Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
RACCONTO DELLA COMARE DI BATH Qui comincia il Racconto della Comare di Bath Ai vecchi tempi di re Artù, di cui i britanni dicono un gran b...
-
«Esseri della durata d'un giorno. Che cosa siamo? Che cosa non siamo? Sogno d' un'ombra l'uomo: ma quando un bagl...
-
FRAMMENTO III Prologo DELLA COMARE DI BATH Prologo al Racconto della Comare di Bath [Brano estratto da Geoffrey Chaucer, Canterbury Tales, ...
Sai che cosa c'è di bello in questo guazzabuglio che è la rete? che puoi trovare piacere anche per una carrellata di foto come queste, semplicemente perché le propone una persona che credi di conoscere e perché speri che alludano a un episodio gradevole e importante. Un saluto.
RispondiEliminaCaro Antonio,
RispondiEliminatutti i giorni, a saper guardare, succede qualcosa di bello e di importante ... uno sguardo, un sorriso, un pensiero ... anche questo post potrebbe essere uno sguardo un sorriso e un pensiero per chiunque si soffermi a guardare, per chi decida di stare qui quei 3 minuti e zero sei che dura la canzone che ho inserito :-)
Di primo acchito avrei pensato anch'io come Antonio a qualcosa di personale..
RispondiEliminaPoi leggendo la tua risposta ho pensato alla bellezza di un gesto come il tuo in un mondo divenuto ormai alquanto superficiale ed egoista e ad una frase di Gide:
L'importanza sia nel tuo sguardo, non nella cosa guardata
Ciao
Julia
I tuoi post sono sempre interessanti. Gran belle foto, complimenti e complimenti per il senso che hai dato al post attraverso le immagini e la clip musica. E' da un po' che non andavo in giro per blog. Stammi bene, un salutone
RispondiElimina@ Julia,
RispondiEliminami dispiace per Gide, ma io sono un “relazionale” (http://it.wikipedia.org/wiki/Psicoanalisi_relazionale): è molto importante che uno sguardo incontri un altro sguardo perché possa nascere la bellezza … da soli siamo come i fiammiferi senza la carta abrasiva, non scocca nessuna scintilla.
Ciao, Julia, la tua gradita presenza è parte essenziale di questo blog.
@ Accade,
RispondiEliminaben ritrovato, è sempre con piacere che saluto ogni tua visita.
Ciao, spero di rivederti presto da queste parti.
Mah, non sono d'accordo. Il silenzio, le parole, non hanno un valore intrinseco. Siamo noi a darglielo. Se abbiamo a che fare con qualcuno, il nostro interlocutore deve attribuire alle parole o al silenzio lo stesso peso che gli diamo noi, altrimenti è come parlare o tacere da soli. Il resto è noia e rappresentazione.
RispondiEliminaAppena messo altrove. Bellissime foto.
Ciao Garbo! Le foto sono belle. In particolare quella dell'omino che spunta dal tombino! Passerò a rileggermi bene il post sopra, eh! Mi
RispondiElimina