martedì 8 dicembre 2015

PHILÍA & NEÎKOS




PHILÍA (AMICIZIA, SIMPATIA, AFFINITÀ) – NEÎKOS (INIMICIZIA, ANTIPATIA, AVVERSIONE).





“Infatti da ciò che mai è esistito è inattuabile il generarsi, e vano e impensabile è che perisca quello che esiste; in eterno infatti sarà dove ogni volta qualcuno lo avrà collocato”. (Empedocle DK 31 B 12).





“Ma ti dirò un’altra cosa; non esiste generazione di nessuno fra tutti i mortali, né termine alcuno di morte funesta, ma solo esiste mistione, e separazione di quanto si è mescolato; ma queste cose dagli uomini sono chiamate generazione” (Empedocle, DK 31 B 8).





“Lì non si distinguono le agili membra del sole, né la stirpe della terra coperta di selve, né mare. Così, nelle dense latebre dell’armonia, saldamente è infisso lo sfero ricurvo, raggiante nella sua rotonda unicità” (Empedocle, DK 31 B 27).





“Ed ora anch’io sono fra costoro, bandito da dio e vagabondo, fedele all’odio impazzito”. (Empedocle, DK 31 B 115, 13-14).






“Con la terra vediamo infatti la terra, l’acqua con l’acqua, con l’aria l’aria celeste e con il fuoco il fuoco funesto, con l’amore l’amore, e con l’odio l’odio luttuoso”. (Empedocle, DK 31 B 109).
“ … sangue che circola intorno al cuore, questo è per gli uomini infatti il pensiero”. (Empedocle, DK 31 B 105, 3).
“”… conosci allorché la ragione nelle viscere ti si è divisa”. (Empedocle, DK 31 B 4, 3).
“ … tutte le cose possiedono intelligenza, e prendono parte al pensiero”. (Empedocle, DK 31 B 110, 10).






“Ippoboto riferisce che egli, levatosi, si diresse all’Etna e, giunto ai crateri di fuoco, vi si lanciò e scomparve, volendo confermare la fama che correva intorno a lui, che era diventato dio. Successivamente fu riconosciuta la verità, poiché uno dei suoi calzari fu rilanciato in alto; infatti egli era solito usare calzari di bronzo”. (Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, Libro ottavo).





“  - Pausania: Il tuo sguardo, al cospetto degli dei è limpido ed il tuo genio magnifico risplende sulla terra. Tutto ciò dovrebbe ora perire?
 - Empedocle: (affettuosomante) Ma figlio stolto! Dorme forse, si arresta il sacro  puro spirito della vita? Sempre gioioso, mai lo vedrai languire entro prigioni, né indugiare in luoghi senza speranza. (alza le mani al cielo) Giove liberatore!… Prepara per me la mensa, affinché possa ancora una volta assaporare il frutto della vite, e che lieto e grato sia il mio commiato. (Fa un cenno a Pausania perché vada)    E' maturato il tempo. Mi stupisco come se la mia vita cominciasse ora. Solo adesso io sono . Eccomi, Padre del cielo. Occhi miei, il vostro solerte servizio è finito. Sì, ecco! Un brivido di desiderio: la morte infine infiamma la mia vita? E tu Natura mi porgi il calice tremendo e spumeggiante di questo cratere, affinché il tuo cantore possa bere l'entusiasmo supremo!  (gridando di gioia) Sono felice! La mia gioia è compiuta. (Empedocle è appena scomparso dentro un rosso mantello simbolico, porto dalle quinte. Entrano di corsa Pantea e Delia).
[…]
 - Hölderlin: Oh amata Natura. Il tuo abbraccio mortale ha reso quest'aria zuppa d'amore. L'amico del claudicante Vulcano, il principe degli elementi, ha avuto il suo pasto.  Empedocle si è tuffato nel fuoco dell'Etna, mentre io mi sono immerso nel fuoco della follia. (Dalle quinte vengono gettati in scena due sandali. Hölderlin li raccoglie). Di lui è rimasto un paio di sandali, di me (indica se stesso), quello che vedi: questo corpo è il mio sandalo, ed esso porta a spasso per le tue pianure soltanto inchini e sberleffi. (Si inchina al pubblico, ma il falegname lo porta via amorevolmente)”. (Friedrich Hölderlin, La morte di Empedocle, prima stesura, 1797). 



13 commenti:

  1. ES DENKT non ICH DENKE

    Sussidio pedagogico per il solito coglionazzo

    che parla di Nietzsche sena conoscerlo

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  2. UBERMENSCH

    Oltreuomo non superuomo..

    Sussidio pedagogico per il solito coglionazzo

    che parla di Nietzsche sena conoscerlo

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  3. ES DENKT

    non

    ICH DENKE.

    Esso pensa

    non

    io penso.

    Io non ho un corpo.

    Io sono un corpo.

    Il corpo è la mia grande ragione.

    Esso non dice IO.

    Esso fa IO.

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  4. L'ubermensch

    è colui che va oltre l'uomo,

    colui che supera l'uomo,

    colui che supera la concezione delirante dell'uomo,

    quella dualistica,

    Colui che dice

    IO SONO DUNQUE PENSO.

    NON IO PENSO DUNQUE SONO

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  5. "Der Mensch ist ein Seil, geknüpft zwischen Thier und Übermensch, - ein Seil über einem Abgrunde. Ein gefährliches Hinüber, ein gefährliches Auf-dem-Wege, ein gefährliches Zurückblicken, ein gefährliches Schaudern und Stehenbleiben. Was gross ist am Menschen, das ist, dass er eine Brücke und kein Zweck ist: was geliebt werden kann am Menschen, das ist, dass er ein Übergang und ein Untergang ist. Ich liebe Die, welche nicht zu leben wissen, es sei denn als Untergehende, denn es sind die Hinübergehenden".
    (F. W. Nietzsche, Also sprach Zarathustra, Zarathustra's Vorrede, 4).
    Auf wiedersehen, meine liebe! :-)

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  6. Entro in punta di piedi in questo colto scambio per dirti il mio apprezzamento per le immagini, le parole e per la canzone finale che non conoscevo. Un florilegio che fa capire bene la razionalità di Empedocle che Bufalino riconosce ai siciliani. Ricordo una volta di essere stato a Catania in concomitanza di una delle eruzioni del dio vulcano. Il volo previsto per Catania atterrò a Palermo. Ricordo bene che mi colpì la polvere ai bordi delle strade, sui marciapiedi, sui cornicioni delle case, sulle auto. Polvere nera che pungeva alle narici, Catania era diventata una gigantesca clessidra e il tempo vi fluiva lento e pesante. E' questo un'altra dimensione del tempo in Sicilia, è polvere lavica che si deposita sulle strade. Ciao :-)

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  7. Sognai l'Etna per un lungo periodo.
    All'inizio erano incubi. A volte c'era qualcuno che tentava di spingermi dentro il cratere, altre volte rischiavo di caderci da sola, altre ancora l'odore della polvere mi soffocava.
    Poi, all'improvviso gli incubi sparirono.
    Rivivevo in sogno le sensazione di libertà che provai nel percorrere i suoi sentieri, e... quella gioia, si, quella gioia nell'essere li, davanti alla sua imponenza, alla sua bellezza vorrei dire lunare.
    Secondo me, l'Etna è il figlio segreto della Luna.
    Ciao Garbo. Grazie per questi passaggi d'amore.
    Cri

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  8. Figli e Uoli in Verità in Verità vi dico !

    La parola è il nulla,

    non esiste in Natura

    e non ha alcun effetto sulla Natura:

    ha effetto solo su quelli

    che l'hanno inventata per ingannarsi tra di loro,

    gli esemplari della specie Homo Sapiens Sapiens.

    Figli e Uoli in Verità in Verità vi dico !

    La realtà naturale della vita e della morte,

    tutti i fenomeni naturali che avvengono sulla Terra

    avvengono come effetto di realtà naturali e terrene

    che nulla hanno a che fare con la parola,

    che non sono in alcun modo condizionati dalla parola

    e che manco sanno cosa sia la parola.

    Figli e Uoli in Verità in Verità vi dico !

    La parola è un patetico tentativo

    della specie Homo Sapiens Sapiens

    di ingannare la natura,

    la realtà naturale della vita e della morte,

    naturalmente senza riuscirci,

    che ha come solo risultato

    quello di riuscire

    a distogliere, distrarre, fuorviare, mistificare, ingannare

    gli esemplari più deboli della specie

    dalla consapevolezza della realtà naturale della vita e della morte

    cancellando in loro quella consapevolezza,

    che li angoscia.

    Figli e Uoli in Verità in Verità vi dico !

    Nata per a distogliere, distrarre, fuorviare, mistificare, ingannare

    la parola mantiene sempre e comunque quella funzione:

    distogliere, distrarre, fuorviare, mistificare, ingannare.

    Usate pertanto la parola in modo corretto ed appropriato,

    facendone l'uso per cui essa è stata creata:

    distogliere, distrarre, fuorviare, mistificare, ingannare.

    Scindete le vostre parole dalle vostre azioni !

    Una sia la vostra parola un' altra la vostra azione !

    Fatelo consapevolmente, scientificamente,

    metodicamente, quotidianamente.

    Fino a mostrare chiaramente ed indiscutibilmente

    la vera funzione della parola,

    lo scopo per cui la parola è stata inventata:

    distogliere, distrarre, fuorviare, mistificare, ingannare.

    Fino a togliere alla parola ogni senso ed ogni significato,

    fino a togliere alla parola ogni credibilità.

    fino a che nessuno potrà essere più ingannato con la parola.

    Figli e Uoli in Verità in Verità vi dico !

    Fate come i preti e i predicatori,

    fate come i giornalisti e i conduttori tivvi,

    fate come gli imprenditori e i banchieri,

    fate come i politici e i pubblicitari,

    fate come Renzie, Boschi e i compagnucci di merende piddini !

    Scindete le vostre parole dalle vostre azioni !

    Una sia la vostra parola un' altra la vostra azione !

    Fatelo consapevolmente, scientificamente,

    metodicamente, quotidianamente.

    Fino a mostrare chiaramente ed indiscutibilmente

    la vera funzione della parola,

    lo scopo per cui la parola è stata inventata:

    distogliere, distrarre, fuorviare, mistificare, ingannare.

    Fino a togliere alla parola ogni senso ed ogni significato,

    fino a togliere alla parola ogni credibilità.

    fino a che nessuno potrà essere più ingannato con la parola.

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  9. @ Antonio,
    non è raro che la “polvere dell’Etna” arrivi anche a oltre 100 km di distanza dal cratere in particolari condizioni atmosferiche, questo è un bene perché fertilizza una terra che dopo millenni di sfruttamento (la Sicilia era considerata il granaio d’Italia al tempo dei romani) sarebbe sterile e desertica.
    Riguardo ai siciliani, siamo abituati da sempre a cacciare la polvere (di qualsiasi tipo essa sia) sotto il tappeto e illuderci di fermare così il tempo.
    Ciao

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  10. @ Cri,
    grazie a te per le tue attenzioni. Sai, non bisognerebbe mai raccontare un proprio sogno ad uno psicoanalista, il pericolo che corri è che questo azioni automaticamente il suo bagaglio professionale e inizi ad interpretarlo. Un sogno è quanto di più intimo possa regalarti una persona, anche se spesso non è consapevole di questo dono e della profondità dello stesso.
    Se tu ti riferisci al tuo sogno col passato remoto, io dovrei utilizzare il gerundio per dire che è da qualche anno a questa parte che sto sognando di tanto in tanto serpenti; neri e repellenti serpenti. Mi sveglio su un letto di hotel su cui strisciano alcuni serpenti, scendo dal letto e il pavimento brulica di serpenti, vado in corridoio e il numero dei serpenti aumenta, una persona che conosco affonda le mani nella terra sotto alcuni rami e foglie secche e tira su un nugolo di serpenti …. e non finisce qui, ma da qui in poi l’incubo diventa troppo personale per affidarlo ad un blog.
    Tutti i sogni ci parlano, gli incubi, poi, cercano di trasmetterci un certo allarme per qualcosa che sta accadendo o che potrebbe accadere; non sono soltanto dei segnali, ma veri e propri tentativi di soluzione, onirica, che solo chi presta attenzione ai suoi sogni e li sa decifrare può cogliere ed utilizzare anche nella veglia.
    In Italia abbiamo montagne bellissime, io mi sono innamorato delle Dolomiti da quando svegliandomi una mattina di molti anni fa, ho aperto la finestra e mi sono ritrovato davanti la maestosità del monte Antelao (ero giunto a Tai di Cadore di sera, col buio, e non mi ero reso conto della bellezza di quei luoghi).
    L’Etna ha delle peculiarità, però, che le altre montagne non hanno, dalla cima vedi tutta la piana di Catania, vedi Taormina, e vedi il mare … è uno spettacolo bellissimo, unico; poi, l’Etna è una montagna “vivente”, poi sentire il suo respiro, la sua bonaria presenza quando i frutti della terra ti crescono rigogliosi e ciclicamente anche la sua furia.
    Ciao

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  11. @ Giamba,
    anche quello che hai scritto tu è “parola”
    ;-)

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