“È la bellezza un raggio
di chiarissima luce
che non si può ridir quanto riluce
né pur quel ch’ella sia.
Chi dipigner desìa
Il bel con le sue parole e i suoi colori,
se può dipinga il sol”.
(Torquato Tasso,
È la bellezza un raggio, in Rime)
Fonte di Artemide - Fontana dei Tritoni, Piazza Archimede, Siracusa.
Non so..., sarà perchè c'è Battiato in sottofondo, saranno i versi del Tasso, ma... io trovo che ci sia magia in questo post, e non riesco a staccarmi da queste immagini. Grazie di questo momento.
RispondiEliminaBuonanotte Garbo.
Foto magnifiche... mi ricordano che viviamo in un paese bellissimo anche se dolorosissimo.
RispondiEliminaL'ombra della luce... il suono del silenzio https://youtu.be/4zLfCnGVeL4
Ciao Francesco! Non bazzico più per i blog da tempo, ma oggi ho fatto un'eccezione per essere sicura che ti arrivassero due righe mie. Ti ho scritto una email, spero tu l'abbia ricevuta. Stai bene? Leggo (e vedo) che sei in Sicilia, buone vacanze!! Franca (PN)
RispondiEliminaIn questo post Giamba rivela una profonda conoscenza
RispondiEliminadi Garbo, di Battiato
e di tutti i mistificatori, i cialtroni, gli imbroglioni e i truffatori
Il mistificatore, il cialtrone, l'imbroglione, il truffatore
è sempre e comunque
un ometto angosciato dalla realtà naturale della vita e della morte,
in particolare della sua vita e della sua morte,
che cerca di cancellare
la realtà naturale della vita e della morte,
in particolare della sua vita e della sua morte,
inventando sempre nuove mistificazioni, cialtronate, imbrogli e truffe.
Senza riuscirci,
naturalmente ed ovviamente,
perchè la realtà naturale della vita e della morte,
quindi quella della sua vita e della sua morte,
si propone, necessariamente ed ineluttabilmente,
a lui così come a tutti gli altri esseri viventi,
sia a quelli che ne sono consapevoli
e la accettano come un fatto naturale,
sia a quelli, come lui,
che fanno di tutto per cancellarla,
perchè ne sono terrorizzati ed angosciati.
Si può ben dire, pertanto,
che il mistificatore, il cialtrone, l'imbroglione, il truffatore
e un individuo destinato ad essere scoperto,
un ometto destinato a perdere,
perchè la realtà naturale d ella vita e della morte,
della sua vita e della sua morte,
gli si proporranno naturalmente e necessariamente,
per quanti tentativi egli faccia per cancellarla,
indipendentemente da tutte
le mistificazioni, le cialtronate, gli imbrogli e le truffe
che egli farà per cancellarla.
Ma naturalmente ed ovviamente
la certezza razionale, necessaria ed ineluttabile,
di quest' esito finale
non fermerà in alcun modo
il mistificatore, il cialtrone, l'imbroglione, il truffatore
dall'inventare e proporre
sempre nuove mistificazioni, cialtronate, imbrigli e truffe
finalizzate a cancellare
la consapevolezza della realtà naturale della vita e della morte,
della sua vita e della sua morte,
perchè il terrore e l' angoscia
generati in lui dalla realtà naturale della vita e della morte,
sono profondamente, irrazionalmente ed inconsapevolmente in lui,
ed il suo cervello,
dinanzi a questo terrore e questa angoscia,
profondi, irrazionali ed inconsapevoli,
non può far altro che generare e costruire
sempre nuove mistificazioni e nuove cialtronate,
sempre imbrogli e nuove truffe,
per cercare di cancellare
quella consapevolezza della realtà naturale della vita e della morte,
in particolare della sua vita e della sua morte,
che lo terrorizza e lo angoscia.
CONTINUA...
RispondiEliminaIl delirio che lo porta a generare e costruire
sempre nuove mistificazioni e nuove cialtronate,
nuovi imbrogli e nuove truffe
permarrà finchè permarranno in lui,
profonde, irrazionali ed inconsapevoli,
il terrore e l'angoscia
per la realtà naturale della vita e della morte,
e terminerà soltanto
quando ci sarà l'accettazione non soltanto razionale,
ma profonda e viscerale
della realtà naturale della vita e della morte,
perchè a quel punto
non ci sarà più nulla di terrorizzante ed angosciante da cancellare,
ed il suo cervello non avrà più bsiogno
di generare e costruire
mistificazioni, cialtronate, imbrogli e truffe.
Con questa consapevolezza e con questi presupposti
l'animale terreno consapevole,
serenamente e felicemente della realtà naturale della vita e della morte,
deve rapportarsi
al mistificatore, al cialtrone, all' imbroglione, al truffatore,
che è sempre e comunque
un ometto angosciato e terrorizzato
dalla consapevolezza della realtà naturale della vita e della morte,
che produrrà necessariamente ed inevitabilmente
mistificazioni, cialtronate, imbrogli e truffe,
perchè sono il terrore e l' angoscia che sono in lui
a costringerlo e a farlo,
senza farsi illusioni
sul suo smettere di generare e costruire
mistificazioni, cialtronate, imbrogli e truffe,
che continuerà finchè in lui permarranno il terrore e l'angoscia
generati dalla consapevolezza della realtà naturale della vita e della morte.
Tutto questo, naturalmente ed ovviamente,
non per giustificarlo,
ma per rapportarsi in modo opportuno a lui,
con la profonda consapevolezza
che egli è un ometto terrorizzato ed angosciato
dalla realtà naturale della vita e della morte,
in particolare della sua vita e della sua morte,
quindi necessariamente ed inevitabilmente
un mistificatore, un cialtrone, un imbroglione e un truffatore,
che produrrà per tutta la sua esistenza,
in tutti i suoi pensieri e in tutte le sue azioni,
mistificazioni, cialtronate, imbrogli e truffe.