venerdì 27 ottobre 2023

OGGI PIU' DI IERI























E se quelli di Hamas sono criminali, terroristi, tagliagole e quant'altro, il governo "democratico" di Israele non sta lanciando coriandoli o petali di rose dagli aerei sulla Striscia di Gaza, e i carri armati non sono giostre come gli aerei che bombardano non sono otto volanti.
Quanta gente è stata stipata su una Striscia semi-desertica, quante persone rinchiuse in un lager dove le pareti non sono muri, né filo spinato elettrificato, non esistono sentinelle né cani pastore tedesco a controllarne i confini, perché basta la paura che Hamas e Netanyhau hanno seminato in questi decenni.
Due popoli sono ostaggi di pericolosi estremisti da ambo le parti e da un complesso gioco di scacchi su scala mondiale che vuole tutto questo immenso sacrificio di gente innocente solo per la semplice e pura gestione del potere su scala mondiale e l'accesso incondizionato alle riserve di materie prime.
L'Europa, se mai è esistita, si è sgretolata come il Colosso di Rodi, destra e sinistra non esistono più, è morto il libero pensiero, se non sei con Israele sei con i terroristi e sei antisemita, nessuno vuole approfondire, o capire o cercare la via della pace.
Sul conflitto i peggiori, gli psicopatici, le iene, gli sciacalli e gli avvoltoi banchettano, tutta gente che in tempo di pace sarebbe in galera o in qualche manicomio criminale.
La libertà di parola e anche la semplice informazione è morta, defunta, quel poco che ne rimaneva non è sopravvissuta, oggi dominano i sicari, i portavoce, chi difende interessi costituiti, chi indossa l'elmetto e dalla redazione di un giornale o di un tg seleziona le informazioni che il suo editore, gli interessi che difende, vuole che noi sappiamo e censura ciò che noi non dobbiamo sapere.
E' facile polarizzare, incendiare gli animi dei poveri di spirito, degli imbecilli e delle persone spaventate che di fronte alle "atrocità" paventate da ciò che adesso passa per informazione, conducono sharie e guerre sante contro qualunque infedele, a testa bassa come i tori nell'arena caricano il loro presunto avversario, per convinzione indotta o per interesse personale o altrui, di cui però hanno un tornaconto. 

Oggi il mondo mi fa più schifo di ieri!

Link inviato da: Berica

20 commenti:

  1. Ti capisco benissimo e concordo con te. Quello che vediamo è peggio di qualsiasi altra situazione avvenuta in precedenza in Palestina da un lato e dall'altro. O forse l'ennesimo dramma, l'ennesimo spargimento di sangue.

    Alla prossima con molta tristezza

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    1. Si tratta solo di un pretesto più grosso per poterne uccidere molti più di prima, un genocidio a rate o soltanto l'assenza totale di qualsiasi strategia, dove però a rimetterci sono il popolo israeliano, e soprattutto quello palestinese, la vera vittima di entrambi gli estremismi, per far spazio ad altri coloni o nella speranza che vadano via.
      Hamas sostiene l'estrema destra israeliana, e viceversa, non esisterebbe l'una senza l'altra, non esisterebbe Netanyahu senza i missili di Hamas, e non esisterebbe Hamas senza l'occupazione di nuovi territori e l'arroganza dei coloni israeliani supportati da questo governo di estrema destra. Hanno entrambi le mani macchiate di sangue, e chiunque parteggi per l'uno o per l'altro è complice dei loro crimini.
      ... con molta tristezza, si.
      Grazie per la tua visita.

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  2. Io non sono con Israele perché non sono mai dalla parte del prepotente. L'Europa a forza di voler creare egemonia economica e rinunciando alla propria sovranità territoriale lasciando il compito alla NATO (e prendendo ordini da essa) si è sgretolata. Al potere (?) diciamo pure "potere" ci sono questi omuncoli che pensano solo a fare affari e non al bene comune e quando questi affari coincidono con gli armamenti diventano guerrafondai. Un modo governato da criminali attivi e passivi. Un bruttissimo mondo!
    Io credevo negli anni 70/80anta di essere all'inizio di un mondo nuovo dei diritti per tutti e del benessere per tutti. Ma anche allora i malvagi non lo volevano.
    Almeno in quegli anni abbiamo visto una piccola luce di speranza e nel libero pensiero. Ora come ti giri vedi d'istruzione e morte. Siamo ancora avvolti da un'ondata di pannelli isolanti giusto per non vedere e sentire e lontani dalla compassione, grazie anche ai Media: siamo dentro e siamo morti!

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    1. Ho vissuto anch’io l’aria che si respirava negli anni 70/80, aria di libertà, di crescita, di progresso, di fine di tutte le guerre (almeno di quelle mondiali), dell’ingiustizia, erano gli anni dei diritti alle donne, alle minoranze razziali, agli omosessuali, anni di libero pensiero e anni di forti e accanite discussioni, di scontri verbali (e a volte fisici).
      Non erano il paradiso, ma io li rimpiango, perché adesso vivo come in un’isola distaccata dalla terraferma, in compagnia di un gruppo ristretto di amici che ho selezionato nel corso degli anni e che mi piace frequentare, con cui mi piace discutere anche e soprattutto quando abbiamo idee differenti.
      Per il resto l’umanità è rinchiusa in “pannelli isolanti” (come li chiami tu) che ti fanno giungere attenuato il dolore e il clamore del mondo, dove le idee di ciascuno, in assenza di dialogo, si sono radicalizzate, per cui attacchi ferocemente chi non la pensa come te aggredendolo sul lato personale, mentre di solito finiamo per frequentarci fra di noi che la pensiamo allo stesso modo, per sentirci ancora di più nel giusto.
      Ogni argomento che ci si presenta sulla scena: la guerra in Ucraina, quella in Palestina, la vittoria della destra estrema in Italia, …, all’inizio ci coinvolge completamente, poi la stemperiamo col sarcasmo, infine la dimentichiamo come non fosse mai esistita.
      Ciao

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  3. Come si può non essere d'accordo con chi chiede pace e giustizia? Abbiamo perso veramente il senno se crediamo che vale più la terra che calpestiamo della vita umana.

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    1. Molte cose sembrano valere più della vita umana, soprattutto se quella vita non è la mia e non ha a che fare con me ... è sconcertante.
      Ciao

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  4. L'umanità è finita https://www.youtube.com/watch?v=0BNh7zpBoBU

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    1. In Palestina senza dubbio non ve n'è traccia.
      Ciao

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  5. Un faro di genialità! Il tuo post è penetrante e ben realizzato. Grazie per aver condiviso la tua preziosa prospettiva.

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    1. Grazie a te Bet, per questo entusiastico commento e per essere passato.
      Ciao

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  6. E' la paralisi del pensiero e dell'azione quello che in queste situazioni, non nuove, mi tocca di più. Un senso di impotenza, di incapacità di far sentire le ragioni a chi ragion non vuole sentire, intontito da sirene e notiziari che fanno tutto facile di notizie premasticate e digerite, i buoni di qua i cattivi di là e poi Israele è una democrazia, e meno male, verrebbe da dire, ché se fosse una teocrazia, e visti alcuni esponenti al governo il sospetto non è peregrino, ci sarebbe un massacro ogni tanto, ci sarebbe la costante oppressione delle minoranze arabe, ci sarebbe addirittura chi dice che Gaza dal 2005 è libera perché Israele s'è ritirato ma per fortuna in una democrazia tutto questo non accade e si può tranquillamente continuare a lucrare credito morale sulla tragedia della shoah, montagne di ebrei trucidati perché un manipolo di delinquenti potessero gridare all'antisemitismo per nascondere crimini di guerra e giustificare la strafottenza di fronte alle risoluzioni dell'ONU che da anni invocano il ritiro dai territori occupati.

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    1. La stessa sensazione di paralisi, di impotenza, di inefficacia di qualsiasi azione o pensiero, unita alla sensazione di essere intrappolati in un loop temporale, dove le cose si ripetono, o in una spirale, dove tendono a peggiorare, assale anche me. Non è la prima volta che tu ed io ci troviamo a parlare di questo tema e sono sicuro che potremmo riparlarne fra qualche tempo, nostro malgrado, perché la situazione in Palestina è ben lontana dalla soluzione.
      Quando si creano artatamente paura e terrore, la gente tende a credere a qualsiasi soluzione, purché sia semplice e immediatamente fruibile; tende a dividere manicheisticamente le cose e le persone in buone e cattive, in amici e nemici; tende a creare un nemico facilmente affrontabile o utopico, perché inesistente e tende a dimenticare le cose in fretta e ad occuparsi di altro (incendi estivi, emergenza climatica, Ucraina, allagamenti, Palestina, Sanremo, un nuovo femminicidio, cosa ha ancora fatto Morgan, il patriarcato, le sparate di qualche neo-fascistello).
      In Palestina si stanno estinguendo i pensieri sensati e ragionevoli, i tentativi di trovare soluzioni pacifiche, il vedere l’altro come persona e non come nemico da distruggere, per lasciare spazio sempre di più all’odio e al fanatismo reciproci.
      Tutto ciò che viene fatto ormai crea altra paura, altra diffidenza, altro dolore, altra voglia di rivalsa e di vendetta.
      Non credo sia più possibile per israeliani e palestinesi uscire da soli dall’incubo in cui si sono cacciati e che creerà azioni sempre più cruente da entrambe le parti.
      Ci vorrebbe una forza terza, ma nessuno è talmente forte e talmente super partes da poter intervenire efficacemente per imporre la pace e per disarmare i due popoli quanto basta perché passi qualche generazione e l’odio reciproco si estingua per la sperimentazione di una coabitazione pacifica e rispettosa dovuta all’educazione e alla dissuasione della violenza.
      L’ONU, che è l’unica agenzia super partes, è molto debole, e più che emettere risoluzioni che non verranno rispettate non può fare, denuncia ma non interviene; agli USA, l’unica potenza che potrebbe intervenire davvero, interessa troppo avere un potente alleato come Israele in Medio Oriente, così pone veti perché le risoluzioni ONU diventino carta straccia.
      E’ triste constatare che la “più grande democrazia occidentale” e l’ “unica democrazia medio-orientale”, si comportino secondo la legge del più forte.
      E’ ancora più triste constatare che noi europei abbiamo una sensazione di ininfluenza e di appiattimento verso l’arbitrio del più forte, che ci permette di cibarci delle sue briciole, oppure reagiamo singolarmente e disordinatamente con decisioni che dovrebbero essere collettive e autorevoli, se vogliamo che vengano ascoltate.
      Invece prevale la processione, la sfilata mediatica, di chi si crede la volpe del deserto, o un fine stratega, e di chi cerca di trarre il massimo profitto da ogni avvenimento e da ogni sfortuna altrui.
      Ciao

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  7. Ciao Garbo, passo per farti gli auguri di buon natale e buone feste!
    Passatela bene con chi ami e con chi vuoi bene!
    Un salutone e alla prossima

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  8. O è la verità che è morta…
    La ricerca della verità ha un lungo passato ma un presente complesso specie dopo l’avvento dell’intelligenza artificiale. Le immagini che vediamo spesso sono manipolate per fare passare il messaggio adatto alla situazione. Le notizie altrettanto. Il giornale canadese The Globe and Mail è interamente diretto da una intelligenza artificiale, ad esempio.
    L’intelligenza artificiale può manipolare le nostre scelte, sfruttando le nostre abitudini, aspettative, pregiudizi. Gli algoritmi possono trovare i punti deboli del nostro modo di ragionare e sfruttarli per influenzare le scelte.
    Le persone sono sempre più influenzabili e hanno perso la capacità di critica. Paradossalmente sono anche più sicure di sé. Sempre più spesso si incontrano persone intelligenti con opinioni errate. Opinioni che nel giusto contesto si traducono in azioni pericolose per sé e per gli altri. Da qui lo scontro con quella testardaggine cognitiva che conosci bene.
    Come te mi sento persa e isolata, innamorata della bellezza del mondo ma insofferente a questa maligna evoluzione.

    “Dir la verità è un atto d'amore , fatto per la nostra rabbia che muore”


    Ti lascio un augurio di giorni sereni e buone feste

    Julia

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  9. Passo per gli auguri per un nuovo anno migliore di quello che sta per finire! Oggi più che mai ne abbiamo bisogno tutti.
    Un salutone e al nuovo anno

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  10. La verità ormai e purtroppo non interessa più a nessuno. La priorità è il soldo e le guerre ne portano sempre molti. È iniziato un anno nuovo ma per molti, troppi,sarà un altro anno di sofferenza fra guerra e ingiustizia, difficile di questi tempi fare gli auguri.
    Ciao Ester.

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