Fra “puttanieri” e “troie” in Parlamento; fra
licenziamenti di assessori alle "meccaniche celesti” e ai “raggi
cosmici” (che non s'è capito se Crocetta volesse costituire il governo della Regione Sicilia o volesse girare una puntata di Star Trek); fra marò ... masì ... manò ... mavà ... ma-ronna che casino; fra
Grasso e Travaglio ... sei furbo o mi sbaglio?; fra un PDL che strilla per il
governissimo col PD, per la grande ammucchiata, per l’inciucio totale, globale
e tombale, che strepita contro i giudici e persino contro l’imitatrice della
Pascale ... come se non gliene fregasse niente della crisi, solo dei problemi del
loro capo; fra Bersani che non sa che pesci pigliare e non può decidere nemmeno
per due fette di mortadella in salumeria perché evocherebbe un suo predecessore
e che sta a parlare in diretta streaming con Crimi e Lombardi senza capire che
sta parlando da solo e che il pollice verso è già stato deciso; fra i “purismi”
dei “cinquestellati” che non vogliono sporcarsi le mani neppure se il Paese
affonda, che non si capisce davvero cosa vogliono fare, e che sono preoccupati
di mantenere le fila, di stigmatizzare gli eretici e di biasimare i
trasgressori: quelli che mangiano al ristorante della camera, prendono l’auto
blu e si chiamano fra di loro “onorevole” ... non so a voi, ma a me la “purezza” ha
sempre fatto paura, dovunque sia riuscita ad avere il potere nelle sue mani ha
sempre manifestato la tendenza ad estremizzare i concetti che persegue,
spostando verso l’impossibile le asticelle della virtù e punendo con
accanimento, ferocia e sadismo chiunque osa mettere in discussione il suo
monolitico credo; fra ricerche di coalizioni, appoggi esterni, concorsi esterni
in associazione mafiosa, "valuteremo provvedimento per provvedimento", “famolo strano”, governi tecnici e tecnici per aggiustare il governo, fra
“dieci saggi per me posson bastare ... capelli biondi da accarezzare e labbra
rosse sulle quali morire ... dieci saggi per me, solo per me! Uno lo voglio
perché sa bene ballare, uno lo voglio perché non sa cosa vuol dir l’amore, ... , dieci saggi così che dicon solo
di si!” ... che poi, noi italiani dobbiamo sempre esagerare, persino
nell’antica Grecia, culla della nostra civiltà, i saggi erano solo sette, qui
dobbiamo per forza inserire qualche “amico” nella lista e .. cheste ‘o Paese do
sole, cheste è o paese do mare ... cheste è o paese dove per fare un lavoro per
cui basterebbe una persona ne mettiamo una perché è amica dell’assessore, una
perché è amica del sindaco, una perché è in lista d’attesa, una perché le
elezioni sono vicine e un voto in più non guasta, una perché controlli l’operato
degli altri, una perché è del mio stesso partito, una perché è stata trombata
alle ultime elezioni, una per le quote rosa, una per le quote gay, una perché è
disabile, una perché è di colore e non possiamo fare discriminazioni, una per
le quote latte, una perché ce lo chiede l’Europa, una perché non siamo mica la
Grecia e nemmeno Cipro, una perché è una missione di pace, abbiamo degli
obblighi internazionali e non possiamo esimerci, una perché è un tecnico e una
perché è saggia ... e nonostante tutto nessuno fa quel lavoro.
In tutto questo carosello fa
piacere vedere gesti come questo, che sarebbe un peccato passasse inosservato.
e invece proprio questi gesti passano inosservati perché "abbiamo altro cui pensare", noi dobbiamo preparare il futuro e queste galanterie appartengono al passato, ormai il più noto tra i "morti che camminano", queste smancerie le lasciamo a quelli che non hanno capito dove va il mondo, ma noi che abbiamo le idee chiare abbiamo indicato la direzione che deve prendere il mondo, lo abbiamo gridato a squarciagola nelle piazze... L'ho detto altre volte, sarà una fortuna non esserci nel mondo che verrà! La scelta della canzone è perfetta e la sottolineatura di quel gesto una perla a sua volta. Un saluto
RispondiEliminaCiao Garbo, puoi tornare al cannocchiale, adesso i commenti si possono fare . :-)
RispondiEliminaSpecchio