"Fingere di ignorare ciò che
si sa benissimo e di sapere ciò che si ignora; fingere di capire ciò che non si
capisce e di non capire ciò che si capisce benissimo; fingere di essere potenti
al di là delle proprie forze; avere spesso da nascondere questo gran segreto,
che non c’è nessun segreto da nascondere; sembrare profondi quando si è vuoti;
darsi bene o male le arie di un personaggio importante; diffondere delle spie e
stipendiare dei traditori; cercar di nobilitare la povertà dei mezzi con
l’importanza dei fini: ecco che cos’è la politica."
(Pierre-Augustin Caron de
Beaumarchais, Il matrimonio di Figaro, 1778/84)
“Angry,and half in love with her, and tremendously sorry, I
turned away”.
(F. Scott Fitzgerald, The Great Gatsby).
"Dopo svariate segnalazioni
dal territorio di ragazzi, di attivisti, che ci dicevano che i 4 senatori
Battista, Bocchino, Campanella e Orellana si vedevano poco e male, i
parlamentari del M5S hanno fatto un'assemblea congiunta decidendo l’espulsione
dei suddetti senatori. A me dispiace, perché in fondo non c’è niente di
drammatico, però non sono più in sintonia con il MoVimento: "fate alleanze
... perché non ha fatto alleanze con Letta ... perché non fate". Tutte
persone che sul palco quando c’ero io dicevano esattamente il contrario,
dicevano: "a casa tutti", facevano degli olà che fulminavano. Sono
cambiati, si cambia, non è mica detto. Si terranno tutto lo stipendio, 20.000
euro al mese fanno comodo, capisco anche quello. Non capisco le motivazioni
ideologiche: "Grillo non si fa mai vedere, Grillo dall’alto, il blog di
Casaleggio". Queste sono cazzate, non sono motivazioni ideologiche.
Adesso deciderà la rete, spero
che deciderà e confermerà il verdetto della assemblea, così noi siamo un
pochino meno ma molto, molto più coesi e forti. Abbiamo una battaglia: dobbiamo
vincere le europee e le vinceremo. Daremo il sangue per le europee. Daremo il
sangue sulle strade: molti di voi andranno sui palchi di tutti i comuni. 4 mila
comuni e due regioni vanno alle elezioni, abbiamo le europee. Non ci possiamo
permettere ancora di parlare di gente che bisbiglia ai giornali, dopo 5 minuti
che hai parlato sei sul giornale con il titolone. Basta queste cose qui, se
vogliono fare un partito con il Corriere, la Repubblica, Libero e l’Unità se lo
facciano... e i talk show... che vadano pure ai talk show!
Avranno adesso una grande
trasparenza sui media, benissimo! E attraverso loro i media arriveranno forse a
scalare ancora qualche posizione sulla libertà di stampa, siamo al settantesimo
e magari con loro andremo al settantunesimo.
Noi andiamo avanti, con cuore.
Coraggio e vinceremo!
Grazie a
tutti." Beppe Grillo
Il tuo voto è importante”.
Voti 1 espelli 4 |
“Vincere, e vinceremo!”, no non è
il duce, anche se gli assomiglia molto, è Beppe Grillo che scrive sul suo blog
e subito dopo invitava gli iscritti al movimento a votare per l’espulsione o
meno dei senatori: Battista, Bocchino, Campanella e Orellana. Il motivo? È li,
anche se fa sorridere: “Dopo svariate segnalazioni dal territorio di ragazzi,
di attivisti, che ci dicevano che i 4 senatori Battista, Bocchino, Campanella e
Orellana si vedevano poco e male …”, segnalazioni da parte di chi, e chi le ha
raccolte, ne possiamo avere documentazione o dobbiamo semplicemente: “Credere,
obbedire e combattere”?
In realtà io credo che oltre a
surclassare Matteo Renzi che ne ha espulso soltanto uno, Enricostaisereno Letta,
espellendone quattro (e perché non cinque allora o espelli tutto il cucuzzaro
dei pentastellati), i suddetti senatori stiano scontando le critiche espresse
verso lo stesso Grillo riguardo alla diretta Streaming con Renzi,
insomma il Capo non si tocca e non si contraddice.
La realtà è che nel Movimento
esistono da sempre i pasdaran grillini ortodossi che si ritengono i depositari
della purezza assoluta, del bianco che più bianco non si può, del candore
immacolato, che mai e poi mai faranno accordi con questi politici ladri e
corrotti, e coloro che sentono l’emergenza del Paese e credono che una risposta
si debba dare, o almeno si debba provare a dare, e che è sempre meglio portare
a casa qualche risultato (pure in mezzo alla corruzione e al malaffare)
piuttosto che portare a casa niente.
I pensionati non arrivano a fine mese, costretti a rinunce e abiezioni |
Tutte le categorie colpite dalla crisi |
Io vivo in ciò che rimane di
quello che un tempo era il ricco nord-est, in quella che un tempo era una delle
più ricche città d’Italia, ora di quell’antico benessere rimangono solo le
ceneri, passeggiare in centro è una desolazione fra negozi chiusi, vetrine
opacizzate, saldi perenni, svuotamenti totali per cessata attività e file alle
banche per chiedere non più mutui, ma dilazioni o un po’ di respiro.
Che ci sia crisi profonda non me
lo dice soltanto il mio conto in banca, o il fatto che io guadagni poco più
della metà rispetto a pochi anni fa, o il fatto che ho delle ore libere che
dedico a consulenze gratuite, mentre prima chi non potevo seguire perché ero
troppo impegnato lo inviavo a qualche collega; me lo dice piuttosto il fatto
che chi telefona per un appuntamento è spesso disperato, chiama perché proprio
non può farne a meno, perché viene da un ricovero al CPS (Centro Psico-Sociale)
o perché ha tentato il suicidio, o perché non ce la fa più o perché è
disperato.
E la prima cosa che mi dice non è
il suo problema, ma quanto prendo per una seduta, come se io fossi una di
quelle simpatiche signorine che passeggiano per i viali facendo roteare la
borsetta e ammiccando ai passanti, quelle a cui l’aspirante “utilizzatore
finale” si rivolge pressappoco in questi termini: “Quanto vuoi, bella?”.
Il riciclaggio dell'usato e dell'usurato |
Nuove forme di coppie di fatto stabili |
Che le cose stiano messe molto
male si vede dal fatto che persino il mio dentista mi fa la ricevuta
“spontaneamente”, senza doverci litigare e senza il ricattino del 300 con
ricevuta 0 240 senza, che anche lui assomiglia moltissimo alle stesse signorine
di cui sopra quando rispondono ai loro clienti: “Cento col cappuccetto o 150
senza!”.
Che siamo ridotti male lo vedi
dagli stabilimenti che chiudono, da quelli che vengono “delocalizzati” altrove,
dove il “costo del lavoro” è inferiore e dove non esistono quasi vincoli
aziendali e burocrazia, o da quelli che sono in procinto di chiudere, come
l’Elettrolux, che se va via lascerà centinaia di famiglie senza reddito e senza
alcuna probabilità di trovare un lavoro con un reddito equivalente a breve
termine.
Lo vedi dalla facce attonite,
dagli sguardi disperati, dalla cronaca locale, nessuna attività sembra
riuscire, anche i consumi di generi alimentari sono calati (e questo in Italia
è segno che la crisi è davvero profonda), persino le signorine di cui parlavo
sopra sembrano in affanno, più occupate a passeggiare e a far roteare la
borsetta, mentre un tempo il viale del Terraglio e la Pontebbana erano pieni di
avventori intenti a guardare la merce esposta, che talvolta ti inchiodavano
all’improvviso, che se non stavi attento rischiavi pure di tamponarli.
Solo le profumerie sembrano
proliferare, occupando gli spazi in cui in precedenza c’erano negozi di
abbigliamento, panifici o librerie … moriremo se continua questa crisi, questo
è certo, senza pane, senza un vestito nuovo, illetterati, insoddisfatti
sessualmente, ma in compenso moriremo lindi e profumati.
Saldi |
Prezzi calmierati |
E di fronte a tutto questo ti
chiedi: “Cosa ci sta facendo Grillo con 8.689.168 voti alla Camera (25,55%) e
108 deputati e 7.285.648 voti al Senato (23,79%) e 54 senatori?”. Questo suo
inseguire l’assoluta purezza, la non contaminazione, questo chiudere le porte
in faccia a chiunque, come se la politica non fosse compromesso, realizzare il
possibile perché gli ideali spesso sono irraggiungibili, questo eterno
matrimonio bianco in attesa di future elezioni che daranno il M5S vincente e in
grado di governare da solo, a me sembra più una forma di autoerotismo che di
politica.
La gente che ha votato vuole
risposte e subito, perché anche se le riforme venissero approvate adesso
sarebbe già tardi, nessuno ripoterebbe in vita i poveri disgraziati che si sono
suicidati, nessuno ci ripagherebbe la fatica, le preoccupazioni, lo stress, le
umiliazioni in cui molti si sono imbattuti cercando di combattere per la
propria famiglia, per i propri dipendenti, per salvare l’attività a cui si è
dedicata tutta una vita o a cui la propria famiglia si dedica da generazioni.
Filippo Amleto Civati |
Io credo che il M5S dovrebbe
affrancarsi quanto prima da Grillo e da Casaleggio, afflitti entrambi da ideazione
paranoidea, puristi che stanno creando un clima da caccia alle streghe, anche
se non mi nascondo che l’impresa è molto difficile e cercare in Parlamento e
nella società alleanze, forze e persone con cui intendersi e con cui realizzare
qualcosa al più presto.
È questo il momento in cui
occorre tutto il coraggio per prendere decisioni in cui magari rischi la tua
carriera politica, ma non ci sono altre soluzioni per dare risposte al Paese,
lo stesso coraggio che pare mancare a Filippo Civati, non gli piace Renzi, non
gli piace il suo programma, non gli piacciono gli uomini di governo da cui si è
circondato, eppure gli vota la fiducia, cioè si impegna a sostenere un governo
che non gli piace, fatto di uomini che non gli piacciono, perché non vuole …
udite udite … spaccare il PD … ma se il PD si spacca da solo ad ogni occasione!
Super Manildo |
In morte di un matematico fiorentino |
E non posso tacere la prima
uscita pubblica di Matteo Renzi, oggi è stato a Treviso, governata dal suo
amico Giovanni Manildo (45 anni, avvocato, renziano di ferro), credendo di
venire a fare quasi una passeggiata, uno spot elettorale, un’ovazione di
consensi, la visita alla scuola media, qualche battuta sul calcio per
conquistare i ragazzini, le mamme, le professoresse e pure i reporter, poi a
Palazzo Rinaldi ad incontrare le autorità locali, i sindaci della provincia, il
Governatore della Regione Luca Zaia, una delegazione di imprenditori del Veneto
(Mario Moretti Polegato, patron della Geox, Luciano Benetton, Giuseppe
Delonghi, Paolo Fassa di Fassa Bortolo, Carlo Archiutti di Veneta Cucine, Nicola
Tognana e Bruno Vianello della Texa), poi una “vasca” a piedi stringendo mani e
facendo un bagno di folla plaudente che i cameraman avrebbero fedelmente e
coscienziosamente documentato.
Fin da subito si era preoccupato
solo di come andare, non di cosa dire (e che altro poteva dire se oltre gli
slogan non c’è niente?), cosa mi metto per i trevisani? Il giubbotto di Fonzie?
No, quello va bene per la De Filippi! La camicia bianca e la cravatta nera
sottile? Nemmeno, roba da fans di Obama o di nostalgici dei Blues Brothers.
E gli è che sti veneti so’
bischeri, è gente rustica, abituata alle camicie verdi, all’elmo con le corna,
già i doppiopetti berlusconiani erano un po’ sospetti, che se non avessero
avuto la benedizione della Lega, dello sceriffo Gentilini e quella ancor
maggiore del clero, non sarebbero mai filtrati.
Aiutare il vecchio giaguaro ad attraversare il Mar Rosso Comunista, da buon boy scout |
Il programma di governo di Matteo Renzi |
Matteo il rottamatore |
Invece, Renzi si è accorto che
questa gente voleva risposte concrete, che erano stanchi di slogan e di parole,
di intrighi di palazzo, di veleno e di coltelli come nella corte di Bisanzio e
l’hanno contestato duramente con insulti e lancio di arance; e Renzi le risposte
concrete non le aveva, fin l’altro ieri non aveva nemmeno un ministro
dell’economia (si fa cadere un governo certamente poco efficiente per
l’avventura di un tizio che pare simpatico e grintoso, ma che non ha nessuna
idea e nessun economista di spicco a consigliarlo nelle scelte economiche).
Gli si è dovuto trovare
faticosamente e precipitosamente (tanto precipitosamente che l’interessato non
sapeva neppure di essere diventato ministro, era a Sidney in Australia e non ha
fatto in tempo a giurare con l’intera squadra di colleghi) e la scelta, dopo qualche defezione, è caduta
su Padoan, che è uomo di D’Alema (che tu sia per me il coltello, sembra gli
abbia detto Matteo Renzi quando l’ha finalmente incontrato, se preferite la
versione di David Grossman; mentre se preferite la versione di Franz Kafka
nelle Lettera a Milena, sembra gli abbia detto: “Amore è il fatto che tu sei
per me il coltello col quale frugo dentro me stesso”).