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Tu ami tutti vero Garbo ?
RispondiEliminaE pretendi da tutti l'amore....
E predichi l'ammmmmmore..
Mantre te magni tutti li peperoni.
E bravo Garbo..
Finchè te dura..
"Tu ami tutti vero Garbo ?", no Giamba, non tutti, tu ad esempio mi stai sulle palle ... e pure i peperoni :-)
RispondiEliminaSono a casa e sto bene. Fra un po ' pioverà, rinfreschera' e starò ancora meglio.
RispondiEliminaCiao Garbo, bentornato:-)!
e bentornato anche da me che starei meglio se fossi in vacanza ma manca poco :-)
RispondiEliminaIo invece ho lasciato Milano pochi anni fa e sono tornato "alle origini" in Liguria, e da quando sono tornato sento che sono rinato. Un salutone anche da me e ben tornato :-).
RispondiEliminaSbrinzolon de un Garbo, dove te si stà tuto sto tempo? :-)
RispondiEliminaSi sta bene a casetta, eh! ^.^
Bentornato ^.^
Ben ritrovato.
RispondiEliminaJulia
OT
Leggere il tuo post è stato sotto certi aspetti come quando discorri con qualcuno di luoghi e persone che conosci bene. Ti senti a tuo agio e in comunione con tutto.
Ho letto di recente la biografia di Modigliani e un libro sulla Vita quotidiana a Parigi al tempo degli impressionisti e conosco ognuno degli artisti che hai citato e anche i luoghi da loro frequentati, sono appassionata di fotografia e conosco molto bene Man Ray e Dora Maar.. Per contro non conoscevo Kiki.
Ecco qua sinteticamente le tante relazioni che mi hanno fatto apprezzare in pieno il tuo racconto.
@ Nou,
RispondiEliminaè piovuto, certo, chissà dove, ha rinfrescato per una serata, adesso è tornata una cappa di umidità peggiore di prima e c’è ancora più di un mese e mezzo d’estate … climaticamente non è una bella prospettiva. Ho ancora sulla pelle il sale e il sole di questa splendida estate, sento ancora sui piedi le carezze della sabbia o quelle delle onde, i colori e i profumi che ho lasciato e che ho cercato di trattenere.
Ma si, questa è casa ormai quanto quella, nonostante io snobbo questo mare, e le spiagge e il sole, ma qui trovo angoli che mi appartengono, qui ho seminato molto e mi prendo cura di ciò che sento mio … rinfrescherà sicuramente.
Grazie Nou :-)
@ Antonio,
RispondiEliminabuone vacanze a te! :-)
@ Accade,
RispondiEliminaparafrasando Dante che si rivolge ad Ulisse e a Diomede con le parole: "O voi che siete due dentro ad un fuoco", io potrei definirmi uno dentro due fuochi. Una volta risolvevo tutta la questione dicendomi veneto quando stavo in Veneto, ed apprezzando queste terre e queste perone, e dicendomi siciliano quando tornavo in Sicilia. Ora la mia terra d'origine chiama ad alta voce e faccio sempre più fatica a staccarmi e tornare, ma non saprei nemmeno rinunciare a questa terra che mi sta ospitando fino adesso e che mi ha dato tanto e tanto ancora promette di darmi. Sono contento che almeno tu hai risolto questo dilemma.
Grazie anche a te, ciao
@ Cri,
RispondiEliminadove sono stato, indovina? Devo ancora realizzare di essere tornato, qualche mattina mi sorprendo ancora ad uscire di casa in costume, sandali e telo da mare :-)
Si, si sta bene anche a casetta ;-)
Grazie, ciao
@ Julia,
RispondiEliminaimmaginavo la tua risposta, ogni tanto do un'occhiata a ciò che stai leggendo e scopro interessi molto simili ai miei, quando non libri che ho letto o sto leggendo ;-)
Io mi appassiono di tutto ciò che mi colpisce, per qualche motivo, ma non potrei dire di essere un esperto o un conoscitore d'arte, o di fotografia, leggo qua e la, ma mi interessa soprattutto l'aspetto psicologico delle persone con cui mi imbatto, anche letterariamente, e anche come fotografo, ho una discreta macchina, ma sono più attento a cogliere qualche scatto particolare che ad avere una immagine tecnicamente perfetta.
Mi fa piacere che ti trovi bene nella lettura di queste vicende che provo a raccontare, perché mi piace sentire cosa ne pensano gli altri e perché proprio mi piace scriverle ... senza alcuna ambizione.
Grazie, ciao
Sandali?
RispondiEliminaZoccoli ci vogliono, di quelli che si trascinano stancamente e fanno rumore.
Il luogo natìo è rigeneratore di fisico e di memorie.
Ciao Garbo, io fresco della mia Calabria; nel mio Blog c'è post.
luigi
Zoccoli? Io sono "francescano" e poi, vorrei passare nel mondo senza lasciare molte tracce, nemmeno il rumore dei passi :-)
RispondiEliminaAlla fine ti do ragione, mi carico d energie senza nemmeno sapere come, ma pago queste energie con epiche incazzature ... pare che dalle mie parti non funzioni bene niente, se qualcuno ci mette le mani funziona anche peggio e se nessuno ci mette le mani è tutto abbandonato a se stesso.
Quest'inverno nel mio paese è crollata la loggia da dove uscivano i barconi di un'antica tonnara, ho apostrofato quella sottospecie di sindaco che i miei ex concittadini si sono scelti, c'è mancato poco che non gli mettessi le mani addosso perla risposta che mi ha dato. Poi ci rifletto e dico che quello è soltanto l'ultimo dei coglioni che avrebbe dovuto occuparsi di quei pochi angoli di bellezza che ancora quel paese possiede e non l'ha fatto, la loggia avrebbe potuto crollare con chiunque dei suoi predecessori, tanto era abbandonata a se stessa e nessuno ha mai verificato in che stato fosse. Però è una pena vedere il posto in cui sei nato in mano a degli immensi imbecilli (pure giovani, perché questo tizio ha almeno 10 anni meno di me) e che le critiche sono state molto flebili e più finalizzate ad alimentare il teatrino politico, che suscitate dallo sdegno di aver perso un reperto che storicamente apparteneva a quel paese e che era stata la cornice di molte coppie di sposi nel giorno più bello della loro vita, forse perché lo credevano eterno, come il loro amore.
Zoccoli? Le scarpe chiodate ci vorrebbero, per prendere tutti a calci nel culo!
Ciao
Con i chiodi in punta!
RispondiEliminaHo sempre detto che occorrerebbe mettersi davanti al Parlamento ed alle istituzioni in genere, non uno o due e più, ma moltissimi, una moltitudine, - risibile l'ultima trovata in terra sicula con i sindaci eletti con il 40% e senza ballotaggio; hanno proprio terrore del M5S, ma i cittadini sapranno regolarsi - e distribuire calci a chi li merita.
Diciamo una Rivoluzione dei calci in culo (Vespri siciliani docet!), rapida, dolorosissima e ... tutti a casa o a zappare la terra perché ve ne è tanta incolta.
Ciao da luigi - il quale ogni anno vede peggio la sua terra natia calabra -.