Riserva Naturale Pillirina - Siracusa, Plenilunio (Ph: Dario Giannobile)
Riserva Naturale Pillirina - Siracusa, Plenilunio (Ph: Dario Giannobile)
Capo Peloro - Messina, Plenilunio
Plenilunio con gufo (Ph. Mario Cea)
Source: Corriere Etneo
"La scala era così erta, che
Ciàula, con la testa protesa e schiacciata sotto il carico, pervenuto
all'ultima svoltata, per quanto spingesse gli occhi a guardare in su, non
poteva veder la buca che vaneggiava in alto.
Curvo, quasi toccando con la
fronte lo scalino che gli stava di sopra, e su la cui lubricità la lumierina
vacillante rifletteva appena un fioco lume sanguigno, egli veniva su, su, su,
dal ventre della montagna, senza piacere, anzi pauroso della prossima
liberazione. E non vedeva ancora la buca, che lassù lassù si apriva come un
occhio chiaro, d'una deliziosa chiarità d'argento.
Se ne accorse solo quando fu agli
ultimi scalini. Dapprima, quantunque gli paresse strano, pensò che fossero gli
estremi barlumi del giorno. Ma la chiaria cresceva, cresceva sempre più, come
se il sole, che egli aveva pur visto tramontare, fosse rispuntato.
Possibile?
Restò - appena sbucato all'aperto
- sbalordito. Il carico gli cadde dalle spalle. Sollevò un poco le braccia;
aprì le mani nere in quella chiarità d'argento.
Grande, placida, come in un
fresco luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la Luna.
Sì, egli sapeva, sapeva che
cos'era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che
poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna?
Ora, ora soltanto, così sbucato,
di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva.
Estatico, cadde a sedere sul suo
carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna... C'era la
Luna! la Luna!
E Ciàula si mise a piangere,
senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che
sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna, col
suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che
rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva
più stanco, nella notte ora piena del suo stupore".
(Luigi Pirandello, Ciaula scopre la luna, in Novelle per un anno).