Il fatto: si è scoperto che la neo ministra del Governo
Gentiloni, Valeria Fedeli non ha mai conseguito un diploma di laurea in scienze
sociali, ma soltanto un diploma per assistenti sociali, per giunta conseguito
quando questo titolo di studio non era ancora diventato una laurea breve e mai
equiparato a tale perché all’interessata non è convenuto o perché non ha mai
esercitato questa professione. Di fatto la Fedeli è in possesso di un semplice
diploma, che non ha alcun diritto di chiamarsi laurea, di nessun tipo.
Chiunque abbia divulgato la
notizia possiede un tempismo perfetto, difficile credere che sia passato
per caso sul suo profilo politico e abbia voluto, altrettanto per caso
verificare, o si tratta di uno che lo sapeva da tempo e ha conservato la “bomba”
per tempi migliori e più opportuni, quando avrebbe deflagrato con un botto
molto più forte e con una corona di fuochi di artificio molto maggiori … ad
esempio quando Valeria Fedeli sarebbe diventata ministro o avrebbe avuto un incarico istituzionale. Oppure si tratta di qualcuno a lei vicino o che la conosce da
sempre e tanto bene da conoscere questo suo piccolo segreto … vatti a fidare
degli amici.
Saputa la notizia immediatamente Mario Adinolfi si è
stracciato le vesti e si è ricoperto il capo di cenere, poi ha gridato allo
scandalo, e ha ragione: un ministro dell’Istruzione che non ha neanche una
laurea, che vergogna! Mentre lui che ha leccato il culo a tutti, persino ai
prelati che hanno il culo catramoso e al sapore di incenso e di sagrestia, e
che possiede una magnifica laurea in storia, per la cui pergamena hanno usato
direttamente il velo d’oro, non lo chiama nessuno, e non dico come ministro, ma
neanche come sottosegretario, come sotto-sotto-segretario, come usciere, come
incensiere, come portaborse, come uomo addetto alle pulizie … lui che è anche
un gambler, un uomo abile con le carte e padrone del chip e del bluff.
Si sono stracciate le vesti pure i leghisti e i pentastellati,
tutti notoriamente grandi frequentatori di scuole, di accademie, di atenei ed
istituti vari; dicono in coro che se è possibile fare il ministro della sanità
senza la laurea in medicina, il ministro dei lavori pubblici senza aver mai
lavorato, e il presidente del consiglio senza alcun consiglio … senza cipiglio …
senza coniglio … non è assolutamente possibile fare il ministro dell’istruzione
senza avere una laurea… e infatti i predecessori della Fedeli erano tutti
laureati.
E se … e quando … i leghisti o i pentastellati saranno al
governo (da soli col 51% di consensi almeno) stanno già preparando la persona
più consona ad occupare quel posto, un super titolato, il superman dei
secchioni, un mega nerd, uno che mangia libri di cibernetica e insalate di
matematica … uno persino meglio di Di Maio e della Gelmini … si stanno
scaldando fuori campo infatti nientemeno che Alessandro Di Battista (detto
Dibba) per i 5 stelle e Irene Pivetti per la Lega.
Ma smettiamola di essere classisti, di pensare ancora nel
2016 (quasi 2017) che una laurea faccia ancora la differenza, un laureato (se
preparato) è uno che conosce bene (o discretamente) la materia che ha studiato,
non vedo come un laureato in ingegneria nucleare o energetica possa essere avvantaggiato
rispetto a chiunque altro se diventasse il titolare della Farnesina o il ministro
dell’Economia.
Un laureato non è necessariamente una persona colta, uno che
possiede una certa cultura, potrebbe sapere tutto (o quasi) della sua materia e
niente (o quasi) di tutto il resto, non è necessariamente anche una persona
intelligente e niente dimostra che sia onesta, scrupolosa, competente o dotata
di molte altre qualità che possono essere molto più utili nell’amministrare la
cosa pubblica.
Ma se ritenessimo comunque che un ministro debba essere
laureato, allora non dovremmo cercare i nostri ministri in Parlamento (infatti
non è necessario che un ministro sia un deputato o un senatore, non è
necessario che sia eletto dal popolo), ma dovremmo rivolgerci a McDonald … è lì
infatti che finisce per lavorare la stragrande maggioranza dei nostri giovani
laureati, quelli che non scappano all’estero almeno, a lavorare per McDonald
International.
Una laurea non da alcuna garanzia di un miglior risultato e
che persino all’Istruzione può far meglio “un quinta elementare” (come disse di
sé Totò Riina, che nonostante la forte carenza di titoli scolastici è stato il
capo dei capi per un ventennio e aveva al suo servizio laureati e diplomati che
eseguivano alla lettera … anzi, al pizzino … i suoi ordini) che un
masterizzato; d’altronde lauree e master ormai sono ambiti da gente come la
fedeli, da Oscar Giannino che si inventava master bostoniani che facevano
pendant col colore del suo gilet o di Renzo Bossi e della sua laurea triennale
in Gestione Aziendale conseguita in Albania con tesi di laurea scritta direttamente
in albanese antico o di suo padre Umberto che ha vantato per anni una laurea in
medicina mai conseguita, spacciandosi per medico ospedaliero persino con la sua
ex moglie.
Si tratta in ogni caso di problemi psicologici nell’ambito
del narcisismo e dell’autostima, niente che una buona analisi non possa illuminare
meglio e anche risolvere se la terapia va a buon fine; ormai l’onda del
riscatto sociale della piccola e media borghesia che rincorreva il titolo di
studio per sistemarsi ed avere una dignitosa e rispettata collocazione sociale,
è definitivamente passata.
Il neo laureato ormai lavora per McDonald e si vergogna
della sua laurea tanto da non inserirla nel curriculum perché potrebbe essere
un deterrente per trovare lavoro invece di essere d’aiuto (avete mai visto il
film Smetto quando voglio?), se però riesci a trovare un lavoro consono con ciò
che hai studiato, questa “fortuna” può darti agiatezza economica, stima per i
risultati che riesci a conseguire, ma sarai sempre e solo un tecnico, un
meccanico, un “esperto” nel tuo campo, senza che questo si trasformi in rispetto
e in calore umano per la persona che sei (provate a pensare a cos’era una volta
il medico condotto e cos’è oggi il medico di base, il medico ospedaliero o lo
specialista privato presso cui vi recate quando avete qualche problema di
salute; provate a pensare alla funzione e al ruolo sociale che aveva il primo e
a quelli che hanno oggi i secondi).
Ma, anche se fosse appianata la questione della laurea non
conseguita da Valeria Fedeli, resta il fatto che lei ha mentito nel suo
curriculum pubblico, ha mentito ai suoi pari, ha mentito ai suoi elettori e ha
mentito agli italiani; quanto possiamo fidarci di una che mente? Possiamo
tranquillamente affidarle la Pubblica Istruzione o dobbiamo temere che ci
mistifichi, che ci intorti, che ci infinocchi a suo piacimento?
Verrebbe da aggiungere a questa frase … come tutti quelli
prima di lei, come tutti i ministri, i sottosegretari i capi di governo … come
tutti i politici; potrebbe, secondo voi, esistere un politico senza la
menzogna? Già la parola politico è una menzogna … chi si occupa della pólis
… conoscete qualcuno che si occupi o si sia occupato della pólis
senza essersi occupato contemporaneamente e preferibilmente prima di sé? Non
avete mai sentito lo slogan: “Prima gli italiani … prima i lombardi … prima i
milanesi … “ a cui fa necessario corollario il: “ prima la mia famiglia … prima
i miei amici … prima io”?
Questo vi spiega ad esempio come sia stato possibile che la
Lega, nata per contrastare la corruzione della Prima Repubblica, il ladrocinio
diffuso e sistematico in cui tutto costava dieci volte tanto, tutto veniva
fatto malissimo, e i soldi raccolti con le tangenti servivano a foraggiare il
potere di un partito, ad accrescerlo, in una commistione assoluta e in completa
promiscuità fra interessi collettivi del partito e quelli personali, si sia
ridotta poi ad acquistare ville a Gemonio, a ristrutturarle, ad avere autisti
personali che ti portano dove vuoi con molta discrezione, a piazzare la tua
mante a condurre un programma televisivo, a comprarti una laure in Albania, a
investire in diamanti in Tanzania i soldi dei cittadini ignari.
Quanto pensate che dureranno i pentastellati, che oggi si
presentano come l’onesto Arturo e il casto Giovanni, con le mani pulite; il
potere corrompe le persone costruite in acciaio inox figuratevi quattro
deficienti selezionati dalla visione in rete di un video di pochi minuti.
I primi risultati sono già sotto gli occhi di tutti, gli
inceneritori che dovevano sparire sotto i colpi di maglio dei primi
amministratori 5 stelle, dopo il cui avvento avremmo prodotto non più rifiuti
solidi urbani ma rifiuti virtuali, che una stampante in 3d avrebbe trasformato
in delizie e l’Italia tutta sarebbe diventata gloriosamente e gioiosamente il
paese di Bengodi: “nella quale si legano le vigne con le salsicce e avevasi
un'oca a denaio e un papero giunta; ed eravi una montagna tutta di formaggio
parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa
facevan che far maccheroni e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi, e poi
gli gittavan quindi giù, e chi più ne pigliava più se n'aveva; e ivi presso
correva un fiumicel di vernaccia, della migliore che mai si bevve, senza avervi
entro gocciola d'acqua” (Decameron, VIII, 3).
E invece gli inceneritori sono ancora li a produrre malattie
respiratorie e tumori, a Roma regna il caos, fra un po’ bisognerà reclutare gli
assessori per strada se continua così, o indire un concorso aperto anche all’estero;
e non s’è mai capita la diatriba fra Grillo e Pizzarotti e soprattutto non s’è
capito perché Grillo si tenga due incapaci come Di Maio e Di Battista e si
alieni la simpatia di Pizzarotti che tutto sommato a Parma sta facendo bene, il
dubbio è che la assoluta fedeltà al capo premi di più del merito e dei
risultati e questo non è un buon inizio.
Tralascio appositamente le bugie di Berlusconi, un uomo che mente
persino a se stesso credendosi giovane, bello e potente grazie a trucchi e
parrucchi che lo fanno sembrare ormai una mummia appartenente alla settima
dinastia dell’alto Egitto, e i berlusconiani di cui alcune dichiarazioni sono
rimaste nella storia del comico; tralascio quelle dei piddini, le cui imprese
appartengono ormai alla tecnica dello psicodramma e che si sono incrementate in
enormità con quest’ultimo periodo renziano, tralascio quelle dei cosiddetti
politici cattolici, perché il cattolicesimo ha alla sua radice una
ineliminabile vena di ipocrisia: non esiste un cattolico che non sia anche
ipocrita.
Se andiamo all’estero, poi, ci rendiamo conto che la
menzogna non è grave nemmeno per i nostri cugini d’oltralpe, François Hollande l’ha usata abbondantemente
per nascondere la sua relazione adulterina, una roba rocambolesca in cui lui si
recava in bicicletta (per eludere la sua stessa scorta) in un appartamento di
proprietà di un pregiudicato dove incontrava la sua giovane amante … roba da
fuilleton, ma i francesi si sa, perdonano facilmente i peccati da lenzuola.
E che possiamo dire degli statunitensi, pur essendo puritani
hanno perdonato le menzogne spudorate di Bill Clinton quando disse sotto
giuramento alla Nazione mentre era il Presidente che lui non aveva mai fatto
sesso con Monica Lewinsky; sbugiardato subito dopo disse di non sapere che un
pompino fosse sesso, credeva si trattasse di un nuovo tipo di massaggio, come
lo shiatsu.
Ma gli americani hanno permesso comunque a Bill Clinton di
terminare il suo secondo mandato e anzi ritengono che sia stato un ottimo
presidente e così noi europei che abbiamo continuato ad invitarlo a parlare di
qualsiasi cosa pagandolo molto profumatamente per ognuno dei suoi interventi.
Semmai la Fideli potrebbe essere criticata per quella sua
orribile pettinatura (lei e il suo parrucchiere ovviamente), che sembra
ottenuto con lo scoppio sincrono di diverse bombe a mano in concomitanza col
ripetersi della prima piaga d’Egitto che colorò il Nilo di rosso scarlatto.
Vi immaginate questo cespo di radicchio che spunta fuori in
tutte le foto ufficiali che il governo è costretto a fare, le innumerevoli
interviste, le comparsate in tv e, se fosse il caso, persino in occasioni
internazionali dove starebbero tutti a chiedersi, in spagnolo, in inglese, in
rumeno o in bielorusso: “Chi è quel criminale che si occupa dei suoi capelli?”.
Ma poi ti guardi intorno e vedi che lo stesso Gentiloni non
è che stia messo molto meglio di lei con quella scrimatura in mezzo che poteva
andare bene quando aveva vent’anni e negli anni 70, non adesso che ne ha 62 di
anni e siamo nel secondo decennio del terzo millennio; vedi che Silvio
Berlusconi si è asfaltato il cranio con capelli in lega di titanio; negli USA
hanno appena eletto un tizio con un riporto che parte direttamente dai peli del
culo e gli fa come un ciuffo tirabaci proprio sulla fronte, non prima di
essersi avvolto in diverse spire intorno alla sua testa: “Stavvi Minòs
orribilmente, e ringhia: essamina le colpe ne l'intrata; giudica e manda
secondo ch'avvinghia” (Divina Commedia, V, 4-6) ricordate?
E che dire poi di quel quarto di bufalo che è l’ex sindaco
di Londra Boris Johnson? Ma vi pare che i bobbies londinesi dovrebbero far
circolare liberamente un tipo con quella capigliatura? E allora smettiamola di
prendercela con Valeria Fedeli, è una donna perfettamente inserita nel suo
tempo, se fosse diversa non sarebbe li e noi non la vorremmo, e poi fa una gran
pubblicità al radicchi trevigiano, quando la vedi ti viene una gran voglia di
un’insalata di radicchio tardivo con olio e sale.
Dunque: ego te absolvo!!!
Da Julia.
E vabbè dai, stai lì a guardare proprio il pelo sull'uovo :-)))
RispondiEliminaCi sono talmente tante lauree conseguite anche con il massimo dei voti, che potrebbero essere tranquillamente usate come carta igienica, che vuoi che sia per una laurea inventata... o sognata! ^.^
Ciao Garbito, buonanotte.
@ Cri,
RispondiEliminaperdonami, ieri ero troppo stanco per scrivere il testo e ho inserito solo le immagini, per questo devi aver pensato ad una critica, mentre invece la mia è una tesi assolutoria :-) E' troppo ruvida la pergamena della carta di laurea per usarla nell'igiene personale ... roba che neanche un fachiro che si pettina con i chiodi arrigginiti ... :-)
Ciao
Ma sì, ormai menzogna e millanteria si vendono al mercato dell'agorà con lo sconto di credulità e pan pepato per l'occasione natalizia. Cosa vuoi che sia una che sente il bisogno di dichiarare di avere il pezzo di carta. Come dici tu, niente che non abbia a che fare con narcisismo e autostima. Chiedi se il politica sia possibile non mentire, io penso di no, tuttavia ritengo debba essere sempre tenuto presente l'aforisma di La Rochefoucauld, "L’ipocrisia è l’omaggio che il vizio rende alla virtù" e nel momento in cui si scopre la menzogna per cause non prettamente politiche, di utilità sociale, il politico che ha mentito deve dimettersi. ciao
RispondiEliminaSimpatico l'accostamento fra insalate rosse di vario genere e le capigliature (Eh! Eh! Eh!). Capisco tutto e l'Italia (ormai è evidente) è un paese dove possono succedere tante cose. Condivido il tuo post e condivido i commenti qui sopra, soprattutto quando Antonio dice se in politica sia possibile non mentire. Penso solo che in passato, quando presentavo un curriculum per un colloquio di lavoro, mi veniva chiesto di presentare anche i riconoscimenti cartacei dei miei titoli. Se facevo il furbo (cosa che non ho mai fatto, altrimenti a quest'ora sarei in qualche posto di lavoro super pagato) ci facevo sicuramente una pessima figura. Quindi, come diceva una canzone in voga anni fa, "Non potrò mai diventare direttore generale delle poste o delle ferrovie" (Bennato). Non mi stupisco ma certamente le furberie mi fanno venire un po' di voltastomaco e sono emblematiche di tante cose che vediamo oggi in Italia. Un salutone a te ai tuoi visitatori e alla prossima
RispondiEliminaNon pensavo che sarebbe diventata renziana, nemmeno dalla Serrachiani lo pensavo, evidentemente non ho saputo valutarle in pieno.
RispondiEliminaPer come è ormai il quadro politico, non mi sento di condannarla, intellettualmente non la ritengo inferiore a molti altri e poi ha il coraggio della sua zazzera infuocata...la assolvo anch'io, senz'altro!
E' a causa della menzogna che non si può emettere Sentenza di assoluzione.
RispondiEliminaPerché non dichiarare che ha conseguito il diploma (diplomino) dopo un corso triennale a seguire la Licenza di Scuola Media?
Ho conosciuto "diplomini" che hanno mostrato notevoli doti lavorative in settori anche delicatissimi; ho avuto modo di frequentare Lauree con il massimo dei voti che ... mi hanno lasciato perplesso.
Ciao da luigi (Ragioniere e Perito Commerciale con affaccio sui banchi dell'Università per due anni e tre borse di studio, appunto universitarie, conseguite).
@ Antonio,
RispondiEliminail mio “assolta” era chiaramente ironico, se estrapoli tutta la questione dal contesto in cui succede potremmo e dovremmo anzi pretendere le dimissioni di questa donna, che fra l’altro sembra non abbia neanche il diploma e, a giudicare da un suo discorso, io controllerei non solo tutta la sua scolarizzazione, ma se ha le idee chiare.
Ma se consideriamo i suoi pari, come pensano e agiscono gli altri politici, la doppiezza, la falsità, il cambio di casacca, il vendersi al miglior offerente, la pochezza etica e mentale dei molti, il fatto di aver mentito su una laurea (che non l’avrebbe avvantaggiata per niente, anzi è soltanto un problema di autostima personale, di non credere in se stessa, tanto da aver bisogno di inventare un titolo adeguato al ruolo che stava ricoprendo) diventa un peccato veniale.
Pensa alla Maria Elena Boschi, avrebbe dovuto dimettersi per lo scandalo Banca Etruria, non sei direttamente indagata, ma non puoi stare in un consiglio dei ministri che prenderà provvedimenti e decisioni su un caso in cui tuo padre è implicato in prima persona, aveva detto che si sarebbe dimessa se avesse vinto il No (e invero lei e Renzi sono le persone più in primo piano nella battaglia referendaria, è ovvio che la sconfitta sarebbe stata personale), mentre accetta di diventare la sottosegretaria del nuovo Governo.
Arriviamo al paradosso, ad uno snodo ridicolo di non ritorno, nel momento in cui le chiediamo di dimettersi di dimettersi, una doppia dimissione ormai, perché già da tempo la signorina Maria Elena avrebbe dovuto lasciare la poltrona … vedi dove ci andremmo a cacciare rispolverando la questione morale o cercando semplicemente di riaffermare il buon senso?
E la storia della legge elettorale poi, la stai seguendo? Renzi ripropone il Mattarellum, criticato da tutti perché non da stabilità e bisogna creare delle coalizioni che diventano inevitabilmente armate brancaleone dove dentro ci sta di tutto e sei soggetto a scacchi e a ricatti continui anche da parte di un solo senatore (ricorda il Turigliatto del governo Prodi).
Questo ha aperto la strada a leggi elettorali raffazzonate, volute solo da una parte politica, appositamente costruite per avvantaggiarsi a tavolino ed etichettate dagli stessi legislatori come “porcate”; prima c’è stata la cosiddetta legge Calderoli, denominata il “porcellum” non solo per ricordare la figura del politico da cui porta il nome, poi hanno proposto l’italicum, che fortunatamente non avrà alcun seguito, su cui pesa la sospensione della Consulta, che la sta valutando e l’essersi resi conto che da sola non servirà a nulla.
(continua)
Infatti, il “pacco” che stavano preparando prevedeva che fossero operative la “Jobs Act”, la riforma costituzionale che addomestica il senato e una legge elettorale che assomiglia pericolosamente alla legge Acerbo approvata da Mussolini nel 1923, che dava a chi avesse superato il 25% di voti i due terzi dei seggi alla camera (il Senato era di nomina regia, solo il re poteva nominare i senatori).
RispondiEliminaL’addomesticamento del Senato si impone perché sia i governi di csx, sia quelli di cdx si sono trovati in difficoltà più di una volta con i voti del Senato, e abbiamo assistito a governi che dipendevano da Turigliatto o dal voto dei senatori a vita, o alla compravendita dei senatori come se fossimo al mercato delle vacche, a cambi di casacca, a transumanze vergognose in nome della stabilità e del buongoverno.
Ora il PD di Matteo Renzi (e dico Renzi, non Pietro Nenni o Sandro Pertini) ripropone il “mattarellum” sarebbe come se noi psicoanalisti riproponessimo le cure termali, la sedia di contenzione, la camicia di forza, l’elettroshock, l’isolamento e il ricovero in manicomio.
Se questo fatto da solo può apparire assurdo, ciò non esaurisce tutta l’imbecillità di una simile riproposta; Roberto Giachetti (e dico Giachetti, non Camillo Benso di Cavour o don Luigi Sturzo) da della “faccia da culo” a Roberto Speranza (e dico Speranza, non Enrico Berlinguer o Alcide De Gasperi), perché dice che la minoranza PD sul Mattarellum ha cambiato idea, prima non lo voleva, ora lo rivendica come una sua proposta … e qui il mio cervello si è fermato e mi ha imposto di non andare oltre, perché attraversare queste colonne d’Ercole, inoltrarsi in questi territori dell’assurdità è impresa per i Giachetti, gli Speranza, i Renzi, e ci potrei aggiungere i Gasparri, i Brunetta, le Santanché , chiunque altro rischia serie lesioni irreversibili all’encefalo.
Ciao
@ Accade,
RispondiEliminaci sta rovinando l'autocertificazione :-) Mi chiedo piuttosto, visto che la laurea non è indispensabile in politica per far carriera, perché assistiamo recentemente allo sfoggio di falsi titoli di studio, che fra l'altro credo non interessino a nessuno: che la Fideli fosse o no laureata in Scienze Sociali non importava a nessuno, che abbia mentito invece si.
Ciao
@ Nou,
RispondiEliminala Fideli non la conosco, l’avevo notata in qualche occasione istituzionale per quei capelli rosso fuoco e già mi ero allarmato: una che gira con dei capelli così è capace di tutto :-)
Per la Serracchiani il discorso cambia, nel 2009 anch’io presi una cantonata colossale sul suo conto (allora ne scrissi in questi termini: http://garbo.ilcannocchiale.it/?yy=2009&mm=3&p=2), mi ha sorpreso la velocità con cui è diventata renziana, la stessa con cui è diventata prima deputato europeo, poi presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e infine per un periodo è sembrata quasi il braccio destro di Renzi, tanto che le sue dichiarazioni non avevano niente a che vedere con la sua carica istituzionale, ma erano prettamente politiche, tipiche di chi sta facendo una cosa ma già si vede altrove, seduto in ben altre poltrone.
Io assolvo la Fideli perché dal suo gesto (e anche dai suoi capelli) scorgo l’angoscia, il senso di inadeguatezza, la svalutazione che fa di sé proprio quando cerca fittiziamente di sollevarsi per sentirsi a suo agio. In ogni caso: o condanni tutti perché di certo non sono le persone più adeguate a rappresentarci e ad amministrarci o te li tieni tutti come un male inestirpabile.
Ciao
@ Luigi,
RispondiEliminase dovessimo condannare e chiedere le dimissioni dei politici che mentono, il Parlamento sarebbe vuoto. E a me personalmente forse farebbe più orrore un politico che mi dica sempre la verità su tutto, magari farebbe più danni di chi sa scegliere come e quando mentire.
Ciao
Tra il mentire sempre e dire la verità comunque e su tutto ci sono - Troisi docet! - i cinquant'anni da orsacchiotto; non trovi?
EliminaCiao da luigi
:-)
EliminaCiao, volevo solo dirti che sono passato anch'io a Blogspot e continuerò con i post ogni lunedì. Nei prossimi giorni chiuderò il vecchio blog. Un salutone e buon natale
RispondiEliminaTutto sommato non è peggio di tanti altri, ha solo il torto di essere un po'ingenua e stupidotta pensando che un titolo di studio dia "lustro" più del proprio comportamento. Auguri!
RispondiEliminaspecchio
@ Accadebis,
RispondiEliminacon questo nome sembri un personaggio di Asterix ... Numerobis, Ipodemoclis, Sucettalanis, Malococsis, Grandimais ... :-) Ti ho inserito nella blogrolle.
Buone Feste.
@ Specchio,
no, non è peggio, a quello non c'è mai fine; il fatto è che dovremmo pretendere il meglio non il peggio ... e neanche il meno peggio, è quando iniziamo ad accontentarci che le cose precipitano.
Auguri a te
Buon tutto Garbo e giorni sereni a te...
RispondiEliminaUn regalo vintage
https://www.youtube.com/watch?v=UV8x7H3DD8Y
Ciao Garbo, il Natale è quasi trascorso e bene, tutto sommato.
RispondiEliminaTi auguro buon proseguimento e quanto più tu desideri per il prossimo anno nuovo, sperando per tutti noi che sia un anno migliore in cui giungano notizie di pace.
Un abbraccio
Nou
E' vero! Non ci avevo pensato che il nome del blog poteva ricordare i personaggi della serie Asterix! (Eh! Eh! Eh!) Beh, però sono simpatici. Dato che ho aperto da poco ho provato ad inserire link laterali e altro (fra cui la blogrolle) ma vedo che non succede niente. Appena possibile lo farò, e grazie per avermi inserito nella tua blogrolle. Natale sta passando bene, adesso mi vedrò "Cocoon". Buon proseguimento e alla prossima
RispondiEliminaDomani odierò la bilancia, ufff. Ma perchè si mangia così tanto a Natale?
RispondiEliminaTi sei abbuffato pure tu? :-)
Buonanotte Garbo, e ancora buona Natale ^.^
ehm... buon Natale
RispondiElimina(e vabbè dai, a quest'ora un errorino ci sta ^.^)
Ma sì ormai siamo costretti a passare sopra queste scivolate a dir poco stupidine che ci fanno capire come poco si tenga conto dell'attenzione che si coagula nei confronti dei nostri politici... siamo costretti ad accettare tutto in nome del "c'è di peggio". Un caro saluto e un 2017 di buone cose.
RispondiEliminahttp://specchio.ilcannocchiale.it
Tutto ciò che esiste muore.
RispondiEliminaTutto ciò che esiste è mortale, precario, finito, relativo, fragile.
"Eterno", "Assoluto", "Infinito", "Immortale" "Onnipotente"
sono patetici, ridicoli ed inutili deliri
inventati da esemplari della specie Homo Sapiens Sapiens
terrorizzati dalla consapevolezza della realtà,
che li angoscia,
che tutto ciò che esiste muore
e tutto ciò che esiste è mortale, precario, finito, relativo, fragile,
per cercare di cancellare la consapevolezza della realtà
che li angoscia:
tutto ciò che esiste muore,
tutto ciò che esiste è mortale, precario, finito, relativo, fragile.
Ma sotto i loro patetici, ridicoli ed inutili deliri
di "Eterno", "Assoluto", "Infinito", "Immortale" "Onnipotente"
ed il loro ossessivo tentativo di diffonderli sulla Terra
e nei cervelli degli altri esemplari della specie Homo Sapiens Sapiens
per cercare di cancellare a se stessi e agli altri
la consapevolezza della realtà che li angoscia,
che tutto ciò che esiste muore
e tutto ciò che esiste è mortale, precario, finito, relativo, fragile,
la realtà resta sempre la stessa:
tutto ciò che esiste muore,
tutto ciò che esiste è mortale, precario, finito, relativo, fragile.
Che fare dunque ?
Vivere serenamente e felicemente
con la consapevolezza che tutto ciò che esiste muore
e che tutto ciò che esiste è mortale, precario, finito, relativo, fragile.
@ Julia,
RispondiEliminaBuone Feste a te e grazie per aver condiviso con me .la musica che stavi ascoltando.
@ Nou,
RispondiEliminati auguro davvero che il nuovo anno sia migliore di quello che hai appena trascorso.
Un abbraccio.
@ Accadebis,
RispondiEliminaBuone Feste.
P.S. Questo blog è di più semplice gestione rispetto al Cannocchiale, basta farci un po' l'abitudine e provare.
@ Cri,
RispondiEliminaio la bilancia l'ho sempre odiata, tanto è vero che non ne ho una. Per me mangiare bene è importante, ed è per questo che non mi "abbuffo", semmai mangio un po' di più rispetto agli altri giorni, ma evito di star male ... e se no che piacere sarebbe. Certo, capisco la varietà delle portate, e assaggia questo e assaggia quello, forse a me mi salva il fatto che non mi piacciono molto i dolci, quindi assaggio soltanto, o il fatto che non mangio mai fuori pasto ... fatto sta che invece del tuo brodino io stasera mi sono concesso un risotto col radicchio ;-)
Buone Feste.
@ Specchio,
RispondiEliminanessuno ci costringe ad accettare alcunché, capita che accettiamo perché in fondo non ci sentiamo migliori di loro ... è come se chiedessimo indulgenza anche per noi, un condono. Abbiamo questi politici perché siamo come loro, io non mi faccio più illusioni sulla cosiddetta società civile.
Buone Feste
@ Giamba,
RispondiEliminaesimio professor Giamba, mi mancava proprio una sua lezione filosofica sull'eterno, sull'assoluto, sull'immortale e sull'onnipotente, ero li che me lo chiedevo proprio, fra il cotechino con le lenticchie e il panettone farcito con salsa di pistacchi che mancava qualcosa ... il suo sermone di fine anno sul: "Vivere serenamente e felicemente con la consapevolezza che tutto ciò che esiste muore
e che tutto ciò che esiste è mortale, precario, finito, relativo, fragile".
Con questa novella consapevolezza ho apprezzato vieppiù il dessert natalizio, i liquori digestivi e gli immancabili cotillon.
Buone Feste anche a lei
Lei ha un'età Garbo..
EliminaNon può continuare ad abbuffarsi in tal guisa.
Nel suo continuare ad abbuffarsi in tal guisa
è evidente a tutti un voler fermare il tempo,
un considerarsi sempre giovane,
quindi eterno, immortale ed infinito
ERGO
la totale inconsapevolezza reale
di ciò di cui invece dice di esere consapevole.
la sua precarietà, la sua finitezza, la sua precarietà.
Le conisgliuo dunque di leggere con più attenzione
e di far sue veramente le mie lezioni filosofiche
su cui propone così tanta ironia,
che a guardar bene è anch'essa
un modo per non prendere consapevolezza.
E lo faccia presto...
Se continua così
arriva er coccolone risolutivo
a riportarla violentemente alla consapevolezza della realtà.,
quella realtà di precarietà, finitezza e fragilità
di cui aprole dice di essere consapevole
ma a cui in realtà cerca in tutti i modi di sfuggire.
Sarebbe banale morire di coccolone
come un banale Berluscone qualsiasi
che continua a fare il gggggiovane
per iludersi di una sua presunta immortalità..