Quando i bambini fanno ohhhhhhh |
Quando i bambini fanno uhhhhhhhhh |
Più sono coglioni e più sono
portati a menare le mani. Gentiloni dichiara: “Spezzeremo le reni alla Libia … siamo
pronti a combattere … siam pronti alla morte …. senza l’egida dell’ONU … con l’ONU
… senza l’egida … con l’egida … stiamo parlando di ipotesi, non c’è alcuna
decisione (dopo che qualcuno gli ha fatto notare che stava correndo un po’
troppo)”.
E che dire di Angelino Alfano …
mai il diminutivo “ino” ad un nome proprio è stato più indicato … figurati se
poteva chiamarsi Angelo … non è un caso che i suoi stessi genitori l’hanno
visto e l’hanno appellato “Angelino” … da dove inizio? Dal rapporto con
Berlusconi? Da prima, dalla DC agrigentina a cui viene iniziato dal padre, la
stessa di Calogero Mannino e di Totò Cuffaro? Dal bacio al boss mafioso Croce
Napoli, padre della sposa in un matrimonio a cui erano invitati tutta la
famiglia Alfano? Dall’ indagine della Procura di Roma per abuso d'ufficio per cui
si dimette da Guardasigilli del governo Berlusconi? Dalla riforma Alfano della
Giustizia per parare il culo a Berlusconi? Dal Caso Shalabayeva? Dal fatto che
una torma di tifosi olandesi ubriachi mettono sotto scacco la città di Roma
pisciando per strada come animali e distruggendo la fontana “la barcaccia” del
Bernini?
E la “signora” Giorgia Meloni,
già sostenitrice del sindaco Alemanno alle penultime elezioni comunali nella
capitale, già ministra della “giovinezza” per Berlusconi, già assertrice del
fatto che in fondo in Austria non ci sono mai stati sbarchi di clandestini.
E il signor primo ministro Matteo
Renzi, con quella parlata … così ben imitata da Crozza … e con quel modo di fare che sembra un bambino nella stanza dei bottoni, tutto intento a
celebrare e ad esercitare il suo nuovo potere, così inspiegabilmente ottenuto,
da fregarsene davvero di far qualcosa per qualcuno, il cui operato sarà
giudicato dai cartoni animati perché non vedo tribunale più appropriato per
valutarlo?
O Matteo Salvini, inqualificabile
individuo che sta soffiando sul fuoco della paura dell’islam per qualche voto
in più, erano morti i leghisti dopo la caduta di Berlusconi, dopo vent’anni di malgoverno
con leggi scriteriate (la Bossi-Fini, la Bossi-Giovanardi e il “porcellum”
legge elettorale affidata nelle meni di Roberto Calderoli, dopo i diamanti
della Tanzania, le perline del kilimangiaro la laurea dell’Albania, ora
risorgono grazie al fatto che il cervello umano è solubile in “lega”.
Lo stesso che ha fatto l’equazione
clandestini=islam, islam=terrorismo, terrorismo=Isis, Isis=stragi, per cui +clandestini=+stragi,
senza pensare che molte di questi disgraziati sfuggono da fame e da guerre,
sfuggono dalle stesse cose di cui noi abbiamo paura, che non sono turisti, sono
disperati che affidano tutti i loro averi e la vita stessa e gente senza
scrupoli, a barconi di incerto livello di galleggiamento, non vengono certo per
visitare gli Uffizi o l’Accademia di Brera.
Lo stesso che prima diceva: Aiutiamoli
in casa loro” e ora dice: Aiutiamoli in mare!” … come? Gli lanciamo dei panini
che si contenderanno con gli squali? Li teniamo in un atollo artificiali, una
specie di “Isola dei famosi” e ci facciamo un reality show?
Credete che tutte queste persone
sappiano davvero addove trovasi Gerosilemme? Se la Meloni non sa che l’Austria
non è bagnata dal mare, credete che sappia dove si trova la Libia? In quali
mani ci siamo affidati se Alfano non è in grado di gestire un affare come quello
della Shalabayeva, che peggio di così avrebbe fatto solo Attila l’unno o la
gestione in Roma di una partita di calcio?
I lombardi alla prima crociata. |
Perché dobbiamo fare sempre la
figura dei peracottari, perché l’ombra di Brancaleone è sempre presente ogni
volta che organizziamo qualcosa (ben spartita con l’ombra della corruzione,
della speculazione, dell’evasione fiscale, della scarsa affidabilità, della
poca serietà, della infedeltà … non abbiamo mai concluso una guerra a fianco
dell’alleato con cui stavamo all’inizio, del motto: “Con Francia o con Spagna …
basta che se magna!”), perché tutto il mondo ride ogni volta che gridiamo: “Perfida
Albione!” e poi in poche scaramucce perdiamo (o non l’abbiamo mai avuto) il
dominio del Mediterraneo, o: “Spezzeremo le reni alla Grecia!” e siamo stati
respinti fino all’Albania, fino al mare, che se non c’erano i tedeschi a darci
una mano … che alcuni paesi della Grecia rifiutavano di arrendersi ad un popolo
così vile come quello italiano che esigevano un comandante tedesco per potersi
arrendere alla Germania e non all’Italia.
La storia non ci insegna nulla,
siamo un popolo refrattario ad ogni insegnamento, abituato da secoli ad essere
dominati, abbiamo sviluppato una certa inclinazione alla dominazione e una
sorta compensazione nella furbizia, dove la furbizia sta nel non ritenere utile
o valida ogni cosa comune, ogni appartenenza, ogni senso di lealtà, ogni
attaccamento alla Patria, ma solo l’attaccamento alla propria pelle e al benessere
per se stesso, per la propria famiglia e per i propri amici … ecco, in Italia
bisognerebbe per prima cosa abolire la famiglia e gli amici se vogliamo passare
da un Paese mafioso ad un Paese decente.
Non abbiamo la benché minima idea
di cosa andremo a combattere, eppure sono tutti li a scalmanarsi che bisogna
fare qualcosa, e più hanno paura e più mostrano i muscoli … i muscoletti, in
verità … perché l’Isis è molto meglio armata di qualsiasi Stato europeo, grazie
all’Europa e all’America … hanno armi Beretta perfettamente efficienti, grazie
al fatto che noi siamo speculatori, poco accorti, e che ci servivano gli sciiti
dell’Isis contro i sunniti di Saddam Hussein o di Al-Quaida, come prima ci
servivano i sunniti di Saddam contro gli sciiti dell’Iran.
E, poi, avete mai visto una
guerra giusta? Avete visto una guerra saggia? Una che abbia mai risolto qualcosa
da qualche parte in qualche momento? In Europa ci siamo scannati da sempre,
siamo giunti a due guerre mondiali (la prima delle quali avrebbe dovuto essere
l’ultima in assoluto) senza risolvere un accidente, se ancora adesso guardiamo
la Germania di sbieco solo perché siamo gelosi del primo della classe.
C’è stato l’olocausto (e
sbaglierebbe chi pensasse all’immolazione dei soli ebrei, solo perché furono i
più numerosi a morire, ma perirono anche numerosi zingari (si, i rom che adesso
odiamo tanto), tantissimi omosessuali (anche questa una categoria oggi poco amata
… non è che siamo ritornati un po’ fascisti?) e gli immancabili oppositori, i “disfattisi”,
come venivano chiamati, quelli che secondo Silvio Berlusconi vennero mandati a
farsi una vacanza.
Ci sono state due bombe atomiche
scagliate su civili di cui non ho parole per gridare il mio orrore … uno stato
che fondasse su un gesto simile il suo potere e il suo prestigio merita ogni
mio biasimo, ma gli USA riescono persino a far peggio di ciò che suscita il mio
biasimo, sono capaci di speculare a posteriori sul loro operato con film che
esaltano il loro operato, con film che lo biasimano e con film che lo superano
perché loro possano operare altre ignominie.
Due guerre in Iraq, una in
Afghanistan, il bombardamento della Libia, il massiccio appoggio occidentale
alla cosiddetta “primavera araba”, il tentativo dell’Occidente di svincolare
dall’ex URSS pezzi di territorio per indebolire l’attuale Russia con appoggio
economico e in armamenti, la continua tensione con molti morti nella striscia
di Gaza che grida vendetta, …, e per cosa?
Per ritrovarci con l’11 settembre?
Con gli attentati a Londra, a Madrid e a Parigi? (Chissà perché in Italia non c’è
stato alcun attentato … o i nostri servizi di intelligence sono iper-efficienti
oppure non ci calcolano nemmeno, non valiamo nemmeno lo spreco di ideare un
qualche attentato.
Ce ne siamo strafregati degli
eccidi in Ucraina, ce ne strafreghiamo di cosa succede in Siria, non parliamo
poi di cosa è avvenuto nel Darfour o in altre zone del mondo in cui non hanno
la sorte di avere petrolio o diamanti o gas naturale o materie prime appetibili
per noi figli del consumismo sfrenato … ma la Libia no, quella non si tocca.
Siamo stati coìs sfigati già da
essere arrivati ultimi, da aver conquistato a caro prezzo un pezzo di deserto (in
Libia) pensandolo un territorio fertile tanto da inviare dei coloni a coltivare
la sabbia per toglierceli dai “cabasisi” perché il regime non voleva “poveri”
fra i piedi, da aver capito che il suo sottosuolo era zeppi di petrolio troppo
tardi, quando avevamo già perso la guerra e dovevamo sloggiare … quando stavano
sloggiando un po’ tutti.
Ora cerchiamo di difendere quei
pochi contratti economici privilegiati e di difenderci dall’atteggiamento
mafioso che era già di Gheddafi: “Se non mi risarcite vi inondo di clandestini!”;
se in Libia coltivassero barbabietole invece di essere produttori di gas e di
petrolio non staremmo qui a discuterne, se si praticassero le sabbiature nel
deserto quel marpione di Sarkozy non avrebbe inviato i suoi mirage nel 2011 a
bombardare Tripoli senza essersi consultato con nessuno e prima dell’intervento
USA.
Non chiedo molto io in fondo,
chiedo solo che ci diciamo la verità, che queste non sono guerre per mettere
pace, non sono guerre in cui esportiamo democrazia, che non si tratta di
scovare improbabili armi di distruzione di massa, che non stiamo
contrattaccando per chissà quale attentato terroristico abbiamo ricevuto, che
non sismo i “buoni” … siamo più figli di puttana di loro, e se loro sgozzano le
loro vittime, noi bombardiamo dall’alto vittime civili, creiamo embargo in cui
non filtrano neppure i farmaci per i bambini, chiedo che chiamiamo le cose col
loro nome: rapacità, predazione, appropriazione indebita, sentirsi i padroni
del mondo ed esercitare uno stile di vita consumistico che è assurdo sotto ogni
punto di vista e che non sarà sostenibile che per qualche decennio ancora …
prima della catastrofe e della barbarie assoluta.
Barbarie economica, di cui
abbiamo ampio saggio oggi (almeno per chi non si è arricchito speculando su
questa crisi e su chi è in uno stato di bisogno maggiore rispetto a prima da
recedere nell’esigere garanzie e speranze), barbarie politica visto che noi in
Italia stiamo vivendo da più di un ventennio con governi frutto di competizioni
elettorali alterate dal possesso di un impero economico e mediatico colossale da parte di
uno dei contendenti, da leggi elettorali incostituzionali approvate da bande di
sodali, e da escamotage politici per mettere al governo dei garanti migliori
dei poteri forti senza passare dal consenso popolare.
Più che a ciò che sta accadendo
in Iraq, in Siria, in Libia, in Ucraina, in Palestina, cose delle quali siamo
corresponsabili e di cui troviamo infinite giustificazioni alimentando la paura
e facendo leva su una informazione da quella che induce a bruciare bandiere
americane ritenendo gli USA il demonio in persona e trascurando così le proprie
debolezze, le ataviche inimicizie, l’incapacità di unirsi che hanno sgretolato
l’impero musulmano di Solimano il magnifico in tanti piccoli rivoli in lotta
fra loro tanto che persino l’alleanza di alcuni di loro con quegli uomini
ridicoli che indossavano bermuda color kaki, che solevano mettersi un testa una
specie di scodella come elmetto, che sorbivano una bevanda ambrata
immancabilmente alle 17.00 anche se sotto un bombardamento e che parlavano un
idioma ridicolo che ti veniva da ridere a sentire sibilare le loro esse.
La compagnia del tortellino al prosciutto crudo di Parma |
Riservisti sempre pronti a riscattare Roncisvalle: i pupi siciliani. |
Navi "crociate" e giornali "crociati" italici |
All'armi!!! |
Navi da crociera libiche 1 |
Navi da crociera libiche 2 |
San Ginna' hu akbar |
Che ci andiamo a fare in Libia …
Gentiloni, Alfano, Salvini, Meloni, Angurie varie, zucchini & affini? Forse
sarebbe meglio dichiarare guerra all’Olanda, visto che alcuni cittadini olandesi
hanno devastato uno dei nostri capolavori artistici più belli e che l’Olanda
stessa non si è dichiarata disposta a risarcirci … io bombarderei di disserbante
i loro tulipani … tanto per iniziare … e poi abbatterei i loro mulini, così
colano a picco visto che contribuiscono a mantenere le terre emerse … poi farei
loro guerra sull’agricoltura … ma lo sapete che gli olandesi sono i primi
esportatori di pomodori al mondo? Non hanno terra, li coltivano in un’infusione
liquida … ma sono i primi al mondo … c’è da vergognarsi ad essere italiani.
Inizierei intanto a sgozzare
sulla fontana di Trevi i tifosi olandesi fermati dopo i disordini, così da chiarire
che facciamo sul serio … e noi italiani abbiamo molto bisogno di dire al mondo
che sappiamo fare qualcosa sul serio, perché siamo noti come “quacquaracqua” e
quasi certamente lo siamo, e poi farei un grande spettacolo in mondovisione con
la fontana di Trevi completamente rossa come è avvenuto qualche tempo fa con un
espediente chimico.
Infine, vorrei sapere quando scade,
“quanno s’ha da pagà st’Isis … che quà mettono tasse una arete all’ata … Ici,
Imu, Tari, Tasi… mo’ ce mancava pure st’Isis … a vulite fernì?
Sposo il tuo incipit e aggiungo che della teoria di coglioni che hai riportato e di altri che ritengo offensivo nominare ne ho abbastanza. Avrai notato come nel blog mi sia allontanato dal tema politico, non che ritenga meno importante questo tema, anzi è esattamente il contrario, ho un concetto alto della politica per imbrattarlo con questi nomi, l'ho fatto con il galeotto di arcore e forse ho sbagliato oppure mi ritroverò a rivalutare la sua capacità di sollevare il mio sdegno mentre questi imbecilli mi convincono solo della mia superiorità intellettuale. Quando provo questo sentimento non mi piaccio per niente. Ti saluto con un altro classico di Battiato aggiungendo una tinta di rosso alla sua bandiera. A presto e buon fine settimana.
RispondiElimina@ Antonio,
RispondiEliminafino a qualche anno fa in questo blog (nel Cannocchiale) prevaleva la discussione politica, anche se non è mai stata di interesse esclusivo; ora mi sono allontanato molto anch'io perché stento a chiamare "politica" ciò che sta accadendo e non mi piace dovermi occupare di persone che mi fanno schifo in un modo che mi fa schifo, perché se esistessero argomenti replicherei con gli argomenti, trovandomi di fronte a cazzate ho la scelta se replicare con uguali cazzate (al punto in cui nessuno più distinguerebbe chi è imbecille e chi no), o provare con l'ironia, ma non sempre questo riesce, talvolta prevale la rabbia. In questo caso sono stato travolto dalle assurdità che ho ascoltato e che ho letto a proposito di questo argomento un po' dovunque: televisione, giornali, blog, social network ... mi ha colpito l'assenza di qualunque parola di buon senso, la reiterazione di vecchi strumentari argomentativi a buon mercato, ribaditi con una meccanicità che spaventa ... come rivedere il passo dell'oca nelle truppe e sentir dire solo che è elegante, senza memoria alcuna su ciò che rappresenta, la chiusura e la paura (o la chiusura dettata dalla paura), e le stesse furbate di sempre di chi dal disordine ci guadagna.
Lo so, non mi legge nessuno, non è neanche un bel post ... ma l'ho scritto perché credo anch'io, come Pablo Picasso, che: "...davanti a un conflitto che mette in gioco i più alti valori dell’umanità, gli artisti non possono e non devono restare indifferenti” ... e non solo gli artisti, ma tutti gli esseri umani.
Ciao
Quando dici non mi legge nessuno penso che io conto come nessuno. Questo è vero:non conto. Ma posso essere contata. Ho letto il tuo post "così brutto"(e mi chiedo chi me lo fa fare di leggere le cose brutte) e l'ho letto pure a mio marito -che mi si seccava il palato-l'ho letto 4 volte-segna;-)-
RispondiEliminaCondivido in tutto, quanto dici. Vorrei aggiungere un particolare che non mi va giù riguardo a Fini recatosi improvvisamente a Genova durante il G8 mentre i ragazzi venivano massacrati. .. mi chiedo spesso se è andato a fermare i carnefici o a incitarli. Ieri sera ho seguito Ottoemezzo su La7. Ed ho provato una nausea fisica oltre che mentale nel sentire la Santanchè. Meno male che è stata ben sbuggiardata da ...scusami-mi sfugge il nome-comunque contraddetta a dovere. Vi invito, Antonio e te, a dare un'occhiata alla puntata,malgrado la Santanchè, dove si accenna anche al dovere degli artisti e degli intellettuali di agire per una prospettiva etica e sensata su quanto succede nel mondo.
Sto scrivendo dal cellulare e non riesco a controllare bene il testo. Lo invio comunque.
Un abbraccio
Nou
Che vuoi che ti dica caro Garbo, il nostro è un popolo che ha ciò che si merita, ecco perchè quelli stanno li ad occupare le poltrone importanti. Adesso sta pure rimontando la Lega ladrona, che sta provando ad intortare anche il Sud, pensa un po’ te come siamo messi in questa povera Italia! Qui in Veneto si è accasata da mò, ma non mi sembra abbia fatto granchè, anzi, peggio di così credo che il Veneto non sia mai stato, ma vedrai che alle prossime elezioni stravincerà di nuovo.
RispondiEliminaL’ultima frase che hai scritto e che mi ha fatto ridere (mi ci voleva una bella risata ^.^), rispecchia la realtà di come siamo veramente. In azienda da me, in tutto circa una quindicina di persone, solo cinque di noi sanno che cos’è l’Isis. Sembra incredibile, eh! Invece è proprio così. Ma dimmi te quali speranze può avere un popolo che gli fa comodo adagiarsi sull’ignoranza!
E comunque da me si dice così: “ ma quando se gà da pagare stà Isis, che quà i mette tasse una tacà staltra… ici, imu, tari, tasi, dèsso ghe mancava anca stà Isis, … ma a volìo finire si o no, ostrega?” ^__^
Ti leggiamo, si, certo che ti leggiamo, paciugotto di un Garbo ^.^
Buonanotte. E Sogni d’oro.
Hai ragione, l'indifferenza non moneta che abbia corso se siamo animali politici, me lo ha insegnato Gramsci in quel suo stracitato articolo del 1917, ma come dici tu vedo poco esercizio della ragione, vedo la mortificazione dell'argomentazione e della dialettica allora scelgo "semplicemente" di usare questi mezzi così disonorati nel dibattito pubblico senza menzionare soggetti che considero feccia. Parlo della memoria, accenno alla cosmopolitica, al senso più profondo quotidiano, alla bellezza, all'uguaglianza, all'immenso valore della gentilezza. Parlo con i miei poveri mezzi dei "più alti valori dell’umanità" come diceva Picasso senza sentire l'esigenza di inquinarli con bulli di periferia, mentecatti salvati da nomine politiche e falliti plurimiliardari. Intorno a me cerco di tenere sempre vivo il discorso politico e fortunatamente frequento gente con cui l'esercizio della ragione e dell'indignazione non si spegne. Un attimo dopo aver postato il mio commento mi sono ricreduto sulla canzone di Battiato che ti invitavo ad ascoltare, meglio sarebbe stata up patriots to arms, proprio dall'album che contiente la cnzone che tu suggerisci, ma poi ho pensato che non era necessario ritornarci sopra. Un saluto.
RispondiEliminaCara Nou,
RispondiEliminarileggendo il commento ad Antonio mi rendo conto come ciò che ho scritto possa aver generato equivoci; per prima cosa non volevo offendere te e tutte le persone che mi leggono definendole “nessuno”, quel “non mi legge nessuno” era una indebita generalizzazione; in secondo luogo, il mio lamento non verte tanto sulla lettura o meno dei post, quanto sul dibattito che essi creano.
Fino a qualche anno fa c’erano discussioni talvolta anche molto serrate sui blog, si dibatteva, ci si fronteggiava, ci si scambiavano opinioni, idee, visioni della realtà, impegno, un blog era una possibilità di poter esprimere il proprio pensiero, di partecipare alle cose senza esserne soltanto spettatori, un modo forse anche per poterle cambiare.
Io ho partecipato a battaglie per i diritti civili come quella di Piergiorgio Welby (il cui blog sul Cannocchiale era nella lista dei miei blog preferiti), di Eluana Englaro, alle battaglie di giustizia come quella portata avanti sul suo blog da Patrizia, la madre di Federico Aldrovandi, ci siamo entusiasmati quando un movimento politico coagulatosi sulla protesta è riuscito ad ottenere un successo senza precedenti alle ultime elezioni politiche eludendo i media tradizionali e contando per ottenere visibilità e far filtrare informazioni sulla rete (il blog di Beppe Grillo soprattutto) e sulla piazza (ormai i politici non vanno quasi più in piazza, preferiscono i salotti televisivi).
Ora è come se fosse subentrata la delusione, il disincanto, il movimento 5 stelle dopo l’entusiasmo iniziale adesso sembra essersi arroccato su degli slogan ripetitivi, sull’inconcludenza e su un’idea di democrazia (la consultazione in rete) che è come minimo assurda e che ha contribuito a far eleggere non soltanto illustri sconosciuti senz’arte né parte, ma in parecchi casi degli imbecilli non migliori di quelli espressi col sistema politico e mediatico tradizionale.
Molti blogghers che conoscevo hanno semplicemente mollato, se ne sono andati via disgustati, altri persistono ma con molta meno convinzione di prima, non è raro trovare ormai non tanto blog che non vengano letti, ma l’assoluta assenza di ogni dialogo, una lunga serie di post più o meno interessanti senza alcun commento: parole al vento, la voce di colui che grida nel deserto, un atto di autoerotismo?
Infine, voglio dirti che non sono soltanto felice che tu mi legga (e che mi legga pure a tuo marito), ne sono onorato.
Ciao
P.S. La Santanché ad Ottoemezzo l’ho vista anch’io, Scanzi quando ci si mette sa essere anche molto efficace ;-) Purtroppo in molti altri dibattiti televisivi (e in molti altro Ottoemezzo) prevale la noia e la melina … anche la Lilly Gruber ha zittito la Santanché in un’occasione, dubito che l’avrebbe fatto se si fosse presentata una qualsiasi esponente del PD.
Cara Cri,
RispondiEliminaci sono diversi pareri sul fatto se noi italiani abbiamo politicamente ciò che ci meritiamo, se la cosiddetta società civile è migliore di chi ci governa, o se, invece, chi ci governa è la migliore espressione di ciò che siamo diventati … io stesso oscillo fra queste tre possibili spiegazioni senza riuscire a decidermi.
Li da te, in Veneto, la Lega si è accasata da mo’? Pensa un po’ te, anche qui da me … in Veneto è successa la stessa cosa! Veramente non è proprio esatto e non vorrei darti un’informazione sbagliata anzi, è successo che nella città in cui risiedo (governata da sempre dalla Lega, anche prima che si costituisse all’osteria Montelvini al Bassanello la Liga veneta) sia subentrato nel governo della città un sindaco e una giunta di centrosinistra che ancora non ci crede nessuno, anche se qui da me anche la sinistra è già destra, non esistono mancini.
Sono convinto che il sonno della ragione generi leghisti, che siano bossiani, maroniani, salviniani, zaiani, bosiani, importa poco, e se non genera leghisti genera berlusconiani, d’alemiani, veltroniani, bersaniani, renziani, alfaniani, …, insomma basta ‘on tutti questi ‘ani.
“Ostrega?”, ma allora ti si venexian? Si no, se ti ti fossi sta’ padován, ti ti gavaressi dito “Ciò”. Piacevole traduzione la tua dal campano al veneto, sicuramente migliore del mio “veneto”, ciò mi inorgoglisce e fa fare a questo blog il salto verso l’internazionalità e la pluralità linguistica :-).
Ciao
P.S. Paciugotto mi mancava nella collezione, grazie! ;-)
Caro Antonio,
RispondiEliminaconcordo con te che ci sono molti modi per partecipare, per fare politica, per far sentire il proprio impegno; possiamo contribuire anche educando i giovani alla bellezza e a farne uomini liberi, più di quanto possiamo fare con ragionamenti e dibattiti politici.
Battiato è presente nella mia vita fin da quando ero un ragazzo e iniziavo a scegliere io la musica che mi piaceva, fa parte ormai integrante delle mie emozioni, delle mie riflessioni e delle mie meditazioni, e la nostra comune sicilianità sud-orientale che ci lega, oserei dire etnea, mi permette di comprendere molto bene certe sue posizioni politiche e sociali espresse dalle sue canzoni (come Bandiera bianca, Up patriots to arms, e Venezia-Istanbul) o da alcune sue dichiarazioni che sono suonate come delle sferzate un po’ sopra le righe per un musicista.
Ciao
“l’ignoranza è forza, la guerra è pace, la libertà è schiavitù” diceva il Grande Fratello in 1984.
RispondiEliminaSempre più spesso mi guardo intorno e mi sembra di vivere un film surreale, dove viene dato il premio Nobel per la pace al presidente di un paese guerrafondaio che in barba a tutti continua a mietere guerre. Parola, guerra, che dovrebbe essere stata rinnegata da tempo da una civiltà consapevolmente basata sulla solidarietà radicata in giustizia sociale, rispetto di diritti umani e civili, difesa dei beni comuni, onestà, pace.
Qualcuno ha scelto invece per noi e purtroppo grazie anche a “noi”un mondo basato sull'egoismo, sul danaro, privilegi, corruzione e violenza anche mediante l’ottundimento delle coscienze attraverso una distruttiva omologante cultura che sprofonda nella rassegnazione, nell’abitudine e infine nell’ indifferenza.
Fortunatamente non sono l'ultima donna libera sulla terra ce ne sono molte altre e molti altri uomini che continuano a scrivere pensando, alcuni, che forse non servirà a nulla ma che invece tengono viva la fiamma della consapevolezza e della speranza.
Chiudo con le parole del personaggio di Orwell, Winston Smith, l’ultimo uomo libero rimasto sulla Terra, il quale prima di essere “omologato” con lavaggio del cervello dice: “Io so che alla fine sarete sconfitti. C’è qualcosa nell’universo…non so, un qualche principio che non riuscirete mai a sopraffare... Lo spirito dell’Uomo”.
Ciao
Julia
Giuro; non avevo letto ancora il Tuo post quando ho dato alle stampe il mio su Ovadia.
RispondiEliminaSono in sintonia e mi permetto di segnalare solo che non mi sembra valido l'accostamento dei nostri "pupi" - con estremo rispetto per quelli veri, siciliani - con i cabasisi: Questi sono utili, quanto meno per la staticità e la riproduzione, se utilizzati al meglio.
Buona domenica da luigi (e=mc2)
Un bel "passaggio" su ciò che la cronaca ci propopone quotidianamente e a cui è difficile aggiungere qualcosa di nuovo, Gli argomenti si rimpallano da una fonte di informazione all'altra, tanto che ormai dopo la prima battuta si sa già dove l'intervistato andrà a parare. Questo significa solo che ci sono delle direttive precise che devono essere seguite e che non esiste più nessuna autonomia personale, ma solo preconcetti.Quanto al valore dei nostri "dirigenti" politici, amministrativi e di tutti quelli che hanno tra le mani anche il minimo potere, sono fermamente convinta, visto che non vengono da altri pianeti, che siano esattamente come tutti noi che li abbiano scelti...
RispondiEliminaC'è di tutto, ma soprattutto c'è la gran voglia di amministrare non per il bene comune ma per il proprio tornaconto. Come se ne esce?
Questa è la domanda che mi faccio e non avendo potere non posso intervenire che manifestando il mio dissenso e comunque continuando a fare le cose in cui credo, con un leopardiano pessimismo attivo: Ciao :-)
http://specchio.ilcannocchiale.it
@ Julia,
RispondiEliminaVedo soprattutto in me come è facile, talvolta, perdere ogni speranza, rassegnarsi, abituarsi al fatto che tanto qualsiasi cosa dici, qualsiasi cosa fai, non riuscirai a cambiare niente, ad essere tentato dalla strada dell’indifferenza o del cinismo. I motivi ci sono tutti, se ti guardi intorno il sistema predatorio che è aduso allo sfruttamento di uomini e di risorse scriteriatamente sembra non avere fine, né serie critiche e contrasti, sembra marciare incontrastato nonostante la crisi.
Anzi, più avvertiamo la crisi e più cerchiamo rifugio e rassicurazione in una produzione di beni quasi illimitata e in una esposizione come se fossero appannaggio di tutti per sempre.
A volte non sono così sicuro che questo capitalismo consumistico (applicato anche nei rapporti fra persone) sarà sconfitto … o meglio, sarà sicuramente sconfitto, ma non so se lo sarà da qualche altro modello economico più rispettoso della vita umana e delle risorse disponibili, oppure lo sarà dalla catastrofe irreversibile che potrebbe essere l’inquinamento globale, il rinvenimento delle scorie radioattive che chissà dove (e come) stiamo andando a cacciare, l’effetto serra, il riscaldamento globale, una guerra totale, la mancanza di materie prime essenziali come l’acqua o l’aria pulite.
Il mio pessimismo è dettato da tante cose: un presidente nobel per la pace preventivo (nel 2009, dopo solo qualche mese che era stato eletto) che non sta facendo altro che passare da un conflitto all’altro e che si trova con una recrudescenza di razzismo interno contro quelli del suo stesso colore di pelle, uccisi come cani dalla polizia.
Dal fatto, non ultimo, che l’EXPO’ di Milano, che avrebbe dovuto essere l’occasione per riflettere su come nutrire con cibi sani, genuini e naturali il pianeta, sia sponsorizzato da McDonald, da Coca cola e dalla Patatina Pai …. mi viene anche da ridere, ma è un riso amaro, perché capisco che è l’ennesima pagliacciata.
Non so cos’è lo spirito dell’uomo, non so dov’è (e se fosse invece quello che ordisce tutto questo?), ma è bene che si faccia vivo prima che la catastrofe abbia inizio.
Ciao
@ Luigi,
RispondiEliminai pupi erano evocati come truppe di rinforzo da mandare in Libia e se no, non avrei alcuna idea su chi e con quali armamenti il ministro Gentiloni intendeva che intervenissimo in Libia. Del resto sono d’accordo con te, i paladini di Francia rappresentati dai pupi erano cavalieri che consideravano l’onore il rispetto e il coraggio come virtù positive, e che possedevano due ammennicoli anteriori che permettevano loro (nel complicato assetto dell’equilibrio di un essere umano) di mantenere la schiena dritta ;-)
Ciao
@ Specchio,
RispondiEliminasi, mia Cara, hai ragione, c’è di tutto, c’è anche il ragazzino che, nonostante la crisi, non resiste alla tentazione di fare lo spaccone (tanto quando gli ricapita?) e prende l’elicottero di Stato per darsi un tono, per sentirsi importante, come se fosse il presidente iùessei che scende dal suo airforsuan … e poi, miseramente beccato perché costretto ad un atterraggio d’emergenza per maltempo, si giustifica dicendo che è costretto a prenderlo per la sua sicurezza … anche se per la sua sicurezza è stato costretto ad atterrare di corsa e prendere la macchina.
Intanto i suoi mandanti fanno passare qualsiasi cosa grazie ai ministri o ai sottosegretari che gli hanno imposto, grazie ad un partito che è salito sul carro del vincitore (che non è quello di Renzi, Renzi se vogliono se lo giocano in pochi giorni, come hanno fatto con Monti e con Letta e fanno eleggere un altro imbecille qualsiasi da questo Parlamento).
Anch’io credo con un pessimismo che più che leopardiano, è diventato leonino :-)
Ciao