Non è un caso che per
l’inaugurazione dell’EXPÒ 2015 di Milano sia stata scelta la Turandot di Giacomo Puccini, un’opera che il grande musicista lasciò incompiuta
morendo il 29 novembre del 1924 e completata da Franco Alfano in un primo tempo e da Luciano Berio successivamente; non sto qui a narrarvi come e quanto
le due conclusioni abbiano deluso chi ama quest’opera, basti solo pensare che
il grande Arturo Toscanini in una
sua grande interpretazione, arrestò la rappresentazione a metà del terzo atto,
due battute dopo il verso «Dormi, oblia, Liù, poesia!» (alla morte di Liù),
ovvero dopo l'ultima pagina completata dall'autore, rivolgendosi al pubblico
con queste parole: «Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il
Maestro è morto».
Toscanini non accettò mai il
seguito che diede Alfano a quest’opera (quella di Berio non ebbe modo di
conoscerla perché troppo recente), nonostante fosse stato lui a proporlo per
l’impresa, allo stesso modo io mi chiedo stupefatto come sia stato possibile
affidare ad un altro Alfano (Angelino) l’esecuzione di mantenere
l’ordine pubblico in tempi di Expò.
Non aveva già dato sufficienti prove di sé
come redattore del “Lodo Alfano”,
o come ministro della Giustizia nel 2011 (quando si dimise perché indagato per
abuso d’ufficio)? O come scrittore del libello La mafia uccide d’estate? O nel Caso
Shalabayeva? O come mandante manganellatore di ogni protesta, sia che si
trattasse di studenti, sia che si trattasse di operai e pensionati, sia che si
trattasse dei sindacati (hanno manganellato persino il segretario della Fiom, Landini)? O per le misure prese in tema
di immigrazione? Bisognava proprio aspettare che i Black Block distruggessero Milano per capire che Angelino Alfano
non solo non sa fare il ministro, ma è probabile che non sappia nemmeno
allacciarsi le scarpe da solo. Ma l’avete visto durante le varie passerelle
siciliane per commemorare gli immigrati morti in mare? Aveva sempre la stessa
espressione: quella che usa quando fa la spesa, o quando va alla comunione del
figlio ... una faccia di circostanza, sempre la stessa per ogni ricorrenza.
Dopo Donatello, Leonardo, Michelangelo ... l'ignoto grafico di questo logo: la grande tradizione d'arte Toscana continua
Nutrire il pianeta
Ceres c'è, l'Espò forse
Libero sorteggio nella Repubblica di Banania
Dacci un taglio
Il primo maggio c’è stata
l’inaugurazione ufficiale: prima è arrivato Mattarella, Presidente della Repubblica, e gli hanno fatto
inaugurare l’Expò tagliando il nastro d’apertura, poi è arrivato Matteo Renzi, Presidente del Consiglio,
e gli hanno fatto inaugurare l’Expò tagliando il nastro, poi è arrivato Roberto Maroni, Presidente della
Regione Lombardia, e gli hanno fatto inaugurare l’Expò tagliando il nastro, poi
è arrivato Giuliano Pisapia, sindaco
di Milano, e gli hanno fatto inaugurare l’Expò tagliando il nastro, poi è
arrivata Letizia Moratti, ex sindaco
di Milano che a suo tempo propose la candidatura della città ad ospitare l’evento,
e gli hanno fatto inaugurare l’Expò tagliando il nastro, poi è arrivato Angelino Alfano … e avevano finito il
nastro.
Dice, con l’Expò di Milano
vogliamo nutrire tutto il pianeta, soprattutto i Paesi poveri … ma se i Paesi
poveri non si sbrigano qui si stanno già mangiando tutto loro; sono stati spesi
non so quanti miliardi per coprire tutte le opere incompiute che non si
riuscirà a finire in tempo nel corso della durata dell’esposizione … ma se lo
organizzavamo a Cinecittà forse spendevamo meno.
Un grazie ai lavoratori, alle
maestranze, che hanno lavorato notte e giorno con abnegazione per portare a
termine gli ultimi padiglioni, colpa della magistratura e delle inchieste che
hanno intralciato il lavoro di politici, affaristi, mafiosi, tangentisti,
speculatori, nepotisti, gente che voleva piazzare la moglie, la fidanzata,
l’amante o l’amichetto a far denari a spese di noi babbei.
Milano - San Vittore
Nutrire il pianeta
Obesity kill the cat
Milano, arte, tradizione, civiltà, moda, cultura ... metropolitana
Il padiglione Italia non è
finito, molti padiglioni asiatici nuotano ancora nell’acqua (le risaie dicono i
costruttori), il padiglione del Nepal è crollato, sembra sia stato un sisma, il
padiglione Lombardia è finito solo per Roberto Maroni,
gli psichiatri si sono già recati in loco, che volete siamo il Paese di
Leopardi, il poeta dell’Infinito:
“Sempre caro mi fu quell’ermo colle …” e della Salerno-Reggio Calabria.
Di terroristi islamici neanche
l’ombra, stiamo vigilando per voi, i sistemi di sicurezza sono molto efficienti
e accurati … la realtà è che i terroristi islamici avevano già fatto un
sopralluogo e sono convinti che potranno risparmiarsi l’esplosivo (l’azienda
costruttrice è la stessa del viadotto Messina Palermo, dopo due giorni s’è
staccato già un pezzo dal padiglione Turchia, ferendo una ragazza: siamo solo ad un pelo così da una catastrofe cosmica per quanto riguarda
l’Immagine dell’Italia nel mondo.
Ardua è stata, invece, la selezione degli artisti che avrebbero presentato l’evento, dopo il cantante cieco mancava
la scimmia danzante e il suonatore di organetto, la scelta è caduta su due
grandi professionisti: Antonella Clerici
e Paolo Bonolis; per il resto
spuntano come funghi tanti volti nuovi a condurre programmi tv, approfondimenti,
dibattiti sull’Expò...sarebbe bello credere che in Rai, a Mediaset, ci fossero
energie umane fresche e preparate che stanno sostituendo i lottizzati che li
hanno preceduti, ma non è così … è il nuovo renzismo che avanza … pensateci, a Sanremo
il conduttore Carlo Conti è nato a Firenze
anche se con quella abbronzatura sembrava del Burundi (in molti hanno
sospettato che fosse il primo conduttore di colore della programma), Emma Marrone è nata a Firenze e Giorgio Panariello è nato a Firenze … ora
indovinate dov’è nato il nostro premier Matteo
Renzi?
Donatello o Michelangelo per me pari sono ...
Le redazioni Rai locali sono
state allertate per le dirette e i collegamenti, tante facce a noi sconosciute
si affacciano per la prima volta sorridenti nelle nostre case attraverso il
teleschermo, è un piacere sentire l’inflessione dialettale del milanese che
allunga all’infinito tutte le vocaliiii finaliii di una parolaaaa: questo non è
più l’Expò, ma è diventato l’Expòòòòò di Milanoooo.
Mi si è allagato il cuore quando
ho visto che i milanesi, dopo l’insensata distruzione dei Black Block di tutto
ciò che incontravano sulla loro strada, non son rimasti minga cu i man in man, si son tirati su le maniche e si son messi a
laurà, hanno raccolto loro tutta la
sporcizia e i rottami, hanno ripulito le strade, dimostrando così di essere un
popolo civile, attivo e che non si scompone nemmeno dopo il passaggio dei
vandali … perché tanto qui ci sono abituati ai barbari: da queste parti son
passati Franchi, Ostrogoti, Visigoti, Burgundi, Alemanni, Alani, Iutungi,
Gepidi, Marcomanni, Sarmati, gli unni di Attila e i socialisti di Craxi.
I milanesi hanno preferito così,
anche perché l’appalto per la raccolta dei rifiuti per l’Expò l’ha vinto
l’ASIA, no non il continente, l’Azienda Servizi di Igiene Ambientale impegnata
nella raccolta di rifiuti urbani per la città di Napoli.
I'm Popeye the Sailor Man, tuuu tuuuu
Pieter Bruegel the Elder - Peasant Wedding
P.S. Frugando nelle tasche della
mia giacca ho trovato un tesoretto di ben 27 euro, forse un resto mai inserito
nel portamonete, forse frutto di una tangente (lo sapete, no? Dal rapporto fra
il seno e il coseno di un angolo nasce una tangente … cose turche vi dico!),
forse il pizzo di un commerciante di merletti, forse un deposito per i fondi
pensione o un investimento, forse erano destinati a qualche paradiso fiscale …
forse, boh, va a sapere … potrei darli agli esodati, agli apocalittici, agli
integrati, ai terremotati nepalesi, ai giovani precari dell’EXPÒ che stanno
lavorando gratis per la gloria di Renzi, …, ma penso proprio che mi ci andrò a
mangiare una pizza e, se limitiamo le nostre pretese ad una margherita e una birra (una sola), forse ci stiamo dentro
in due.
A Già, io c'ho provato a di:"Pensa a te stesso, a te stesso e poi ancora a te stesso ..." come Groddeck, ho provato a dì pure: "Una rosa è una rosa è una rosa ..." come la Gertrude Stein ... ma al terzo te stesso e alla terza rosa m'hanno bloccato, altrimenti facevo poker e me pijavo tutto er piatto :-)
Risposta _Giamba_ 4/5/2015 alle 19:57
Devo ride ? Non vorrei urtare la tua scarsa autostima ma nun me viene proprio...
Dov’è? Qui non c’è. Qui nemmeno. Qui neppure. Nel cassetto non c’è. Sotto il letto non c’è. Nella cuccia del cane non c’è. Non è nemmeno sotto le fessure della porta. Giamba, prova a guardare se il tuo senso dell’umorismo è rimasto impigliato sotto la suola delle tue scarpe. Se non è nemmeno li manderemo Astolfo sulla Luna a cercarlo insieme all’ampolla del senno di Orlando.
L'Expò sarebbe potuto essere una grande opportunità per l'Italia, giusto aggiudicarselo, ma rischia di essere l'ennesima conferma all'estero che siamo dei pagliacci inaffidabili ... qualche mese dopo la sua chiusura sarà la magistratura a dirci cosa si sono mangiati e com'è diventato il salotto delle multinazionali (Vaticano compreso ... perché che altro è il Vaticano se non la prima e più grande delle multinazionali, quella che con spese pari a zero realizza i maggiori guadagni?) . La mozzarella, purtroppo, è un discorso a parte, non possiamo penalizzare tutta la Campania perché una parte di essa ha permesso lo sversamento di rifiuti tossici sul suo territorio; è un peccato, però, che nessuno faccia chiarezza in maniera attendibile su tutta la vicenda, per cui la fiducia è nelle mani di persone inaffidabili, più propense a mentire pur di non penalizzare l'economia di un'intera regione. E' l'atteggiamento più assurdo e discutibile in assoluto, la gente non si fida di questa bonifica improvvisa, di queste tranquillizzazioni. Stanno provando a fare mozzarella di bufala anche in pianura padana, per il momento con scarsi risultati, se dovessero aggiustare il tiro e migliorarne la qualità, sarebbe la fine dell'industria agroalimentare campana. già c'è mozzarella di ottima qualità nella zona del basso Lazio e in qualche zona della Sicilia, si fa presto a perdere un primato, prima che a guadagnarlo. Ciao
commento di Garbo lasciato il 4/5/2015 alle 18:55
RispondiEliminaA Già, io c'ho provato a di:"Pensa a te stesso, a te stesso e poi ancora a te stesso ..." come Groddeck, ho provato a dì pure: "Una rosa è una rosa è una rosa ..." come la Gertrude Stein ... ma al terzo te stesso e alla terza rosa m'hanno bloccato, altrimenti facevo poker e me pijavo tutto er piatto :-)
Risposta _Giamba_ 4/5/2015 alle 19:57
Devo ride ? Non vorrei urtare la tua scarsa autostima ma nun me viene proprio...
Ah tanto per chiarire e ribadire.
RispondiEliminaSe faccio 'sto test co' te sicuramente fai l'espressione sdegnata tipo:
"Che schifo 'sti egoisti".
O NOOOO ??
TEST PSICOLOGICO
Provate a citare questa frase di Groddeck
quando state con altre persone:
"Pensa a te stesso, poi a te stesso, poi ancora a te stesso.
Poi se ti rimane un pò di tempo pensa agli altri"
Quelli che più faranno un' espressione sdegnata
del tipo: "Che schifo questo egoisti",
sono quelli che più e meglio di tutti si fanno i cazzi loro,
proprio perchè per farseli di più e meglio,
distraggono gli altri
usando ogni giorno l'espressione
"Che schifo questi egoisti"
e stigmatizzando l'egoismo.
TEST PSICOLOGICO SENZA POSSIBILITA' DI ERRORE
PERCHE' VERIFICATO SCIENTIFICAMENTE
MIGLIAIA DI VOLTE.
SUSSIDIO PEDAGOGICO PER GARBO,
RispondiEliminaSICILIANO
QUINDI PROFONDAMENTE,, SEPPUR INCONSAPEVOLMENTE.
MAFIOSO.
Nel 2005 il Porcellum con 323 voti del centrodestra, attaccato dal centrosinistra,
che ieri ha fatto la stessa cosa con l'Italicum (334 voti).
Una conferma della Talia mafiosa:
si combatte la mafia al potere per sostituirla con un' altra mafia.
Su www.giamba2016.ilcannocchiale.it
Dov’è? Qui non c’è. Qui nemmeno. Qui neppure. Nel cassetto non c’è. Sotto il letto non c’è. Nella cuccia del cane non c’è. Non è nemmeno sotto le fessure della porta. Giamba, prova a guardare se il tuo senso dell’umorismo è rimasto impigliato sotto la suola delle tue scarpe. Se non è nemmeno li manderemo Astolfo sulla Luna a cercarlo insieme all’ampolla del senno di Orlando.
RispondiEliminaL'Expo' è una grande bufala, ma non per la mozzarella.
RispondiEliminaCiao da luigi
L'Expò sarebbe potuto essere una grande opportunità per l'Italia, giusto aggiudicarselo, ma rischia di essere l'ennesima conferma all'estero che siamo dei pagliacci inaffidabili ... qualche mese dopo la sua chiusura sarà la magistratura a dirci cosa si sono mangiati e com'è diventato il salotto delle multinazionali (Vaticano compreso ... perché che altro è il Vaticano se non la prima e più grande delle multinazionali, quella che con spese pari a zero realizza i maggiori guadagni?) . La mozzarella, purtroppo, è un discorso a parte, non possiamo penalizzare tutta la Campania perché una parte di essa ha permesso lo sversamento di rifiuti tossici sul suo territorio; è un peccato, però, che nessuno faccia chiarezza in maniera attendibile su tutta la vicenda, per cui la fiducia è nelle mani di persone inaffidabili, più propense a mentire pur di non penalizzare l'economia di un'intera regione. E' l'atteggiamento più assurdo e discutibile in assoluto, la gente non si fida di questa bonifica improvvisa, di queste tranquillizzazioni. Stanno provando a fare mozzarella di bufala anche in pianura padana, per il momento con scarsi risultati, se dovessero aggiustare il tiro e migliorarne la qualità, sarebbe la fine dell'industria agroalimentare campana. già c'è mozzarella di ottima qualità nella zona del basso Lazio e in qualche zona della Sicilia, si fa presto a perdere un primato, prima che a guadagnarlo.
RispondiEliminaCiao