nazione purtroppo guidano un taxi o tagliano i capelli, o ancora sono troppo occupati a scrivere nella loro pagina facebook, così al governo del Paese e nei posti chiave siamo costretti a metterci gli incapaci.
Gente senz’arte né parte, eterni vitelloni che stavano parcheggiati da nessuna parte, senza obiettivi, senza ambizioni, eterni fuori corso della vita che si trovano a passare dal Quirinale proprio quando lo Stato necessita di un Presidente del Consiglio, gente che esce direttamente dalle fucine infernali dei reality, dei talk show, dall’Isola dei Fumosi, dal Grande Bordello, dalla Prova del Fuoco, da Vicine da Incubo, Alici, Mai dire daua, The Buois, Hell’s Chicken, Ballando con le stampelle, X Mortor, Tú sí que males .
Vi rendete conto che potremmo avere Cristiano Malgioglio al Quirinale e Barbara D’Urso o Selvaggia Lucarelli a Palazzo Chigi? E se estendessero il metodo al Vaticano, invece del conclave, chi potrebbe essere il nuovo papa, Mario Adinolfi, Fiorello, Tom Cruise, George Clooney? È così che Rocco Casalino è stato reclutato, semplicemente perché Davide Casaleggio voleva un Casalino, mentre ha posto il veto su tutti i Casagrande, i Casamonica, i Casal di Principe, i Casalpalocco e i Casanova.
Il vero problema è Savona, ridente città sulla riviera ligure di ponente, famosa per le spiagge di Varazze e di Spotorno e per il turtellassu … scherzo, intendevo dire Paolo Savona, l’economista che Salvini vorrebbe a tutti i costi come ministro; Salvini, Di Maio e lo stesso Savona erano così convinti di questo ministero che il futuro ministro ha già deciso di dimettersi da tutti i ruoli di responsabilità ricoperti nel fondo di investimento Euklid "per sopravvenuti importanti impegni pubblici in Italia".
Niente da dire sulle competenze professionali di Paolo Savona in campo economico, né sulla sua esperienza politica (è stato già ministro di Carlo Azeglio Ciampi), il problema è che Savona negli anni ha maturato un certo euroscetticismo e un certo antiteutonicismo, se qualcuno gli parla di euro (paga solo in conchiglie e francobolli), di Europa, di UE, o se sente parlare tedesco, spara!!!
Ora, sull’antiteutonicismo di Savona potrei essere pure d’accordo, i tedeschi girano per le nostre spiagge in calzoncini corti sandali e calze bianche corte che non si possono guardare, già a marzo,  e hanno svalutato la qualità del frico, delle sarde in saor e della piadina, visto che sono di bocca buona.
Nel tempo grazie a loro sulla riviera friulana, veneta ed emiliana sono stati selezionati cuochi, pizzaioli e paninari capaci appena di soddisfare il livello tedesco di ristorazione, con la triste conseguenza che anche noi italiani ci siamo dovuti adattare allo stesso livello, perché non è che possiamo avere i cuochi per l’estate e quelli per l’inverno, o quelli per gli italiani e quelli per i tedeschi.
E poi, cosa gli costava mettere una bella ragazzona tedesca al posto della Merkel, invece no, l’hanno rivotata per la quarta volta consecutiva, non hanno proprio stile, dovrebbero imparare da Silvio Berlusconi, che ogni volta che esce è circondato da belle donne, di classe, ora lo si vede solo con i suoi due angeli custodi, la Gelmini e la Trevi … “Aspetta paisà, qui dice che è dello scultore Bernini”. “Appunto, siccome veniva da Berna ed era piccoletto, lo chiamavano il Bernini”.
Anche alcune delle critiche che fa alla UE non sono peregrine, ad esempio è vero che nell’Unione chi è più virtuoso gode di più, il primo della classe ha tutti i privilegi e gli ultimi della classe godono di meno, e se non hai fatto i compiti ti mettono dietro la troika, come in Grecia, la famosa Elena di Troika, che è come il maestro di sostegno, come andare a ripetizione.
Si è fatta un’unione monca, solo monetaria e non politica o economica o sociale, in molti (Savona compreso, mi era parso di capire, almeno fino a qualche tempo fa) auspicavano un’unione politica, con un governo europeo centrale che delibera e decide in fatto di economia, di politica interna e di politica estera, uno stato federale, dove gli stati e le regioni più forti aiutino quelle più deboli, come accade negli USA, o nella federazione elvetica, o come è accaduto durante l’unificazione delle due germanie.
Pensate a come sarebbe stato meglio affrontare il problema immigrazione complessivamente come Europa, un problema cioè che ci riguarda tutti, e non come: “Sbarcano da te? Cazzi tuoi!. Al massimo ti diamo la mancia, la paghetta per gestire le spese di sbarco e gli alloggi e le pratiche per decidere chi ha diritto all’asilo politico ”.
Pensate a come sarebbe un esercito europeo, un’Europa che decide collettivamente e con una voce sola la sua politica estera, come comportarsi, come intervenire, come affrontare certi problemi internazionali, invece di andare in ordine sparso, guardando soltanto i propri interessi di parte e non quelli collettivi, succubi del grande Satana (così lo chiamano i paesi islamici) dell’Occidente, che ha attuato (più o meno scopertamente) una politica predatoria e noi come alleati ne raccogliamo le briciole, o se preferite, ne spolpiamo la carcasse dopo che il re leone Bush, Obama o Trump ne hanno spolpato i bocconi più prelibati e succulenti.
Pensate a come potrebbe essere contare di più invece di non contare un cazzo. Trump decide senza consultare nessuno di spostare la sua ambasciata in Israele a Gerusalemme, riconoscendo di fatto questa città come capitale di Israele e non come città aperta alle tre più grandi religioni monoteiste, Trump ha deciso di riconoscere le recenti occupazioni israeliane nei territori del Golan, di fatto permettendo ad Israele di annettersi territori che in precedenza erano siriani, Trump col suo diritto di veto impedisce all’ONU di deliberare sanzioni contro Israele per i massacri a Gaza e impedisce di processare il suo boia  Benjamin Netanyahu e di rispondere di crimini contro l’umanità. Trump minaccia un giorno la Corea del nord, l’altro l’Iran e l’altro ancora la Russia, in base ai suoi umori e agli interessi della cordata di inserzionisti che lo mantiene al potere.
E noi europei cosa facciamo? Gli opportunisti assecondando la più grande democrazia del mondo a saccheggiare il resto del mondo, oppure ce ne stiamo a guardare perché in fondo non ci riguarda e tutto sommato quelle bombe non sono dirette a noi e ci lasciano una sovranità limitata.  
L’idea che abbiamo oggi è quella di essere periferia del potere, servi sciocchi di due o più padroni, sempre pronti ad assecondare chi comanda o chi può darci qualche moneta di mancia, sempre col dito umido alzato a scrutare da che parte soffia il vento … siamo abituati a farlo all’interno dei nostri confini, con potenti da operetta come sono stati Berlusconi, D’Alema, Fini, Renzi e come lo sono adesso Salvini e Di Maio, ancor di più chiniamo il capo con i potenti del mondo.
La nostra religione cristiana in fondo ci invita ad essere pecore e ad invocare il “buon pastore”, ma anche il lupo non è male se vogliamo essere un po’ trasgressivi.
Non so se Paolo Savona spingerebbe la sua critica all’Europa fino a questo punto o in che direzione vada il suo pensiero, siamo però d’accordo che l’Europa così com’è non serve a niente, solo a dare un certo agio ai due capiclasse, la Francia e la Germania, e un briciolo di effimera sicurezza a tutti gli altri; ma questo non vuol dire che ne possiamo fare a meno.
Pensate a cosa ne sarebbe stato della Grecia senza il paracadute dell’euro, avrebbero annunciato il default, il fallimento e si sarebbero aperti per loro anni di duri sacrifici per saldare il debito pubblico, altro che troika; e cosa sarebbe avvenuto di tutti gli stati europei ad economia debole e fortemente corrotti come l’Italia, il Portogallo, la Spagna e l’Irlanda, la tanto vituperata austerità invocata dalla Merkel ha parato il culo a tanti di noi nel corso della crisi iniziata alla fine del decennio precedente e se fosse stata applicata anche prima avremmo evitato del tutto o in parte di entrare con tutte le scarpe nella crisi economica.
Solo gli stati membri poco austeri sono entrati senza criterio e senza controlli nell’economia americana gonfiata, e solo gli stati membri più corrotti hanno aumentato il loro debito pubblico per poter mantenere l’enorme carrozzone politico mafioso e la corruzione che è diventata ormai l’unica forma di ascesa e mantenimento del potere: nascono all’improvviso papaveri politici, dal nulla, non sai perché ci sono, non sai chi li ha messi li, non sai chi li finanzia, ma tutto ad un tratto ti accorgi che sei più povero, che hai meno potere e meno garanzie di prima e che ti dicono che se non vuoi peggiorare la tua condizione devi accettare qualsiasi cosa.
Sei costretto ad esempio ad accettare lavori precari come quello dei bike messenger, in cui per pochi euro devi fare delle consegne in bicicletta in una delle nostre caotiche città, quando ti chiamano loro e rispettando tabelle di marcia e controlli inumani; se poi ti dovesse capitare un incidente, stai tranquillo, perché non hai coperture di nessun genere, non hai garanzie, non esiste l’incidente durante il servizio, nessuno ti pagherà la malattia, la bici è tua e te la ricompri o la ripari a tue spese e potrebbero addebitarti il costo dell’oggetto da consegnare se si dovesse rompere o deteriorare.
Siamo giunti  al populismo, credo che in Italia il merito del prevalere del populista si debba tutto a Silvio Berlusconi, qualsiasi cosa abbia fatto, qualsiasi affare abbia intrapreso, qualsiasi attività abbia svolto, Berlusconi l’ha distrutta fin nelle fondamenta, dopo Milano 2 viene inaugurato al nord un nuovo modo imprenditorial-mafioso di fare edilizia, dopo Mediaset non sappiamo più cos’è il servizio pubblico, lo spettacolo o l’intrattenimento vero in tv, solo finta informazione e tendenziosa, solo uso strumentale dell’informazione, solo vomitevole spettacolo involgarito da masse di dementi che sono ponti a prostituirsi e a degradarsi pur di essere riconosciuti per strada: “Ma tu non sei quel deficiente che ha partecipato all’Isola degli Infamoni e che si è cosparso di guano di topo perché la trasmissione aveva perso qualche tacca di share?”.
Pensate cos’è girato per gli studi di Mediaset (e in quelli della RAI), quali infime nullità sono state scambiate per esperti di qualcosa, per politici, per giornalisti, cosa è stato veicolato nel nome dell’informazione e dello spettacolo; Silvio Berlusconi coma Attila, dove passa lui non cresce più l’erba o come un re Mida al contrario, tutto ciò che tocca diventa spazzatura.
Entrato in politica ha sfruttato le sue doti migliori, l’intelligenza, l’astuzia, la simpatia, la dialettica? Ma neanche per idea, non è particolarmente dotato in nessuna di queste cose, è senza dubbio il peggior comunicatore che esista, ed è simpatico come un calcio sui coglioni, lo tolleriamo perché è ricco, potente e può decidere sul nostro futuro immediato, perché in fondo siamo dei leccaculo.
Ma pensate a quello scambio di battute avvenuto di recente col padre di quella ragazza che voleva come regalo, un padre decente l’avrebbe mandato affanculo, o avrebbe fatto almeno una battuta sarcastica sul vecchio schifoso che sbava pubblicamente per una ragazza che potrebbe essere sua nipote, o lo avrebbe compatito per l’incipiente marasma senile, invece il padre leccaculo, politico di Forza Italia che fa? Controbatte con una battuta più stupida, servile e stantia di quella del suo leader. Perché non gliela regali veramente tua figlia, non le fai un bel fiocchetto regalo e gliela spedisci ad Arcore, magari ti aiuta a far carriera, in breve potresti diventare Brunetta.
Sfrutta proprio l’enorme potere economico e mediatico che possiede, grazie alla totale assenza di scrupoli in quest’uomo e alla sua granitica faccia tosta (le uniche qualità che possiede davvero, tutte le altre sono state dedotte a posteriori, come dire ha successo dunque ha delle qualità che giustificano questo successo, tutto sta a trovarle e, nel caso di Silvio Berlusconi, ad inventarle).
Se aveste conosciuto Bettino Craxi e i suoi tirapiedi o Giulio Andreotti e gli andreottiani davvero e privatamente vi sareste accorti della pochezza di tutte queste persone, invece Craxi è passato per decenni come il politico con le palle o l’ago della bilancia e Andreotti come il nuovo Machiavelli, e persino gente come Cirino Pomicino, Sbardella, Lima, De Michelis e Martelli, per persone competenti, capaci e dotate di un certo carisma o di una certa simpatia.
Ve li ricordate i risotti con Vissani da Bruno Vespa? Oggi siamo al karaoke o peggio, il politico che da spettacolo, non più per apparire competente, e neanche per apparire simpatico, solo per apparire … perché chi non appare non esiste e chi appare conta qualcosa.
Il populismo non è agitare il popolo, non è prendere il popolo a giustificazione del proprio agire, è dare al popolo ciò che il popolo vuole o crede di volere, e se non sa cosa volere, suggerirglielo; è interpretare le paure collettive, è sedare le masse, è aprire orizzonti e prospettive effimere e impraticabili, che però vengono spacciate per efficaci e pienamente realizzabili pur nella loro estrema semplicità (solo che gli altri non ci hanno pensato o non vogliono adottarle per malafede).
Il populismo è dire alla gente, preoccupata dalle notizie (spesso gonfiate) di sbarchi di immigrati da altri paesi, che non ci saranno più sbarchi, che verrà allertato l’esercito, la marina, i lagunari, gli alpini, la guardia costiera, verranno armati i pescherecci, il mar Mediterraneo minato, reticolato, bombardati persino i gusci di noce che vi galleggiano sopra, e che chi è già arrivato qui da noi, per l’incapacità o il tornaconto della sinistra, a causa della Boldrini, verrà rimpatriato grazie ad accordi con gli stati d’origine, con tutti i millesettecentoquarantadue stati da cui provengono, grazie al ricatto che possiamo esercitare perché acquistiamo da loro datteri ed olio d’oliva.
Populismo è dire al popolo che tutti i nostri problemi sono dovuti al nostro ingresso in Europa, alla Merkel, al Giuseppina Boldrini, che inspiegabilmente è stata assunta a Bruxelles con lo stipendio netto mensile di 14.021 euro e 34 centesimi grazie all’interessamento della cugina Laura Boldrini, all’euro, per cui paghiamo tutto il doppio di quando pagavamo in lire.
Basterebbe uscire dall’euro, tornare a battere moneta, la vecchia e gloriosa lira che ci accompagna dai tempi dei romani insieme a denari e sesterzi, svalutarla ( ma di quello non ci sarà bisogno, perché che questa esca dalla zecca di stato, varrà meno dei fogli di giornale ritagliati o dei coriandoli di carnevale), così che aumenteremo le esportazioni e con esse la produzione, le aziende assumeranno, precariamente s’intende, nuovo personale e venderemo i nostri prodotti sui mercati internazionali a prezzi concorrenziali, molto bassi, venderemo tutto per niente, ma in compenso compreremo tutto ciò che ci occorre a prezzi elevatissimi, perché la nostra moneta svalutata sarebbe carta straccia fuori dal nostro territorio e dovremmo acquistare tutto in dollari o, beffardamente, in euro.
È la soluzione migliore per il default, per la bancarotta, il modo più rapido per far crescere a dismisura il debito pubblico, che qualcuno prima o poi ci intimerà di saldare, la via intrapresa già dall’argentina e da altri paesi sudamericani o africani, la via che avrebbe seguito anche la Grecia nel momento in cui ha iniziato a falsificare i bilanci dello stato.
Non so dove stia veleggiando davvero il pensiero politico ed economico di Paolo Savona in questo momento, ma non è difficile capire dove stanno veleggiando Salvini e Di Maio; hanno fatto promesse assurde e impraticabili singolarmente, se le sommiamo diventano fantapolitica, utopia, dabbenaggine, cretinismo, idiozia pura, tutte le coperture delle loro manovre sono, come si suol dire, a babbo morto, se funziona la manovra avremo di che coprirla, un’assurdità totale.
Pensate alla straventilata eliminazione della legge Fornero, una legge iniqua certamente, e fatta anche da cani, ne convengo, ma che portò nelle casse dello stato tanti bei soldini liquidi subito, di cui c’era tanto bisogno perché eravamo ad un pelo dal baratro, baratro dove ci avevano portati i Totò e Peppino della politica di allora: Berlusconi e Tremonti … ve li ricordate quando andavano insieme a Bruxelles più volte per mostrare cosa intendevano fare per affrontare la crisi?
La vuoi abolire? Bene, ma dove trovi i soldi per compensare la perdita che ne avresti? E non dirmi che li prenderai combattendo l’evasione fiscale, anzi arrestando gli evasori, primo perché non hai ancora in tasca i soldi degli evasori e non è detto che riuscirai mai ad averli, mentre l’ammanco inizia già subito dopo l’abolizione della legge, e poi, ma ti pare serio che uno che vuole davvero combattere l’evasione, che anzi vuole anche arrestare li evasori, si presenti alle elezioni alleato con un leader di partito condannato per evasione fiscale, che no n ha mai fatto un giorno di carcere e che ha preso in giro tutti quanti con quella pagliacciata della condanna ai servizi sociali a Cesano Boscone?
Uscire dall’euro è la loro soluzione, io sono convinto che entrambi ci credono, credono (consigliati da qualcuno ovviamente) che sarà una cosa buona per l’Italia uscire dalla moneta unica e credono che la Merkel abbia davvero costruito un’Europa che avvantaggia solo la Germania e al massimo la Francia; per questo Salvini non è da ieri che denigra l’euro e la Merkel, e parla dell’uscita dall’euro e forse dall’Europa come la soluzione di tutti i mali dell’Italia, per questo qualche giorno fa Beppe Grillo ha annunciato un referendum sull’euro.
All’inizio avevo creduto si trattasse di una mossa populista per raccogliere qualche voto in più fiutando il vento e cavalcando le carte che sembrano vincenti al  momento, se parli con qualcuno in giro è radicata questa convinzione anti europeista e antieuro, e la Germania e la Merkel godono della stessa simpatia del capoclasse, in vista di nuove elezioni, come sembrava probabile a causa dello stallo politico in cui ci trovavamo, trovarsi dalla parte antieuro era d’obbligo per un populista.
Ma poi ho notato che i pentastellati continuano a parlare di referendum anche adesso che un governo con la Lega è alle porte, segno che deve trattarsi di un accoro preciso preso sotto banco: facciamo il referendum antieuro, subito, sull’onda del successo elettorale e della crescita dei consensi potrebbero anche vincerlo, e in questo caso un ministro dell’Economia antieuro in grado di gestire l’uscita dalla moneta unica e traghettarci in un’economia statale è d’uopo, non se ne può fare a meno.
Bisognerebbe, per onestà intellettuale, avvertire lor signori che quando si indice un referendum lo si potrebbe anche perdere, lo sa bene Matteo Renzi che, credendosi in una posizione di forza visto che si dicevano tutti renziani e che alle elezioni europee il PD era giunto allo straordinario risultato senza precedenti del 40%, indisse un referendum per imporre le sue riforme costituzionali, bocciate dal Parlamento, volle forzare la mano a tutti, volle personalizzarlo, volle dichiarare o vinco o me ne vado, e lo perse … il giorno dopo non c’è più un renziano neanche a pagarlo in oro, persino Recalcati lo aveva fuorcluso.
L’uscita dall’euro sarebbe una catastrofe per l’Italia, è già stata ed è ancora molto dura per la Gran Bretagna, ma loro sono inglesi e non si lamentano, certo hanno perso ogni privilegio e ogni vantaggio di appartenere all’area dell’Unione Europea, ma loro riescono a compensare perché sono sempre stati ottimi mercanti, hanno accordi di ferro con la loro ex colonia americana, anche se ciò probabilmente costa loro il fatto di essersi consegnati politicamente mani e piedi alla politica estera USA, e possono contare sul Commonwealth, un accordo politico-economico con 53 stati membri, la maggior parte dei quali sono ex colonie britanniche, in cui gli scambi commerciali sono vantaggiosi e privilegiati.
Il giorno stesso in cui prevarrebbe la volontà antieuropeista crescerebbe lo spread, il BTP, il Bund, lieviterebbe il pane, si aprirebbero i sette sigilli dell'apocalisse e con essi le cataratte del cielo e apparirà da oriente un mostro alato con quattordici teste … insomma, ci siamo capiti, no?
È pur vero che lo spread, il debito pubblico, ecc, non sarebbero avvertiti subito come recessione e impoverimento, anzi, è probabile che all’inizio ci sarebbe un effimero benessere, una nuova Milano da bere, e che una bottiglia di Martini costi meno di una Coca Cola, o un pranzo al Toulà meno di un panino da McDonald.
Saremo i cinesi d’Europa, i mercati sarebbero invasi della nostra merce a basso costo, questo consentirebbe forse di avere qualche soldo per il reddito di cittadinanza, per abolire la Fornero, per applicare la flat tax, appena qualche mese, fino all’inverno, quando ci troveremo a dover comprare il gas per il riscaldamento domestico in lire, o in lire convertite in dollari, quando dovremo pagare il petrolio in dollari, quando dovremo pagare ai francesi l’energia elettrica per illuminare i neon della Milano da bere.
A questo Savona ci ha pensato? Ai leghisti e ai pentastellati non lo chiedo se ci hanno pensato, se sapessero pensare non avrebbero votato per la Lega o per il M5S. Ma a voi, ex compagni di sinistra che avete votato per i Cinque Stelle si che lo chiedo se ci avete pensato? E cosa ne pensate di un governo con Salvini? Dite la verità, non vedevate l’ora di ritornare alla Lira, vero? O di diventare anche voi “sovranisti”. Mi sono informato prima di parlarne, ho capito che i tronisti sono una cosa e che i sovranisti sono un’altra, appartengono a tribù diverse e da sempre in guerra fra loro.
il sovranismo non è poi niente di complicato, come non lo era a suo tempo il tronismo, all’epoca quando sentii quest’ultimo termine per la prima volta non avevo la minima idea di cosa fosse e a chi si riferisse, poi me lo spiegarono, non è un concetto molto complicato, anche se tuttora mi sfugge il senso dell’esistenza di queste persone, del perché Dio, la Natura o l’Evoluzione abbiano consentito l’esistenza a queste forme di vita.
Altrettanto semplicemente si può spiegare il sovranismo, che detto in parole povere si può semplificare con: “Ca cummannammu nuie, e ce ripigliammo tuttu chillo ca è u nuosto!”.

* Le immagini le aggiungerò in seguito.



4 commenti:

  1. Come hai ragione caro Garbo. Anche per me l'anno finisce il 31 dicembre, ma il periodo che precede l'arrivo delle vacanze estive è spesso faticoso. Poi non parliamo del caldo, che ormai sopporto a malapena rispetto al passato (col caldo ti si alza il PIL...eh! eh! eh!).

    Per il resto la disamina che fai l'ho pensata quasi allo stesso modo. A volte credo che passiamo da un estremo all'altro e adesso vedremo "i nuovi" che cercano di fare un governo, anche se penso che alla fin fine c'è sempre il passaggio obbligatorio delle camere...e lì (ad esempio) chissà cosa faranno i franchi tiratori. Perché tutta la storia della politica italiana è piena di cacciatori - tiratori scelti pronti ad aspettare al varco chiunque. Ho il dubbio che il nuovo governo può crollare alla prima legge da far passare alle camere, ma chissà. Insomma, chi vivrà vedrà.
    Un salutone e buon fine settimana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Accadebis,
      stiamo assistendo non a manovre politiche, ma a manovre fantascientifiche; il governo la Lega e i M5S volevano farlo davvero? E se è così, perché amminchiarsi tanto sul nome di Savona, che tutto sommato è un anziano economista, sarebbe un po' come se la sinistra andasse a rispolverare Prodi o Giuliano Amato, non hanno qualche altro economista di vaglia, magari anche con idee più moderne e meno inviso ai mercati e all'Europa? Quanto sarebbe durato, fra diffidenza a franchi tiratori? Temo pochissimo, e forse anche loro nella loro dabbenaggine l'abbiano compreso. devono aver fatto quel tentativo estremo per prendere tempo, dire al loro elettorato che loro ce l'hanno messa tutta, ma che la casta li ostacola (addirittura compromettendo Mattarella), per agitare gli animi sull'orlo di una rivoluzione e fare il pieno alle prossime urne. Però qualcun o deve aver fatto male i conti, perché è vero che la Lega cresce molto, ma lo fa divorando in gran parte i voti di forza Italia, si avvicina solo di poco un governo del cdx. Mentre addirittura i 5S perdono un punto, per l'elettorato di sinistra che forse inizia ad essere disgustato, oppure perché sono parsi a traino di salvini, l'unico che ha imposto condizioni e dicktat, mentre loro l'unica condizione che sembrano aver imposto è che il premier l'avrebbero scelto loro, avere una poltrona insomma.Ora, pretendere un ministero, vuol dire che vuoi fare qualcosa di attinente a quel ministero, mentre voler essere il capo vuol dire che vuoi solo comandare. Davide Casaleggio ha dichiarato di essere stato fregato da Salvini, forse i 5S ci credevano davvero al governo, mentre è molto probabile che Salvini abbia agita in modo date da far saltare il banco fin dall'inizio, per aumentare i suoi voti.
      Grazie per le tue visite, ciao.

      Elimina
  2. E adesso? Che succedera?
    Forse Mattarella doveva essere più' astuto e non cadere nel tranello di Salvini. Doveva dare l'ok a Cip e Ciop, era l'unico modo per liberarci di loro in fretta, perche delle loro promesse elettorali non ne avrebbero realizzate manco una e naturalmente l'avrebbero pagata cara. Invece adesso... e' davvero un casino.
    Notte, Garbo.

    RispondiElimina
  3. Liberarci di loro in fretta? Scherzi? Questi sarebbero stati capaci di fare un referendum sull'euro, molto probabilmente vincerlo perché l'annuale fuga di cervelli sembra averci lasciato in patria solo gli scarti ormai, più nessuno è capace di rendersi conto che abbandonare l'euro sarebbe una cazzata immensa, che pagheremmo molto cara, e la pagherebbero molto più cara proprio gli elettori della Lega e dei 5S, perché io sinistrorso radical chic, alquanto benestante, potrei lavorare in qualsiasi paese dell'Europa o dell'Occidente senza alcun problema (anzi, aumentando sensibilmente il mio benessere economico), se non il dispiacere di lasciare il paese in cui sono nato e che amo, mentre in tanti fra i leghisti e i pentastellati sarebbero costretti ad emigrare per trovare lavoro senza molte qualifiche o con qualifiche non riconosciute dagli altri stati, proprio come la maggior parte degli immigrati africani ed asiatici. Il populismo finisce sempre nella polvere, perché sa solo distruggere e non costruire, sa abolire la legge Fornero ma non sa proporne una più equa che porti nelle casse dello stato una somma equivalente, sa contrapporsi a tutti gli altri, ma non sa costruire accordi e alleanze. Io sono pessimista, poi vedo Mattarella, vecchi uomo democristiano, con due centimetri di pelo democristiano nello stomaco, ne ha viste di tutti i colori, roba che al confronto Salvini e Di Maio sono Stanlio & Ollio, è siciliano e di Palermo per di più, quindi imperturbabile come gli dei olimpici, la mafia gli ha ucciso un fratello maggiore, nessuno può avere armi di calibro maggiore di questa per ferirlo ... basta guardarlo mentre si inginocchia a pregare per capire che non c'è un modo per vincerlo, anche uccidendolo vincerebbe comunque lui. E' proprio un casino, i xe propio tuti pampalughi :-)
    Ciao Cri.

    RispondiElimina