lunedì 23 novembre 2015

IL PREMIO OSCAR RADIO FON




Lettera al premio Oscar Dario Fo, tratta dalle Ultime lettere del premio Ignobel Matteo Salvini.

"... andrò comunque al cinema a vedere il tuo prossimo film!", ... deve averlo scambiato per Alvaro Vitali, Christian de Sica o Massimo Boldi.
Si si, ridete pure, professoroni sinistrorsi che non siete altro, e tornatevene nel vostro salotto, siete tutti "proseliti" (dicesi proselito o proselita, se è femmina, un appassionato degustatore di prosecco di Valdobbiadene) & "ignoranti" (che è un gerundio, come "migrante").  :-)))


[Aggiunto il 24-11-2015 alle ore 15.10]

Antonio mi fa notare che questa notizia è una bufala, lo screenshot di facebook che vi ho riportato non sarebbe stato scritto da Matteo Salvini, ma nientemeno che da un generatore automatico di post di Salvini, praticamene una macchina che genera a caso reazioni di Salvini ad aventi realmente accaduti (perché che Dario Fo abbia detto che Salvini sia un “uomo dal cinismo assoluto, [che] fa proseliti tra gli ignoranti” è vero).
La replica di Salvini c’è stata, ed è testualmente: “Buona giornata Amici, Dario Fo ha detto “Salvini è un cinico e viene seguito da ignoranti”. Quindi buona giornata a tutti noi ignoranti! Che poveretto …”; in sostanza Matteo Salvini sembra sapere chi è Dario Fo (almeno ne ha sentito parlare), non si sbilancia ad elencare i titoli o le attività del suo interlocutore. Tenta una battuta di finezza con quel saluto “a tutti noi ignoranti” assolutamente non riuscita, poi se ne esce  con: “Che poveretto …” che è di una povertà mentale unica (praticamente un boomerang).
È sconcertante per me constatare come una macchina elettronica riesca a produrre un pensiero più articolato di quello che riescono a produrre i due ultimi neuroni rimasti in Salvini, ed è proprio questo che mi ha ingannato.
Io non frequento Facebook, né tantomeno gli altri social network perché secondo me amplificano la velocità del naturale decadimento cerebrale (un anno su facebook ti fa perdere 10 punti del QI), per cui questa notizia (poi rivelatasi falsa) di Salvini, l’ho avuto di seconda o di terza mano; in genere me ne frego di quello che può dichiarare Salvini nella sua pagina Facebook, non mi interessa, non do alcun peso alle sue parole, lo valuto poco meno di niente e solo perché all’anagrafe risulta come essere di razza umana.
Non avrei minimamente protestato a Napoli, a Palermo o a Firenze quando è venuto in visita, Salvini campa di polemiche e del polverone che riesce a sollevare intorno ad ogni cosa che dice e ad ogni cosa che fa (e non certo sulla qualità del suo dire e del suo fare); ci sono persone che ormai campano su ciò che dice Salvini (ma anche su ciò che dice Gasparri, la Santanché, Berlusconi, Adinolfi, Giovanardi, Sgarbi, …, e si è aggiudicato un posto stabile anche Massimo Cacciari, nonostante i decenni di studio della filosofia, che avrebbero dovuto vaccinarlo, ma se l’essere un grande filosofo non ha vaccinato Heidegger dal nazismo, figuriamoci se poteva vaccinare Cacciari dal ridicolo).
Io trovo estremamente povero questo dibattito, non lo vado a cercare sui social network, evito accuratamente di riportarlo sul mio blog anche solo per stigmatizzarlo, perché anche in questo caso crei una cassa di risonanza a quell’evento, cambio canale quando lo trovo in tv, e lo leggo con superficialità se dovessi trovarlo sui luoghi reali o virtuali che frequento.
Purtroppo gran parte dell’informazione in Italia è andata a puttane da un pezzo, anzi siamo già oltre le puttane, siamo ai trans, gran parte dell’informazione oggi è trans; se vuoi costruire una trasmissione di successo, invita Salvini se tratti di immigrazione, invita Giovanardi se parli di famiglia, invita Adinolfi se parli dei diritti civili, invita Cacciari se parli di PD, invita Sgarbi come jolly per qualsiasi argomento, sai perfettamente cosa diranno, ma soprattutto sai perfettamente che la butteranno in caciara facendoti strappare qualche punto di share, perché all’italiano piace molto la rissa televisiva e non gli interessa capire come lo stanno sodomizzando o lo sodomizzeranno tutte quelle persone che si occupano della riforma costituzionale dell’abolizione del senato, della riforma del lavoro, delle tasse, della scuola o della sanità.
Trovo ormai qualcosa di interessante fra i miei amici blogghers, fra qualche altro sperduto sito che non segue mai nessuno, senza mai un commento, di quelli che ad ogni post leggi si qualcosa di interessante, ma leggi anche la disperazione di chi sembra dire: “Scrivo quest’ultimo post e poi mi suicido”.
Anch’io credo di appartenere a questa schiera, ormai i commenti sono sparuti e per rintracciarli devo rivolgermi alla Sciarelli, il fatto che messer Giamba mi degni di commenti in serie invece di confortami mi deprime, tenendo conto che Giamba era un habituè di Malvino, di Adinolfi e di Gianni Pardo.
Ogni tanto mi lascio però tentare anch’io dalla banalità di ciò in cui inevitabilmente, per il solo fatto di vivere in Italia e tenere gli occhi aperti, mi capita di imbattermi; devo ammettere che non ho postato questa cosa per stigmatizzare l’ignoranza di Salvini e dei suoi accoliti (non proseliti), non ho mai creduto che una persona che sappia coniugare bene un congiuntivo sia necessariamente migliore di chi ha qualche incertezza a questo proposito, sono stato colpito dalla saccenza della replica del presunto Salvini.
Qualcuno gli fa notare un errore marchiano “premio oscar/premio nobel” e lui invece di scusarsi e rettificare cosa fa? Invia una raffica di insulti al malcapitato, quasi che quello e non lui dovesse vergognarsi di sapere la differenza, poi va avanti con i clichés sul sinistrorso radical chic da salotto professoreggiante (mancava solo la maglia di cashmere per completare il quadro), lo invita a tornare nel suo salotto come una volta si invitavano gentilmente i fascisti (e ora i leghisti) a ritornare nelle fogne e chiude con un “Mi fai pena”, che è un sinonimo del “Poveretto”, unica nota di realismo, mentre tutto il resto è solo verosimile.
Forse se avessi letto con più attenzione avrei dubitato di questa replica di Salvini, ma l’inganno è ben fatto perché non si basa sul Salvini reale, ma sul Salvini che noi che siamo lontani dalla lega, crediamo reale, poiché è una conferma alle nostre idee per questo è più vero del vero; a mettermi sull’avviso e a farmi sentire odore di bufala, più che se mi fossi trovato nel casertano, avrebbe dovuto essere invece il presunto commentatore che vota Lega da 10 anni.
Ora, ragionandoci, se Salvini che è considerato nella Lega uomo capace e palluto possiede 2 neuroni, i suoi elettori quanti neuroni possono avere se si bevono le sue panzane e se credono che Salvini sia davvero l’uomo giusto per risolvere i loro problemi? Non è davvero possibile che se Salvini non sa la differenza fra premio nobel e premio oscar possa saperla un suo elettore.  E non è possibile che chi vota per un leader che incarna non soltanto l’ignoranza, ma anche il pressappochismo, la grettezza, l’arroganza, il populismo e la demagogia, possa essere eletto da uno che in fondo sembra conoscere qualcosa, cerca un dialogo, e fa di tutto per non irritare l’altro o farlo sentire un perfetto cretino, anche quando quest’ultimo sta facendo di tutto per sembrarlo.




martedì 17 novembre 2015

ET APRÉS ?







Game over - Non si capisce bene se non approvano Cecilia o non approvano Strada

Pecunia non olet

Oil non olet


Marine Le Pen non approfitta dell'attentato per aumentare il consenso al suo partito. Lo sciacallaggio è solo italiano?












Gesù akbar

La reazione del Vaticano

La reazione dell'Europa: "Miiinchia!!!"



Guerrigliere kurde

Nei titoli dei quotidiani francesi predomina la parola "orrore"


Nei titoli dei nostri quotidiani predomina la parola "islamico"




Sarà, ma permettetemi di nutrire qualche dubbio sulle capacità politiche e strategiche di quest'uomo ... non dimenticate neppure che si è fatto beccare con l'amante da solo, in vespa e in casa di un pregiudicato

Mes amis français étaient sereins



SENZA PAROLE




Pure Hamas si dissocia


La versione aggiornata di SESSO - DROGA - & ROCK AND ROLL