domenica 2 febbraio 2020

CINQUANTAQUATTRO GATTI




Cheshire Cat






“A me piacerebbe avere figli di tutti i colori: rossi, gialli … Pensi che soddisfazione. Così, come un mazzo di fiori di campo”. (Marcello Mastroianni “Marcello Rubini”, La dolce vita, di Federico Fellini, 1960).


Il celebre locale parigino Le Chat Noir, Montmartre, Paris (foto d'epoca).

Dettaglio della testata della rivista “Le Chat Noir ” datata 12 dicembre 1885, con tanto di gatto e mulini di Montmartre.


Théophile-Alexandre Steinlen, Tournée du Chat Noir, 1896. Litografia a colori, 40 × 62 cm, Museo Van Gogh, Amsterdam.




C’è un profumo più buono di quello del mandarino mentre lo state sbucciando?









“Il passato non torna. Damme ‘n bacio”. (Alberto Sordi e Brunella Bovo, “Lo sceicco bianco” (Federico Fellini, 1952).










“Co le ciàco’e no se impasta frìto’e” Con le chiacchiere non si impastano frittelle). (Proverbio veneziano).










«Il Ghignagatto [nella versione italiana della Disney è chiamato Stregatto, il nome originale datogli da Carroll è però Cheshire Cat] si mise soltanto a ghignare quando vide Alice. "Sembra di buon umore, — essa pensò; — ma ha le unghie troppo lunghe, ed ha tanti denti," perciò si dispose a trattarlo con molto rispetto. — Ghignagatto, — cominciò a parlargli con un poco di timidezza, perché non sapeva se quel nome gli piacesse; comunque egli fece un ghigno più grande. "Ecco, ci ha piacere," pensò Alice e continuò: — Vorresti dirmi per dove debbo andare? — Dipende molto dal luogo dove vuoi andare, — rispose il Gatto. — Poco m’importa dove... — disse Alice. — Allora importa poco sapere per dove devi andare, — soggiunse il Gatto. —...purché giunga in qualche parte, — riprese Alice come per spiegarsi meglio. — Oh certo vi giungerai! — disse il Gatto, non hai che da camminare. Alice sentì che quegli aveva ragione e tentò un’altra domanda. — Che razza di gente c’è in questi dintorni? — Da questa parte, — rispose il Gatto, facendo un cenno con la zampa destra, — abita un Cappellaio; e da questa parte, — indicando con l’altra zampa, — abita una Lepre di Marzo. Visita l’uno o l’altra, sono tutt’e due matti. — Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui. Non parve una ragione sufficiente ad Alice, ma pure continuò: — E come sai che tu sei matto? — Intanto, — disse il Gatto, — un cane non è matto. Lo ammetti? — Ammettiamolo, — rispose Alice. — Bene, — continuò il Gatto, — un cane brontola quando è in collera, e agita la coda quando è contento. Ora io brontolo quando sono contento ed agito la coda quando sono triste. Dunque sono matto. — Io direi far le fusa e non già brontolare, — disse Alice. — Di’ come ti pare, — rispose il Gatto. — Vai oggi dalla Regina a giocare a croquet? — Sì, che ci andrei, — disse Alice, — ma non sono stata ancora invitata. — Mi rivedrai da lei, — disse il Gatto, e scomparve. Alice non se ne sorprese; si stava abituando a veder cose strane. Mentre guardava ancora il posto occupato dal Gatto, eccolo ricomparire di nuovo. — A proposito, che n’è successo del bambino? — disse il Gatto. —.Avevo dimenticato di domandartelo. — S’è trasformato in porcellino, — rispose Alice tranquillamente, come se la ricomparsa del Gatto fosse più che naturale. — Me l’ero figurato, — disse il Gatto, e svanì di nuovo. Alice aspettò un poco con la speranza di rivederlo, ma non ricomparve più …».
(Lewis Carroll - Alice nel Paese delle meraviglie (1865), Traduzione dall'inglese di Silvio Spaventa Filippi (1914), Porco e pepe, VII).



“Masticavo semi di mela alla luce del mattino”. (Battiato-Sgalambro, Stati di gioia, da Il vuoto, 2007).


4 commenti:

  1. Che bel post sui gatti! Io e la mia compagna abbiamo avuto una gatta che ha vissuto 17 anni...a volte ci manca ma magari in futuro prenderemo un altro gatto, ma non in città. Preferiamo avere almeno un giardinetto. Belle anche le parole di Marcello Mastroianni sui figli senza fare differenze, "Figli come un mazzo di fiori di campo"...proprio bello come il resto del post.
    Un salutone e buona domenica

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  2. Grazie, Accade,
    molti anni fa anch'io avevo un gatto siamese, Socrate, ma me lo sono goduto poco perché sono andato a studiare fuori sede; in mia assenza, mi dicevano i miei, usava la casa solo per mangiare e per dormire, era presente più spesso quando io tornavo, ed ero l'unico da cui accettava il cibo prendendolo direttamente dalle mie mani. Poi purtroppo è morto, finito sotto le ruote di una macchina.
    Da allora animali solo se ho un alloggio consono per ospitarli, non in appartamento.
    Marcello Mastroianni è stato un attore di primissimo piano, ci ha lasciato grandi film, ma Federico Fellini è il regista che ha saputo valorizzarlo al meglio: insieme facevano sognare ed hanno insegnato al mondo intero a far film e a recitare.
    Sarà perché amo più ciò che è diverso da me che ciò che è uguale a me, che se avessi avuto figli li avrei voluto tutti colorati come fiori di campo anch'io: diversi da me e diversi fra di loro.
    Ciao

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  3. Cinquantaquattro gatti, eh! Vedo che anche i tuoi aumentano di numero non solo i miei, ahahahahah! Te li ricordi quanto erano quarantaquattro? Bei tempi quelli! Chissà perchè sti gatti si riproducono così velocemente, non fai in tempo a crescerne uno che ti ritrovi subito con un'altro sul groppone! Ahahahah!
    Ma si dai, si fa per ridere ^_^. Ehm...
    Io ne ho due adesso: Lina e Mia. Piccolino, il mio amore dal pelo nero (adoro i gatti neri), è finito pure lui sotto le ruote di una macchina. Non sai quanto ho pianto. Era davvero il mo tesoro.
    Ma come fai a fare dei post così belli? Ma dove le trovi queste immagini stupende?
    Notte Garbo. Miao ^_^

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  4. Già, mia cara, ogni anno un gatto nuovo, è la famiglia felina aumenta. Quarantaquattro gatti ... in fila per sei col resto di due? Ma certo che me lo ricordo: il mondo sembrava più bello; oggi è come se qualcuno mi avesse passato la responsabilità di far girare gli ingranaggi della Terra mentre tutti gli altri sembrano pensare solo a divertirsi, e come se il tempo stesse per finire da un momento all'altro.
    Come faccio a far post così belli? Mi impegno e mastico semi di mela, che aiuta! Dove trovo immagini così belle? In rete, in genere; sono iscritto ad una fotocommunity, ci scambiamo delle foto e delle informazioni tecniche per scattare immagini di buona qualità (una piccola percentuale di immagini è mia).
    Ciao, anzi ... miao a te ^_^

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