lunedì 14 novembre 2022

IL PASSO DELL'OCA






Non far sapere alla sx quello che vuole evadere la dx.





Il passo dell'oco giulivo



“Falas de civilização, e de não dever ser,

Ou de não dever ser assim.

Dizes que todos sofrem, ou a maioria de todos,

Com as coisas humanas postas desta maneira,

Dizes que se fossem diferentes, sofreriam menos.

Dizes que se fossem como tu queres, seriam melhor.

Escuto sem te ouvir.

Para que te quereria eu ouvir?

Ouvindo-te nada ficaria sabendo.

Se as coisas fossem diferentes, seriam diferentes: eis tudo.

Se as coisas fossem como tu queres, seriam só como tu queres.

Ai de ti e de todos que levam a vida

A querer inventar a máquina de fazer felicidade!”.

(Alberto Caeiro, alias Fernando Pessoa, Falas de civilização, e de não dever ser, “Poemas Inconjuntos”. In Poemas de Alberto Caeiro. Fernando Pessoa. (Nota explicativa e notas de João Gaspar Simões e Luiz de Montalvor.) Lisboa: Ática, 1946 (10ª ed. 1993).  - 76. 1ª publ. in “Poemas Inconjuntos”. In Athena, nº 5. Lisboa: Fev. 1925).


“Parli di civiltà, e di non dover essere,

o di non dover essere così.

Dici che tutti soffrono, o la maggior parte di loro,

con le cose umane poste in questo modo.

Dici che se fossero diverse soffrirebbero meno.

Dici che se fossero come vuoi tu, sarebbe meglio.

Ascolto senza udirti.

Per cosa ti dovrei udire?

Udendoti non apprenderei niente.

Se le cose fossero diverse, sarebbero diverse: ecco tutto.

Se le cose fossero come vuoi tu, sarebbero solo come vuoi tu.

Povero te e gli altri che passate la vostra vita

cercando di inventare la macchina che vi renderà felici”.






L'Europa dovrebbe preoccuparsi?


Marò 1 e Marò 2



Galeazzo Bignami (FdI) Viceministro alle Infrastrutture












“C’è solo un passo fra il sublime e il grottesco: il passo dell’oca”. (Friedrich Nietzsche, da qualche parte fra Genealogia dell’anormale, Al di la del pene e del sale, l’Anti-pasto, il Crepuscolo dei bigoli, Così parlò Balaustra o Aur -ora-ora).  





Account social di Anna Paratore, madre di Giorgia Meloni

E' tutto vero!

Giorgio Meloni, il primo premier transgender della storia della Repubblica italiana






Miss Maglietta bagnata - Pontida




L'eterno ritorno dell'alto profilo

Siamo noi che ci siamo svegliati tutti fascisti, esattamente a distanza di 100 anni (Benito Mussolini prestò giuramento il 28 ottobre 1922, Giorgia Meloni vince le elezioni il 25 settembre 2022) dall’insediamento al potere del Primo Fascismo, oppure è Giorgia Meloni che si è svegliata democratica e ancora non lo sa, già perché i mercati, le alleanze in Europa e quelle atlantiche, i rapporti di potere mondiali, la consapevolezza, i diritti acquisiti, il livello culturale più elevato, anche se non eccelso, non consentiranno alla Meloni di stravolgere tutto, non ne ha le forze, Mussolini potè farlo perché non trovò ostacoli seri sul suo cammino, né quella monarchia da operetta, né le forze armate, né la politica, fatta in certi casi di persone più intelligenti dei politici attuali (Gramsci, Togliatti, Turati, De Gasperi, Giolitti…), ma molto più inconcludenti e tendenti (allora come ora) al masochismo, alla divisione interna, ad un perverso senso dell’opportunità, del buon senso, mentre Mussolini era privo di scrupoli e imprevedibile: non giocava secondo le loro stesse regole e non aveva rispetto per niente e per nessuno.

Oppure c’è una terza via, praticata per 47 anni dai politici al potere dal dopoguerra fino a Tangentopoli nel 1992 in tutta purezza e in modo spurio fino ad oggi: la via democristiana. Per i più giovani e per gli smemorati, democristiano è chi non ti affronta per vie dirette, ma per strade oblique, non si tratta di una lotta leale, faccia a faccia, ma di qualcosa di subdolo che avviene dietro le tue spalle, mentre di fronte a te c’è solo ipocrisia e lubrico servilismo. Non hanno la forza o l’intelligenza per batterti lealmente, allora tentano di usare la loro furbizia, la loro mancanza di scrupoli, ogni mezzo lecito e soprattutto illecito, tutto ciò che va oltre ogni convenzione, oltre tutto ciò che possa essere ammesso e ammissibile in un conflitto, usano il conflitto non dichiarato, lo “stai sereno” che è l’ultima parola prima di fotterti.

Un esempio pratico di democristianesimo applicato? Ve ne do anche due, molto semplici, la cosiddetta Legge Basaglia o Legge 180 (1978) e la “Legge 194” (1978) che permetteva alle donne l’interruzione volontaria della gravidanza; le forze progressiste di questo Paese si erano battute per introdurre questi due capisaldi di libertà e dei diritti civili nel nostro tessuto culturale, i democristiani che hanno governato l’Italia per 50 anni circa, che dai loro posti di comando avrebbero dovuto applicare e far rispettare queste leggi, le hanno invece boicottate e vanificate in tutti i modi.

La prima fu affossata con i continui tagli alla sanità pubblica, che non permisero di creare le strutture residenziali di quartiere e di dotarle del personale occorrente e dei professionisti previsti, per alleviare le famiglie nella presa in carico di persone con disagio mentale; la seconda attraverso l'iter burocratico di un'interruzione di gravidanza e la carenza di ginecologi pro-aborto, perché molti professionisti, per comodo e per salvaguardare la propria carriera professionale, preferiscono dichiararsi "obiettori".

Quest'ultima è la via più semplice e la più praticata, visto che se sei favorevole ti ritrovi a fare quasi solo tu le interruzioni di gravidanza, perché tutti gli altri sono "pro-life" (mentre tu evidentemente sei contro la vita), e perché è l'unica via per far carriera nell'ambito medico, per diventare primario, direttore di reparto e quant'altro, visto che i concorsi sono un pro forma e chi decide in sanità chi sarà chi o chi sarà cosa sono i politici.















9 commenti:

  1. Notevole il tuo post di cui condivido i timori verso l'attualità politica italiana che ha una sua radice preordinata da tempo. Perché non c'è niente di nuovo e le facce sono sempre le stesse come nella foro dove ci sono i nominativi dei Ministri del 2008 uguali a quelli di oggi.

    Importante il pensiero scritto di J. Saramago che ha visto con anticipo tante cose dei giorni nostri. Ma non perdo la speranza che la situazione cambi, perché le basi democratiche sono forti e resistenti.

    Un salutone e complimenti per la ricerca che hai fatto del post sempre interessante.

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    1. La speranza cerco di non perderla nemmeno io, mi ripeto che tutto sommato, con i nostri molti limiti, una qualche forma di democraticità l’abbiamo raggiunta, seppure una “forma-deforme”, una democrazia quasimodea (nel senso non del poeta Salvatore ma del Gobbo di Notre Dame di Victor Hugo), una democrazia per certi versi aberrante, che lascia passare fra le sue maglie fior di imbecilli, corrotti, ladri, psicopatici, sessuomani, omofobi, narcisisti, arruffapopoli, … , tanto che la scena politica è diventata un circo mediatico, un varietà, un avanspettacolo di terz’ordine dove si esibiscono solo guitti.
      Ma questa speranza è sempre più appesa ad un filo, soprattutto quando non riesci a scorgere un’opposizione ad un governo che dovrebbe far rizzare i capelli in testa guardando chi c’è alla presidenza del consiglio, chi è stato insediato nei ministeri, ascoltando le loro quotidiane dichiarazioni, valutando ciò che pensano di fare e ciò che stanno facendo.
      Un’opposizione evanescente, divisa, frammentata, posseduta dal demone del personalismo esasperato, che non riesce a fare una seria autocritica (e magari farsi da parte), e che non riesce più a selezionare persone oneste, determinate e capaci, solo altri cialtroni che fanno danni enormi non di immagine come si crede, ma sostanziali alla credibilità della politica.
      Ti ringrazio per la tua attenta lettura. Ciao

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  2. E' un peccato che tu non ricordi con maggiore precisione il testo di Nietzsche da cui è tratta la tua impagabile citazione :-)
    Ahimè, che dire? che non sia stato detto, intendo. Mica solo da Saramago, prima di lui da Pasolini che parlava del fascismo strisciante dei democristiani...e poi dovremmo continuare con l'analisi interminabile della sinistra non sinistra. Insomma quanto basta per sentirsi sufficientemente giù di morale e anche abbastanza pessimisti sul futuro se la statura media del pensatore tipo ormai non si staglia sopra l'altezza di Maria de Filippi! Andiamo avanti e vediamo come va a finire, almeno la curiosità non è ancora spenta. Qualche idea ce l'ho, mi basta pensare a com'è finita nel 2011, se di eterno ritorno si tratta deve pur esserci una eterna andata! Ciao

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    1. Davvero mi dispiace di non poter essere più preciso, ma capirai, Nietzsche ha scritto molti libri … fra reali e immaginari … in rete gli attribuiscono di tutto, pensavo che un questo mare magnum potesse starci benissimo anche questa citazione, magari non proprio come ciliegina sulla torta, forse pretenderei troppo, ma come candito nel panettone. :-)
      Ho anch’io la stessa sensazione di girare continuamente intorno sempre sulle stesse cose, gli stessi concetti, la stessa sensazione di impotenza e di incomunicabilità, di estraneità addirittura, come se non mi interessasse più di tanto.
      La curiosità persiste e non mi perderò nemmeno questo spettacolo, forse commenterò ancora qualcosa, anche se è da anni che mi dico: “Basta parlare di politica!”, soprattutto quando la politica manca ormai dalle sue sedi deputate e consuete, quando al posto dei politici c’è ormai di tutto e tutt’altro.
      L’eterno andare, in clima nietzschiano, è un’idea geniale, io saprei perfettamente dove fare andare molta gente … per l’eternità … purtroppo non se ne vogliono andare, ci ammorbano con la loro presenza e possiedono la caratteristica di cadere sempre in piedi, come i gatti o come quei pupazzi col fondo tondeggiante che basculano su se stessi se li muovi, ma non cadono mai per terra.
      Ciao

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  3. Ma non svegliamo il paese che ha dormito fino ad adesso senza accorgersi che il fascismo era già arrivato e ora si stupisce che sieda sui banchi del governo. Dormivano anche quando manganellavano e colpivano con gli idranti i portuali di Trieste.

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    1. Il fascismo non se n’é mai andato, c’è sempre stato paradossalmente prima ancora che Mussolini lo creasse e gli desse un nome, ed è resistito sommersamente anche dopo la caduta del Regime. Ora è riemerso, è al governo non più a sostegno di qualcun altro, ora è qualcun altro che sostiene il fascismo, o ciò che ne è rimasto.
      La sinistra ha da sempre la bella idea di suicidarsi, di frammentarsi, di disperdersi proprio quando più servirebbe, quando è più necessario superare le divisioni interne per contrastare compatta il pericolo esterno.
      Anzi, ho avuto spesso l’impressione che ciò che chiamiamo “sinistra” non fosse poi tanto diversa dalla destra emergente per molti aspetti: credo che gli italiani fra una destra vera, ruspante e una sinistra che imitava le politiche della destra, abbia preferito la destra autentica.
      Le manganellate ormai arrivano con qualsiasi governo, nessuno cerca di prevedere le conseguenze dei suoi provvedimenti, di dialogare con le parti sociali, di capire le motivazioni del dissenso.
      I gruppi politici di destra e di sinistra hanno degli sponsor a cui non possono non mantenere ciò che hanno promesso loro per il sostegno ricevuto, cosa che fanno con gli elettori, ma l’elettore una volta che ha consegnato il suo voto all’urna non serve più alla politica, non ha più potere contrattuale, mentre chi ti finanzia la campagna elettorale, i tuoi vizi, la bella vita, la cocaina e le mignotte, serve in continuazione.
      Per questo devono far passare lavori e provvedimenti ingiusti che servono ad arricchire pochissime persone e ad impoverire tutti gli altri, e per questo spesso servono le manganellate urbi et orbi: a destra e a sinistra … di destra e di sinistra.
      Ciao

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    2. Sai, quando dici che il fascismo non se n'è mai andato mi hai fatto venire in mente la buonanima di mio padre che nel 1945 insieme ai suoi due fratelli maggiori (che erano stati mandati al lavoro obbligatorio in fabbrica a costruire armi per le navi da guerra all'Ansaldo di Genova) finita la guerra si stupirono che gli italiani erano diventati tutti antifascisti quando sino al 1943 (quindi un paio di anni prima) c'erano ancora le "adunate oceaniche" con gli italiani che marciavano facendo il saluto romano.

      Spesso penso che in Italia non abbiamo mai fatto i conti con quel passato per tanti motivi.

      Al contrario, per fare un altro esempio, in Francia hanno avuto il generale C. de Gaulle che ha preferito l'esilio rifiutando la repubblica di Vichy, il nazismo e il fascismo (negli stessi anni in Italia avevamo il fascismo).
      Quando tornò in patria e divenne Presidente della Repubblica fece una legge per stanare i collaborazionisti. Fece stampare il nuovo franco francese e tutti i cittadini che avevano i vecchi franchi dovevano dichiararne la provenienza...è storico il fatto che i collaborazionisti fecero dei grandi falò bruciando i vecchi franchi avuti dai nazisti, ma molti di loro furono arrestati. Alcuni collaboratori di de Gaulle dissero: "Per stanare un mascalzone toccagli il portafoglio".

      Grazie per lo spazio ma il commento qui sopra mi aveva stuzzicato queste riflessioni.
      Un salutone

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    3. Mi fa sempre piacere dialogare con qualcuno in questo spazio virtuale, maggiormente con te che conosco da anni e che trovo sempre interessanti i tuoi commenti.
      Per come la vedo io, il fascismo non nasce con Mussolini, e non semplicemente per il fatto che la parola “fascio” era stata presa dai “Fasci siciliani”, un movimento operaio e contadino nato verso la fine del XIX° secolo in Sicilia, ma perché con una certa periodicità storica, dovuta forse ai limiti stessi della democrazia o ad un calo di anticorpi sociali verso la tendenza all’autocrazia, cercano di prendere il potere con la violenza e con la sopraffazione, suscitando tumulti incontrollati verso cui poi si pongono come gli unici in grado di controllarli e di riportare l’ordine e la disciplina.
      Il fascismo comunque serpeggia sempre in ogni società, lo sapevano fin dagli albori della democrazia in Atene, in cui il livello di attenzione verso tutte le forme emergenti di tirannide era molto elevato, e dove si educavano i cittadini a considerare la libertà come il bene più prezioso.
      Tutte queste forme di dittatura hanno delle caratteristiche in comune che si perpetuano in ogni tempo e in ogni cultura; il grande Umberto Eco ne ha individuate 14 che sono i sintomi caratteristici di quello che lui chiamava l’ur-fascismo o fascismo eterno ( https://threefaces.org/umberto-eco-ur-fascismo/ ).
      Per quanto riguarda la testimonianza storica e familiare che riporti, sono d’accordo con te che gli italiani durante il ventennio erano quasi tutti fascisti, per convinzione, per convenienza, per piaggeria, perché ci piace avere un padrone e sottometterci a lui, per quieto vivere, e che caduto il fascismo abbatterono con rabbia i simboli esecrati del regime.
      Mussolini fu catturato e ucciso, il re e la sua famiglia dopo il referendum del ’46 dovettero andare in esilio, ci furono qui e la (soprattutto nel nord Italia) delle esecuzioni sommarie di fascisti che si erano macchiati del sangue degli stessi compatrioti, che avevano partecipato a rastrellamenti, torture ed esecuzioni sommarie verso i partigiani e i sospetti fiancheggiatori, agevolarono e parteciparono attivamente pure ai massacri famosi cui diedero luogo o nazisti ritirandosi.
      Qualche “fascistone” convinto pagò questa sua mai rinnegata fede scontando qualche condanna sociale, con l’ostacolo della carriera; ma la stragrande maggioranza delle persone che avevano appoggiato attivamente il fascismo, rimasero tutte ai loro posti nella burocrazia del nuovo Stato, perché sapevano come funziona uno Stato, erano necessari alla nuova democrazia come prima erano stati indispensabili al regime, a farne funzionare gli ingranaggi.
      (segue)

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  4. Ancora con i fascisti e i comunisti ?

    Ancora co' zia Democra ?

    Figli e pure uoli in verità in verità vi dico..

    Le sedicenti e democrazie occidentali sono da sempre, sempre e comunque "serve e cameriere di banche ed imprese"

    La situazione sul pianeta Terra è drammatica.

    Miliardi di esseri viventi di tutte le specie animali e vegetali sono in balia di pochissimi esemplari della specie Homo Sapiens pazzi e criminali che hanno tutto il denaro e tutto il potere ed hanno solo il denaro ed il potere come valore,

    a tal punto allucinati dal denaro e dal potere, che è il loro solo ed unico valore, da essere completamente alienati dal loro corpo e dalla loro vita, dalla Natura e dalla Terra,

    quindi del tutto privi di rispetto per la Vita, per la Natura e per la Terra.

    Quel che accade è che quei pochissimi esemplari della specie Homo Sapiens pazzi e criminali che hanno tutto il denaro e tutto il potere e solo il denaro ed il potere come unico valore, allucinati dal denaro e dal potere, alienati dal loro corpo e dalla loro vita, dalla Natura e dalla Terra, e del tutto privi di rispetto per la Vita, per la Natura e per la Terra

    stanno portando avanti da tempo un' opera di distruzione della Vita, della Natura e della Terra,

    e porteranno fino in fondo la loro opera di distruzione della Vita, della Natura e della Terra se nessuno provvederà a fermarli,

    un' operazione che è peraltro quasi impossibile da mettere in atto,
    perché quei pochissimi esemplari della specie Homo Sapiens che hanno tutto il denaro e tutto il potere ed hanno solo il denaro e il potere come valore,

    proprio perché sono esseri viventi malati alienati dal loro corpo e dalla loro vita, dalla Natura e dalla Terra,

    dei pazzi criminali con la mente allucinata dal denaro e dal potere, che è il loro solo ed unico valore,

    presi dal loro allucinato delirio considerano chiunque cerchi di farli ragionare e di condurli alla consapevolezza della loro condizione di esseri viventi malati alienati dal loro corpo e dalla loro vita, dalla Natura e dalla Terra, e dell' opera di distruzione della Vita, della Natura e della Terra che stanno compiendo, per cercare di fermarli,
    come un "nemico pericoloso che vuole togliergli il denaro ed il potere",

    e, stravolti dal loro delirio, usano tutto il loro denaro e tutto il loro potere per distruggerlo e spazzarlo via,

    per poi continuare imperterriti la loro opera di distruzione della Vita, della Natura e della Terra, mossi dalla loro allucinazione per il denaro e per il potere che li rende del tutto privi di rispetto per la Vita, per la Natura e per la Terra,

    senza alcuna consapevolezza della loro condizione di esseri viventi malati alienati dal loro corpo e dalla loro vita, dalla Natura e dalla Terra,

    e, conseguentemente, dell' opera di distruzione della Vita, della Natura e della Terra che stanno compiendo.

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