Napolita ... NOOOOOOOOO
“L’avversione del XXI° secolo per
il berlusconismo è la rabbia di Napolitano che vede il proprio volto riflesso
nello specchio. L’avversione del XXI° secolo per il grillismo è la rabbia di Napolitano che non vede il
proprio volto riflesso nello specchio. […]. Ogni politica è insieme superficie
e simbolo. Coloro che scendono sotto la superficie lo fanno a loro rischio.
[…]. Tutta la politica è completamente inutile”. (Libera parafrasi della
prefazione a The picture of Dorian Gray
di Oscar Wilde).
“1 «In verità, in verità vi dico:
chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra
parte, è un ladro e un brigante. 2 Chi invece entra per la porta, è il pastore
delle pecore. 3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli
chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. 4 E quando ha condotto
fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono,
perché conoscono la sua voce. 5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma
fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 6 Questa
similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che
diceva loro.
7 Allora Gesù disse loro di
nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti
coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li
hanno ascoltati. 9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo;
entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10 Il ladro non viene se non per rubare,
uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in
abbondanza. 11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le
pecore. 12 Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non
appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le
rapisce e le disperde; 13 egli è un mercenario e non gli importa delle pecore.
14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me,
15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le
pecore. 16 E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo
condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo
pastore. […] 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi
seguono. 28 Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le
rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti
e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. 30 Io e il Padre siamo una cosa
sola»”. (Giovanni, 10, 1-16 /
27-30).
Le urne, grazie a questa legge
elettorale, hanno decretato la sostanziale impossibilità di determinare una
maggioranza di governo, la legge attualmente in vigore fu voluta da Berlusconi
e dalla sua maggioranza per poter governare il Paese con una minoranza di voti
indecente (la diversità di metro di valutazione fra Camera e Senato non è
casuale, fu voluta perché il PDL prende più voti in Senato, mentre alla Camera
aveva bisogno di un consistente premio di maggioranza per avere sicurezza e
serenità), fu controfirmata da Napolitano e non è mai stata abolita dal PD
nemmeno quando avrebbe potuto, perché credevano potesse fare comodo anche a
loro.
Di fatto ci ritroviamo con 1007
parlamentari che non abbiamo voluto espressamente, che sono stati selezionati
in base a calcoli di fedeltà dai leader dei partiti (o in base a quella sorta
di pagliacciata di democrazia che furono le “parlamentarie” di Grillo … pochi
minuti di filmato per stabilire se un Tizio o una Tizia mi possono
rappresentare in Parlamento, invece di rivoltarli come un calzino ... il sonno della legislatura genera Crimi).
Non è accettabile che si vada a
ripescare un vecchio signore quasi novantenne, che è in politica da più di
cinquant’anni, e che ha appena ricoperto quella carica, dopo aver proposto un
parlamentare non eletto e quasi altrettanto anziano e con un’anzianità politica
paragonabile o un altro signore la cui candidatura non s’è ancora capita (forse
di bandiera, forse è stato un voto di fiducia interno al PD, forse soltanto un
modo per suicidarsi).
Non è accettabile che si cerchi
di mettere insieme l’impossibile (il PD con l’M5S, il PD col PDL, il PD col PDL
con l’M5S e con Monti, il PD con Mefistofele e Belzebù), non è digeribile che
si prenda un Tizio che all’aspetto sembra un tipo perbene (e che pure ha
detto e fatto cose raccapriccianti per
essere davvero perbene) e lo si incarichi di formare un governo paradossale,
come se si volesse fare un minestrone mettendo dentro la pentola verdura,
frutta, carne, pesce, affettati, formaggi, una scarpa vecchia e un vasetto di
lucido da scarpe.
Non si può improvvisare un
programma partendo da posizioni diverse … o meglio, da nessuna posizione,
perché tutti questi signori che stanno trafficando intorno a questo governo di
larghe intese avevano soltanto un programma “elettorale” , cioè il nulla (tanto
è vero che Bersani quando si è trovato a tendere la mano a Grillo ha dovuto
improvvisare otto fumosissimi punti che non hanno convinto nessuno.
A mio parere stiamo perdendo
ancora altro tempo prezioso: dopo le dimissioni di Berlusconi, dopo il tragico
epilogo di Monti, dopo i dieci saggi, dopo la dissoluzione del PD, si prova
ancora questa cosa con Enrico Letta che naufragherà da qui a poco, che non ha
orizzonti e non ha obiettivi, il cui unico miope scopo è quello di mantenere in
vita una politica ormai decrepita e degli uomini che sono li da decenni e da
molte legislature senza aver mai combinato niente, che temono il responso delle
urne.
L’unica cosa sensata da fare sarebbe
stata quella di ripristinare il “mattarellum” (non credo siano in grado di
esprimere una legge elettorale migliore del porcellum) e di tornare al più
presto alle urne perché siano i cittadini ad esprimere i loro rappresentanti e
non ulteriori giochi di palazzo.
Mi vergogno, per davvero, di essere cittadino italiano.
RispondiEliminaMeno male che ho conservato il doppio passaporto; penso che ritornerò ad essere solo calabrese.
Ciao
P.S.:
Concordo sul giudizio per il capo-gruppo al Senato ed accomuno anche quello (a) della Camera.
Sono teneri, inesperti anche di trattative, e lo si è visto bene ieri davanti a Letta J..
Di fronte a questi volponi, parolai, ci vuole esperienza di "trattative"; diciamo un sindacalista tipo Landini, tanto per intenderci.
Avrebbero dovuto porre domande precise all'Incaricato, su Rodotà, sul Finanziamento ai Partiti, sul Reddito minimo, sulla Legge elettorale (che si può cambiare in mezz'ora già da ieri e pur senza Governo, con voto in Parlamento!) ed alle risposte di certo evasive del giovane nipote di cotanto zio, avrebbero dovuto dichiarare - volta per volta ed in modo chiaro ad alta voce -: "Prendiamo atto della indisponibilità a fornire repliche di contenuto e che, quindi, non si vuole veramente cambiare lo status quo!".
Che bella figura avrebbero fatto!
Ciao
luigi