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Bellissimi!
RispondiEliminaUna musica che è speranza...
Magnifica davvero :-). Bella, bella e ancora bella ^.^ Questa foto dovrebbe vincere un premio.
RispondiEliminaAlla faccia dei Bontempi che i nostri bambini pretendono a Natale, ci strimpellano 2 volte e poi non li guardano più.
Magnifica davvero :-). Bella, bella e ancora bella ^.^ Questa foto dovrebbe vincere un premio.
RispondiEliminaAlla faccia dei Bontempi che i nostri bambini pretendono a Natale, ci strimpellano 2 volte e poi non li guardano più.
@ Berica,
RispondiEliminaa me è piaciuta moltissimo questa immagine, anch'io spero che la loro musica sia allegria e non "star system", voglia di essere famosi o di fare tanti soldi. Speranza che la musica possa essere ancora qualcosa che ci dia emozioni.
Ciao
Beh, un premio l'ha già vinto ... quello del tuo apprezzamento :-) I nostri figli guardano poco il Bontempi (e tutti gli altri regali in genere) perché non diamo loro nemmeno il respiro di formulare un desiderio, la grande industria decide di volta in volta cosa devono volere, cosa devono avere, e noi adulti come dei geni impazziti facciamo di tutto per esaudire dei desideri mai formulati.
RispondiEliminaCiao
Beh, un premio l'ha già vinto ... quello del tuo apprezzamento :-) I nostri figli guardano poco il Bontempi (e tutti gli altri regali in genere) perché non diamo loro nemmeno il respiro di formulare un desiderio, la grande industria decide di volta in volta cosa devono volere, cosa devono avere, e noi adulti come dei geni impazziti facciamo di tutto per esaudire dei desideri mai formulati.
RispondiEliminaCiao
P.S. Due commenti meritano due repliche ;-)
Carini e simpatici quei bimbi, bella scelta la foto. La musica mi ricorda tante cose degli anni '70. Un salutone e vedo che il tuo blog continua nel migliore dei modi
RispondiEliminaCiao Accade,
RispondiEliminaè sempre un piacere trovare un tuo commento da queste parti, l’immagine piace molto anche a me, tanto che ho deciso di condividerla. Sul blog, devo ringraziare e chi passa ancora da queste parti lasciando un saluto, regalandomi un’impressione, o un nuovo punto di vista sulle cose: trovo comunque che la stima che alcuni miei scritti riscuotono sia frutto di una sopravvalutazione, di un eccesso di bontà da parte dei miei visitatori. Per ciò che mi riguarda, credo di essere un dinosauro estinto che non si è ancora reso conto che l’evoluzione ha già messo in atto forme di vita più adattive, il fantasma di uno che ancora non sa che è morto, l’ultimo giapponese che resistette per 29 anni nella giungla filippina, piuttosto che arrendersi ai social network, l’ultimo redattore di Cuore, il “settimanale di resistenza umana”. Nel momento in cui mi rendessi conto che tutto è finito, semplicemente smetterei di scrivere e di postare, di certo non smetterò di fare e di pensare, almeno finché vivo.
Ciao
"En esto, descubrieron treinta o cuarenta molinos de viento que hay en aquel campo; y, así como don Quijote los vio, dijo a su escudero:
RispondiElimina–La ventura va guiando nuestras cosas mejor de lo que acertáramos a desear, porque ves allí, amigo Sancho Panza, donde se descubren treinta, o pocos más, desaforados gigantes, con quien pienso hacer batalla y quitarles a todos las vidas, con cuyos despojos comenzaremos a enriquecer; que ésta es buena guerra, y es gran servicio de Dios quitar tan mala simiente de sobre la faz de la tierra.
–¿Qué gigantes? –dijo Sancho Panza.
–Aquellos que allí ves –respondió su amo– de los brazos largos, que los suelen tener algunos de casi dos leguas.
–Mire vuestra merced –respondió Sancho– que aquellos que allí se parecen no son gigantes, sino molinos de viento, y lo que en ellos parecen brazos son las aspas, que, volteadas del viento, hacen andar la piedra del molino.
–Bien parece –respondió don Quijote– que no estás cursado en esto de las aventuras: ellos son gigantes; y si tienes miedo, quítate de ahí, y ponte en oración en el espacio que yo voy a entrar con ellos en fiera y desigual batalla.
Y, diciendo esto, dio de espuelas a su caballo Rocinante, sin atender a las voces que su escudero Sancho le daba, advirtiéndole que, sin duda alguna, eran molinos de viento, y no gigantes, aquellos que iba a acometer. Pero él iba tan puesto en que eran gigantes, que ni oía las voces de su escudero Sancho ni echaba de ver, aunque estaba ya bien cerca, lo que eran; antes, iba diciendo en voces altas:
–Non fuyades, cobardes y viles criaturas, que un solo caballero es el que os acomete."
Miguel de Cervantes, Don Quijote de la Mancha.
¡hola! Ines ;-)
I tuoi post colgono sempre nel segno in vari modi: per acutezza, per ragionamento su determinate situazioni italiane e non, per le foto e per la musica che mandi sul tuo blog. Insomma sono interessanti, spesso la penso come te e spesso ho pensato che tu sia un letterato (ho pensato ad un filosofo, o uno scrittore, o un giornalista o magari un professore di scuola o universitario. Ma magari ho ceffato alla grande).
RispondiEliminaIo ho smesso nel 2010 perché varie cose da fare per mettere a posto la mia vita e perché ho perso la voglia.
Rinnovo il salutone e alla prossima
Ciao Garbo, vedo che la calura estiva non ti ha fatto perdere la voglia di postare... Magnifca questa foto, la deliziosa voglia di sentirsi vivere nella musica di questi piccoli esseri umani ancora "non corrotti" dal consumismo è un vero balsamo. Grazie :-)
RispondiEliminahttp://specchio.ilcannocchiale.it
@ Ines,
RispondiElimina“El que los poetas no nos ofrezcan todo el apoyo que de ellos esperábamos no ha de debilitar, sin embargo, el interés que nos inspira la forma en que se sirven de los sueños como medio auxiliar de la creación artística”. (S. Freud, ,El delirio y los sueños en la Gradiva de W. Jensen, en Psicoanálisis del arte).
.¡Hola, Querida!
Tuyo Don Quijote de la Mancha ;-)
@ Accade,
RispondiEliminaio scrivo sul blog per scambiare le mie opinioni, per conoscere delle persone interessanti che altrimenti non conoscerei, e a titolo di svago. Ciò che mi importa è che ciò che scrivo sia comprensibile e gradevole, non noioso insomma, che desti un qualche interesse; per questo ti ringrazio per i tuoi apprezzamenti. Io sono uno psicoanalista, quindi mi sa che hai ceffato alla grande, non mi piace molto il ruolo del "letterato", non in generale, ma come possibilità mia personale, non ho mai aspirato a diventarlo, né ad esserne riconosciuto tale; e non mi è mai passato per le spire encefaliche l'ipotesi di poter scrivere qualcosa da pubblicare (eccetto, naturalmente, qualche articolo inerente la mia professione, che però pubblico di tanto in tanto nelle riviste specialistiche). In quanto all'università, è stata un'opportunità di breve durata che ormai mi sono lasciato alle spalle da anni, perché ero interessato più alla clinica che alla ricerca o alla didattica.
Ciao
@ Specchio,
RispondiEliminail caldo, invece, mi ha condizionato parecchio (nel senso che ho speso certe cifre per il condizionatore), avevo qualche idea in testa, ma l'ho rimandata ... il fatto è che io non sono progettato non tanto per sopportare il caldo, quanto per l'umidità ... oltre un certo tasso vado in tilt e non rispondo più delle mie azioni, scritti compresi. Per cui ho preferito postare qualche immagine decente, sperando di incontrare qualcuno che la trovasse gradevole quanto me.
Non saprei se questi bambini sono "incorrotti", almeno a giudicare dall'atteggiamento da rock star o da rock band che assumono; una cosa è fare musica, e un'altra è atteggiarsi come star system. non credo più alla "purezza" dell' "indigeno" almeno dalla fine degli anni 80 quando mi trovavo fra l'Anatolia e la Cappadocia, in zone considerate "quasi" incontaminate e in un villaggio sono stato letteralmente circondato da persone che mi offrivano le loro borse di cuoio in cambio delle mie di plastica, mi pare della adidas ... li mi è crollato il mito del "buon selvaggio", per un pugno di borse ... di plastica ... della adidas.:-)
Ciao
Uno psicoanalista...ci avevo pensato, ma il modo di scrivere mi aveva convinto che fossi un letterato.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima