“Falas de civilização, e de não dever ser,
Ou de não dever ser assim.
Dizes que todos sofrem, ou a maioria de todos,
Com as coisas humanas postas desta maneira,
Dizes que se fossem diferentes, sofreriam menos.
Dizes que se fossem como tu queres, seriam melhor.
Escuto sem te ouvir.
Para que te quereria eu ouvir?
Ouvindo-te nada ficaria sabendo.
Se as coisas fossem diferentes, seriam diferentes: eis tudo.
Se as coisas fossem como tu queres, seriam só como tu queres.
Ai de ti e de todos que levam a vida
A querer inventar a máquina de fazer felicidade!”.
(Alberto Caeiro, alias Fernando Pessoa, Falas de civilização, e de não dever ser, “Poemas Inconjuntos”. In Poemas de Alberto Caeiro. Fernando Pessoa. (Nota explicativa e notas de João Gaspar Simões e Luiz de Montalvor.) Lisboa: Ática, 1946 (10ª ed. 1993). - 76. 1ª publ. in “Poemas Inconjuntos”. In Athena, nº 5. Lisboa: Fev. 1925).
“Parli di civiltà, e di non dover essere,
o di non dover essere così.
Dici che tutti soffrono, o la maggior parte di loro,
con le cose umane poste in questo modo.
Dici che se fossero diverse soffrirebbero meno.
Dici che se fossero come vuoi tu, sarebbe meglio.
Ascolto senza udirti.
Per cosa ti dovrei udire?
Udendoti non apprenderei niente.
Se le cose fossero diverse, sarebbero diverse: ecco tutto.
Se le cose fossero come vuoi tu, sarebbero solo come vuoi tu.
Povero te e gli altri che passate la vostra vita
cercando di inventare la macchina che vi renderà felici”.
“C’è solo un passo fra il sublime e il grottesco: il passo dell’oca”. (Friedrich Nietzsche, da qualche parte fra Genealogia dell’anormale, Al di la del pene e del sale, l’Anti-pasto, il Crepuscolo dei bigoli, Così parlò Balaustra o Aur -ora-ora).
Siamo noi che ci siamo svegliati tutti fascisti, esattamente a distanza di 100 anni (Benito Mussolini prestò giuramento il 28 ottobre 1922, Giorgia Meloni vince le elezioni il 25 settembre 2022) dall’insediamento al potere del Primo Fascismo, oppure è Giorgia Meloni che si è svegliata democratica e ancora non lo sa, già perché i mercati, le alleanze in Europa e quelle atlantiche, i rapporti di potere mondiali, la consapevolezza, i diritti acquisiti, il livello culturale più elevato, anche se non eccelso, non consentiranno alla Meloni di stravolgere tutto, non ne ha le forze, Mussolini potè farlo perché non trovò ostacoli seri sul suo cammino, né quella monarchia da operetta, né le forze armate, né la politica, fatta in certi casi di persone più intelligenti dei politici attuali (Gramsci, Togliatti, Turati, De Gasperi, Giolitti…), ma molto più inconcludenti e tendenti (allora come ora) al masochismo, alla divisione interna, ad un perverso senso dell’opportunità, del buon senso, mentre Mussolini era privo di scrupoli e imprevedibile: non giocava secondo le loro stesse regole e non aveva rispetto per niente e per nessuno.
Oppure c’è una terza via, praticata per 47 anni dai politici al potere dal dopoguerra fino a Tangentopoli nel 1992 in tutta purezza e in modo spurio fino ad oggi: la via democristiana. Per i più giovani e per gli smemorati, democristiano è chi non ti affronta per vie dirette, ma per strade oblique, non si tratta di una lotta leale, faccia a faccia, ma di qualcosa di subdolo che avviene dietro le tue spalle, mentre di fronte a te c’è solo ipocrisia e lubrico servilismo. Non hanno la forza o l’intelligenza per batterti lealmente, allora tentano di usare la loro furbizia, la loro mancanza di scrupoli, ogni mezzo lecito e soprattutto illecito, tutto ciò che va oltre ogni convenzione, oltre tutto ciò che possa essere ammesso e ammissibile in un conflitto, usano il conflitto non dichiarato, lo “stai sereno” che è l’ultima parola prima di fotterti.
Un esempio pratico di democristianesimo applicato? Ve ne do anche due, molto semplici, la cosiddetta Legge Basaglia o Legge 180 (1978) e la “Legge 194” (1978) che permetteva alle donne l’interruzione volontaria della gravidanza; le forze progressiste di questo Paese si erano battute per introdurre questi due capisaldi di libertà e dei diritti civili nel nostro tessuto culturale, i democristiani che hanno governato l’Italia per 50 anni circa, che dai loro posti di comando avrebbero dovuto applicare e far rispettare queste leggi, le hanno invece boicottate e vanificate in tutti i modi.
La prima fu affossata con i continui tagli alla sanità pubblica, che non permisero di creare le strutture residenziali di quartiere e di dotarle del personale occorrente e dei professionisti previsti, per alleviare le famiglie nella presa in carico di persone con disagio mentale; la seconda attraverso l'iter burocratico di un'interruzione di gravidanza e la carenza di ginecologi pro-aborto, perché molti professionisti, per comodo e per salvaguardare la propria carriera professionale, preferiscono dichiararsi "obiettori".
Quest'ultima è la via più semplice e la più praticata, visto che se sei favorevole ti ritrovi a fare quasi solo tu le interruzioni di gravidanza, perché tutti gli altri sono "pro-life" (mentre tu evidentemente sei contro la vita), e perché è l'unica via per far carriera nell'ambito medico, per diventare primario, direttore di reparto e quant'altro, visto che i concorsi sono un pro forma e chi decide in sanità chi sarà chi o chi sarà cosa sono i politici.