"Nel 1923, mentre la sua troupe girava La febbre
dell’oro, nello studio ci fu una discussione movimentata a proposito della
trama. Una mosca continuava a distrarre la loro attenzione, così Chaplin,
furioso, chiese uno scacciamosche e tentò di ammazzarla. Non ci riuscì. Un
istante dopo la mosca atterrò sul tavolo accanto a lui, a portata di mano. Lui
impugnò lo scacciamosche per colpirla, poi si fermò di botto e lo rimise giù.
Quando gli altri gli chiesero perché, lui li guardò e disse: “Non è la stessa
mosca”.".
(John Berger, Appunti sull’arte di cadere; su
Internazionale n.1067, 5/11 settembre 2014).
“¡Huye, amigo mío, a tu soledad! Ensordecido te veo por el
ruido de los grandes hombres, y acribillado por los aguijones de los pequeños.
El bosque y la roca saben callar dignamente contigo. Vuelve a
ser igual que el árbol al que amas, el árbol de amplias ramas: silencioso y
atento pende sobre el mar.
Donde la soledad acaba, allí comienza el mercado; y donde el
mercado comienza, allí comienzan también el ruido de los grandes comediantes y
el zumbido de las moscas venenosas.
En el mundo las mejores cosas no valen nada sin alguien que
las represente: grandes hombres llama el pueblo a esos actores.
El pueblo comprende poco lo grande, esto es: lo creador. Pero
tiene sentidos para todos los actores y comediantes de grandes cosas”.
"Amico mio, fuggi nella tua solitudine! Io ti vedo
assordato dal fracasso dei grandi uomini e punzecchiato dai pungiglioni degli
uomini piccoli.
La foresta e il macigno sanno tacere dignitosamente con te.
Sii di nuovo simile all’albero che tu ami, dalle ampie fronde: tacito e attento
si leva sopra il mare.
La dove la solitudine finisce, comincia il mercato; e dove il
mercato comincia, là comincia anche il fracasso dei grandi commedianti e il
ronzio delle mosche velenose.
Anche le cose più eccellenti del mondo non valgono nulla, se
non trovano qualcuno che le rappresenti: grandi uomini sono chiamati dal popolo
questi attori.
Il popolo capisce poco ciò che è grande, cioè: la creazione.
Ma esso ha comprensione per tutti gli attori e i commedianti delle grandi cause”.
“En torno a los inventores de nuevos valores gira el mundo: -
gira de modo invisible. Sin embargo, en torno a los comediantes giran el pueblo
y la fama: así marcha el mundo.
Espíritu tiene el comediante, pero poca consciencia del
espíritu. Cree siempre en aquello que mejor le permite llevar a los otros a
creer - ¡a creer en él!
Mañana tendrá una nueva fe, y pasado mañana, otra más nueva.
Sentidos rápidos tiene el comediante, igual que el pueblo, y presentimientos
cambiantes.
Derribar - eso significa para él: demostrar. Volver loco a
uno - eso significa para él: convencer. Y la sangre es para él el mejor de los
argumentos.
A una verdad que sólo en oídos delicados se desliza llámala
mentira y nada. ¡En verdad, sólo cree en dioses que hagan gran ruido en el
mundo!”.
“Il mondo ruota intorno agli inventori di valori nuovi –
invisibilmente esso ruota. Ma il popolo e la fama ruota intorno ai commedianti:
così va il mondo.
Il commediante ha spirito, ma poca coscienza dello spirito.
Egli crede sempre a ciò con cui gli riesce di suscitare la fede più intensa –
la fede in se stesso!
Domani avrà una nuova fede e doman l’altro un’altra ancora
più nuova. Simile al popolo, egli ha rapidi sensi, e umori mutevoli.
Sconvolgere – ciò significa per lui: dimostrare. Far perdere
la testa – ciò significa per lui persuadere. E il sangue è per lui la migliore
delle ragioni.
Una verità che si insinui solo in orecchie fini, la chiama
menzogna e nullità. Certo, egli crede solo a dèi che facciano gran fracasso nel
mondo!”.
“Lleno de bufones solemnes está el mercado - ¡y el pueblo se
gloría de sus grandes hombres! Estos son para él los señores del momento.
Pero la hora los apremia: así ellos te apremian a ti. Y
también de ti quieren ellos un sí o un no. ¡Ay!, ¿quieres colocar tu silla
entre un pro y un contra?
¡No tengas celos de esos incondicionales y apremiantes,
amante de la verdad! Jamás se ha colgado la verdad del brazo de un incondicional.
A causa de esas gentes súbitas, vuelve a tu seguridad: sólo
en el mercado le asaltan a uno con un ¿sí o no?
Todos los pozos profundos viven con lentitud sus
experiencias: tienen que esperar largo tiempo hasta saber qué fue lo que cayó
en su profundidad”.
“Il mercato è pieno di buffoni solenni – e il popolo esalta i
suoi grandi uomini! questi sono per lui i padroni del momento.
Ma il momento li incalza: così essi ti incalzano: e anche da
te pretendono un si o un no. Guai, vuoi assiderti tra pro e contro?
Per via di questi assoluti e indiscreti, sii senza gelosia,
tu che sei amante della verità! Mai la verità fu a fianco di un assoluto.
Per via di questi subitanei, ritirati nella tua sicurezza:
solo sul mercato si viene assaliti con la richiesta di un si o di un no.
Tutte le sorgenti profonde vivono con lentezza la loro
esperienza: esse debbono attendere a lungo prima di sapere che cosa è caduto nella loro profondità”.
“Todo lo grande se aparta del mercado y de la fama: apartados
de ellos han vivido desde siempre los inventores de nuevos valores.
Huye, amigo mío, a tu soledad: te veo acribillado por moscas
venenosas. ¡Huye allí donde sopla un viento áspero, fuerte!
¡Huye a tu soledad! Has vivido demasiado cerca de los
pequeños y mezquinos. ¡Huye de su venganza invisible! Contra ti no son otra
cosa que venganza.
¡Deja de levantar tu brazo contra ellos! Son innumerables, y
no es tu destino el ser espantamoscas.
Innumerables son esos pequeños y mezquinos; y a más de un
edificio orgulloso han conseguido derribarlo ya las gotas de lluvia y los
yerbajos”.
“Tutto quanto è grande si ritira in disparte dal mercato e
dalla fama: gli inventori di valori nuovi hanno sempre abitato lontano dal
mercato e dalla fama.
Amico mio, fuggi nella tua solitudine: io ti vedo tormentato
dalle punture di mosche velenose. Fuggi là dove l’aria spira forte e inclemente!
Fuggi nella tua solitudine! Hai vissuto troppo vicino ai
meschini e miserabili. Sfuggi alla loro vendetta invisibile! Verso di te essi
non sono altro che vendetta.
Non levare più il tuo braccio contro di loro! Innumerevoli
sono essi, e non è tuo destino essere uno scacciamosche.
Innumerevoli sono questi meschini e miserabili; e più di un
edificio orgoglioso è andato in rovina solo a causa di gocce di pioggia e di erbacce”.
“Tú no eres una piedra, pero has sido ya excavado por muchas
gotas. Acabarás por resquebrajarte y por romperte en pedazos bajo tantas gotas.
Fatigado te veo por moscas venenosas, lleno de sangrientos
rasguños te veo en cien sitios; y tu orgullo no quiere ni siquiera
encolerizarse.
Sangre quisieran ellas de ti con toda inocencia, sangre es lo
que sus almas exangües codician - y por ello pican con toda inocencia.
Mas tú, profundo, tú sufres demasiado profundamente incluso
por pequeñas heridas; y antes de que te curases, ya se arrastraba el mismo
gusano venenoso por tu mano.
Demasiado orgulloso me pareces para matar a esos golosos.
¡Pero procura que no se convierta en tu fatalidad el soportar toda su venenosa
injusticia!”.
“Tu non sei una pietra, ma già sei divenuto cavo per le molte
gocce. Ancora molte gocce e dovrò vederti spaccato e in frantumi.
Spossato io ti vedo da mosche
velenose, sanguinosamente segnato in cento scalfitture; e il tuo
orgoglio non vuol nemmeno andare in collera.
In tutta innocenza essi vorrebbero da te il sangue, sangue
bramano le loro anime esangui – e perciò pungono in tutta innocenza.
Ma tu, che sei profondo, tu soffri troppo profondamente, anche
per piccole ferite; e ancora non sei riuscito a guarirti, che già lo stesso
verme velenoso ti è strisciato sulla mano.
Io ti vedo troppo orgoglioso, per uccidere questi ingordi.
Bada però che non diventi la tua rovina, dover sopportare i loro torti
velenosi!”.
“Ellos zumban a tu alrededor incluso con su alabanza:
impertinencia es su alabanza. Quieren la cercanía de tu piel y de tu sangre.
Te adulan como a un dios o a un demonio; lloriquean delante
de ti como delante de un dios o de un demonio. ¡Qué importa! Son aduladores y
llorones, y nada más.
También suelen hacerse los amables contigo. Pero ésa fue
siempre la astucia de los cobardes. ¡Sí, los cobardes son astutos!
Ellos reflexionan mucho sobre ti con su alma estrecha, -
¡para ellos eres siempre preocupante! Todo aquello sobre lo que se reflexiona
mucho se vuelve preocupante.
Ellos te castigan por todas tus virtudes. Sólo te perdonan de
verdad - tus fallos”.
“Essi ti ronzano intorno anche con la loro lode: impertinenza
è la loro lode. Essi vogliono la vicinanza della tua pelle e del tuo sangue.
Essi ti adulano come un dio o un demonio; essi piagnucolano
davanti a te come davanti a un dio o un demonio. Che importa! Adulatori essi
sono e piagnucoloni, nulla di più.
Spesso fanno anche gli amabili con te. Ma questa è sempre
stata l’intelligenza dei vili. Si, i vili sono intelligenti!
Essi riflettono molto su di te nella loro anima angusta – tu sei
sempre inquietante per loro! Tutto quanto è oggetto di molta riflessione,
diventa inquietante.
Essi ti puniscono per tutte le tue virtù. E ti perdonano, veramente,
solo – i tuoi errori”.
“Como tú eres suave y de sentir justo, dices: «No tienen
ellos la culpa de su mezquina existencia». Mas su estrecha alma piensa:
«Culpable es toda gran existencia».
Aunque eres suave con ellos, se sienten, sin embargo,
despreciados por ti; y te pagan tus bondades con, daños encubiertos.
Tu orgullo sin palabras repugna siempre a su gusto; se
regocijan mucho cuando alguna vez eres bastante modesto para ser vanidoso.
Lo que nosotros reconocemos en un hombre, eso lo hacemos
arder también en el. Por ello ¡guárdate de los pequeños!
Ante ti ellos se sienten pequeños, y su bajeza arde y se pone
al rojo contra ti en invisible venganza”.
“Tu sei mite e di equo sentire, perciò dici: «Essi non hanno
colpa della loro esistenza meschina». Ma la loro anima angusta pensa: «Colpevole
è ogni grande esistenza».
Anche se sei mite con loro, si sentono pur sempre
disprezzati; e ricambiano ogni tuo atto benefico con subdole cattiverie.
Il tuo orgoglio senza parole va sempre contro il loro gusto;
giubilano, se qualche volta sei tanto modesto da essere vanitoso.
Nell’atto stesso in cui riconosciamo qualcosa in un uomo,
questo qualcosa prende fuoco in lui. Perciò guardati dalle persone meschine!
Essi si sentono meschini di fronte a te, e la loro bassezza
cova, ardente sotto la cenere una vendetta invisibile”.
“¿No has notado cómo solían enmudecer cuando tu te acercabas
a ellos, y cómo su fuerza los abandonaba, cual humo de fuego que se extingue?
Sí, amigo mío, para tus prójimos eres tú la conciencia
malvada: pues ellos son indignos de ti. Por eso te odian y quisieran chuparte
la sangre.
Tus prójimos serán siempre moscas venenosas; lo que en ti es
grande - eso cabalmente tiene que hacerlos mas venenosos y siempre más moscas.
Huye, amigo mío, a tu soledad y allí donde sopla un viento
áspero, fuerte. No es tu destino el ser espantamoscas.
Así habló Zaratustra”.
(Friedrich Nietzsche, Así habló Zaratustra, De las moscas del
mercado, Trad. A. Sanchez Pascual, Alianza Editorial, Madrid, 2011, pp.
105-109).
“Quante volte sono ammutoliti al tuo apparire, e la loro
forza li ha abbandonati come il fumo di un fuoco che si estingue: non l’hai
notato?
Si, amico mio, tu sei la cattiva coscienza dei tuoi prossimi:
essi infatti non sono degni di te. Perciò ti odiano e vorrebbero succhiarti il
sangue.
I tuoi prossimi saranno sempre mosche velenose; ciò che in te
è grande – proprio questo non può non renderli che più velenosi e sempre più
mosche.
Amico mio, fuggi nella tua solitudine e là dove spira un’aria
forte e inclemente. Non è tuo destino essere uno scacciamosche.-
Così parlò Zarathustra”.
(Friedrich Nietzsche,
Così parlò Zarathustra, Delle mosche del mercato, Adelphi,
Milano, 1985pp. 58-61).
"Il paziente mostra evidenti spunti paranoici di
megalomania: dichiara di essere un grande filosofo."
— Dalla cartella psichiatrica di Friedrich Nietzsche al manicomio di
Jena, 1889.
Alla mia cara amica Ines, di Siviglia, che ha inaugurato il
suo “italiano” leggendo dibattiti nei nostri blog che ha definito “orribili”,
ad Antonio che si
merita in questo frangente l’appellativo di “Don Chisciotte della Mancha” e a me stesso come monito
contro la frequentazione di fanatici, di sciroccati e di sirene ammaliatrici.